Testata: Repubblica
17 Aprile 17
Sul palco di piazza Duomo saliranno i rappresentanti delle istituzioni – dal presidente del Senato Pietro Grasso al sindaco di Milano Beppe Sala – dell’Anpi, dell’Aned, dei sindacati. Ci sarà anche una migrante, Awa Kane, a rappresentare il filo rosso tra le tragedie di ieri e quelle di oggi. Il 25 Aprile Milano festeggerà il 71esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo con il corteo che, come ogni anno, attraverserà il centro della città per arrivare in piazza Duomo. Ma l’attenzione delle forze dell’ordine è concentrata su un pezzo di quel corteo, quello che ospiterà la Brigata Ebraica: negli ultimi anni le contestazioni da parte di gruppi di centri sociali e di filo-palestinesi non sono mai mancate, ma questa volta c’è qualche tensione in più: perchè un gruppo denominato ‘Bds’, che lancia il boicottaggio dei prodotti israeliani, annuncia la sua presenza al corteo del 25, che partirà come sempre dai caselli di Porta Venezia.

25 Aprile a Milano, insulti e fischi alla Brigata ebraica e al Pd

Gli organizzatori del corteo stanno cercando di capire come evitare tensioni e contestazioni che, informalmente, sono già state annunciate. Sulla Brigata Ebraica il presidente dell’Anpi milanese Roberto Cenati è netto: “Chi offende il simbolo della Brigata Ebraica ingiuria l’intero patrimonio storico della Resistenza”, aggiungendo che “iniziative come il boicottaggio non hanno nulla a che fare con le celebrazioni del 25 Aprile”. Ricorda, Cenati, che “i 5mila soldati della Brigata Ebraica si sono resi protagonisti di azioni decisive, come il primo sfondamento della linea Gotica  e l’ingresso in numerose località dell’Italia centrale. Una pagina di coraggio che ancora pochi oggi conoscono ma che ha rappresentato un contributo fondamentale per liberare il nostro Paese dal nazifascismo”. E sull’associazione ‘Bds’ spiega: “Ha ipotizzato di  partecipare al corteo con cartelli nei quali si indicherebbero i nomi dei villaggi distrutti da Israele dal 1948 in poi: invitiamo i presidenti di sezione e i nostri iscritti a non aderire assolutamente al loro appello, che non ha nulla a che fare con la ricorrenza della Liberazione e rischia di creare pericolose tensioni che potrebbero turbare lo svolgimento della manifestazione nazionale che anche quest’anno sarà sicuramente partecipata, numerosa e pacifica”.

Un timore, quello delle contestazioni, che in un primo momento aveva fatto pensare a un ritiro dal corteo della Brigata Ebraica. Tanto che il presidente nazionale dell’associazione Keren Hayesod Italia Andrea Jarach scriveva su Facebook:
“Amici, il 25 Aprile vi propongo di recarci a Roma. Purtroppo la nostra presenza a Milano a fianco delle inevitabili bandiere palestinesi e quest’anno dei movimenti ‘Bds’ che odiano Israele, sarà questa volta davvero fuori luogo”. Ma è stata proprio la presa di posizione netta dell’Anpi a far tornare sui propri passi Jarach, che ha confermato la presenza in corteo.Negli anni scorsi anche il gruppo del Pd aveva cercato di fare argine alle contestazioni, mettendosi a fianco della Brigata. Quest’anno i dem hanno in programma un modo molto visibile per rispondere a un altro genere di polemica, quella sull’unità dell’Europa messa in discussione da partiti – vedi la Lega – e interi Paesi. Per questo il Pd sfilerà con magliette blu dedicata all’Europa (con la scritta ‘Noi patrioti europei’ e l’hashtag #tuttoblue per l’iniziativa) al posto delle magliette gialle degli ultimi anni.

Ma i problemi non si fermano al corteo del pomeriggio. Perché Comune, prefettura e questura sono in contatto per cercare di capire come bloccare la parata dei nazifascisti prevista al Campo Dieci del cimitero Maggiore. CasaPound e Lealtà Azione hanno già annunciato che ci sarà, come ogni anno dal 2013. E per loro sarà soltanto l’inizio di una settimana calda: perché il 29 c’è la commemorazione di Sergio Ramelli e Carlo Borsani ed Enrico Pedenovi. Anche in questo caso, ogni anno diventa occasione per saluti romani e manifestazioni fasciste: sulla pagina Facebook di CasaPound il manifesto per la parata è firmato ‘I camerati’.

Ma ci sono anche Comuni dove lo scontro è proprio sul 25 Aprile: a Corbetta, nel milanese, il sindaco di Forza Italia Marco Ballarini ha deciso di eliminare il corteo, limitando le celebrazioni alla deposizione delle corone. Motivo: “I Comuni non hanno più soldi, e a quel corteo ci andava ormai poca gente”, quello che ha scritto in una comunicazione alla città. Ma l’Anpi non si arrende: “Anche senza patrocinio del Comune, abbiamo l’autorizzazione della questura per il corteo – spiega Cenati – e lo faremo, anche se il sindaco ha deciso di non vietare la sosta alle auto nella piazza in cui ci sarà il ritrovo”.

 

 

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