Il ministro della Giustizia Ayelet Shaked
«Una decisione carica di odio contro Israele e gli ebrei, che allontana la pace con i palestinesi»: il governo di Gerusalemme tuona contro la decisione dell’Unione Europea di differenziare nelle etichette i prodotti provenienti da Cisgiordania e Golan, minacciando «azioni legali» per bloccarla.
È il ministro della Giustizia, Ayelet Shaked, a reagire al passo di Bruxelles definendolo «frutto di un’ipocrisia europea che ha superato ogni limite» perché “nulla del genere è stato mai fatto nei confronti di prodotti provenienti da Cipro Nord o dal Sahara Occidentale che l’Europa considera anch’essi occupati”. Tale differenza di comportamento «tradisce un approccio anti-Israele ed antiebraico» che ha portato il ministero degli Esteri a convocare il rappresentante dell’Ue in Israele per esprimere «la più dura delle proteste». Shaked afferma che «stiamo valutando passo legali nei confronti dell’Ue» per bloccare il provvedimento, destinato «ad ostacolare il negoziato con l’Autorità palestinese perché la spinge ad avere posizioni estreme».
Netta anche la condanna del premier Benyamin Netanyahu: «La Ue deve vergognarsi. Una decisione ipocrita e che rivela un doppio atteggiamento: si applica – ha spiegato – solo a Israele e non ad 200 conflitti nel mondo».
One Response to La rabbia di Israele per le etichette differenziate Netanyahu: “Una decisione vergognosa dell’Ue”
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