Davide Romano, Portavoce della sinagoga Beth Shlomo di Milano, conduttore televisivo, scrittore, autore di opere teatrali, collabora con La Repubblica – Milano

I terroristi, si sa, conducono contro di noi una guerra asimmetrica. Non avendo un esercito potente come i nostri, giocano d’astuzia evitando lo scontro e colpendo i civili. Nell’informazione invece, li facciamo giocare ad armi pari. Vediamo come. Una premessa, innanzitutto: nei Paesi illiberali la stampa è controllata dal governo, noi talvolta non lo capiamo e pensiamo che essa sia affidabile e libera come la nostra. D’altra parte chi viene da Paesi autoritari è abituato a pensare che quanto appare sui nostri media sia automaticamente condiviso dal governo.

Qualche esempio pratico di analfabetismo giornalistico? Le interviste per strada. Nei Paesi senza democrazia i pareri raccolti dalla “gente” sono per forza delle bufale, così come lo sono le manifestazioni di piazza che spesso e volentieri sono guidate dai governi: un errore tipico del Michele Santoro dei tempi andati, era di dare spazio a queste manifestazioni “spontanee” dando l’impressione che fossero libere. Dall’altra parte dobbiamo anche capire che chi è abituato a interpretare il volere dei governi attraverso quanto appare sui media, viene spiazzato nel guardare i media occidentali. Taluni pensano che prostituzione, droga e alcol siano attività incoraggiate dai governi occidentali solo perché le vedono rappresentate in tv. Anche per questo ci considerano “corrotti”. Il risultato è che guardandoci gli uni con gli altri, abbiamo un’immagine dell’altro non veritiera. Noi rischiamo quindi di vedere tutti gli abitanti dei paesi non democratici come sostenitori dei regimi. Loro rischiano di vederci come una sorta di Sodoma e Gomorra permanente, dove impera la corruzione. Da noi infatti, nei nostri media, di corruzione si parla eccome. In quei Paesi invece, non parlandone, si dà l’impressione che non esista. E noi ci crediamo.

Per questo in tanti credono che in Iran o in Arabia Saudita le teocrazie siano una valida risposta alle democrazie corrotte. Pensiamo solo all’epopea di Arafat che per decenni ha preso contributi da tutti senza controlli. Quando i primi controlli sono stati fatti, si è poi scoperto che l’Autorita Palestinese era una sorta di cleptocrazia senza fondo. Ancora oggi lo è, come pure lo è Hamas. Solo che da Ramallah a Gaza non vedremo mai una macchina della polizia arrestare un ministro o un parlamentare per corruzione. Questo permette all’Unione Europea di continuare senza problemi a coprire di soldi l’elite palestinese, nonostante ben poco arrivi al popolo.

Un’altra ingenuità che commette l’occidente è quella di permettere che le tv arabe integraliste trasmettano sul territorio europeo senza alcun filtro. Una cosa gravissima di cui nessuno parla nei diversi talk show sull’argomento. Eppure è noto a tutti che per fare diventare terrorista qualcuno bisogna fargli il lavaggio del cervello. Anche diversi cristiani sono stati sterminatori quando debitamente “istruiti”, grazie alla propaganda del regime nazista, per esempio. All’epoca lo si faceva al cinema, nelle scuole, alla radio e purtroppo anche in tante chiese gli ebrei venivano demonizzati. Oggi lo stesso avviene per i musulmani su internet, in televisione, a scuola e purtroppo in diverse moschee. Di internet talvolta si parla, grazie ai video di propaganda dell’Isis o agli incitamenti all’odio di alcuni imam. Ma anche la tv fa la sua parte: chi sa per esempio che tra i canali satellitari ricevibili in Italia c’è “Al Quds”, la tv di Hamas che propaga odio contro gli infedeli perfino nei programmi per bambini? Sapete per esempio che nella tv (vedi questo libro: http://www.mursia.com/index.php?page=shop.product_details&flypage=flypage.tpl&product_id=2722&category e nei cinema di diversi Paesi islamici vanno in onda dei film di violenta propaganda contro ebrei e cristiani? E parlo di Paesi come la Turchia, nostri alleati nella NATO (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=2&sez=120&id=15455).

Per non parlare di Stati dove vige una rigidissima censura e si rischia di finire in galera per avere messo un “Mi piace” su facebook a un post pro Israele (http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Malesia-clicca-piace-amo-Israele/14-08-2014/1-A_014122252.shtml). Ma dove curiosamente i libri di Hitler come il Mein Kampf girano liberamente… Da quando la macchina propagandista del regime nazista è stata spenta, i massacratori in Europa sono sostanzialmente spariti. Finché la propaganda hitleriana mescolata a quella contro gli infedeli resterà attiva in quel mondo, i terroristi e i loro sostenitori continueranno a proliferare. Per questo dico che è inutile essere duri contro i terroristi, se non si distrugge la macchina che li costruisce insegnando loro a odiare ebrei e cristiani (e i musulmani che non la pensano come loro). Se è vero che la guerra militare all’Isis non basta, dunque, occupiamoci anche di quella dell’informazione. Perché l’Isis si può anche sconfiggere militarmente, ma se non si fermerà anche la propaganda dell’odio la cultura del terrorismo resterà in circolo.

Davide Romano, Informazione Corretta, 20/12/2015

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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