Breve tregua subito saltata. Israele estende l’offensiva. Emergenza sfollati. In Qatar summit Ban Ki-moon-Abu Mazen.

La tregua tra Israele e Hamas siglata per consentire di evacuare i morti dopo un pesante bombardamento nel quartiere di Shejaya, a Gaza City, è durata meno di un’ora. Subito si è ripreso a combattere. L’esercito israeliano ha reso noto che i propri soldati hanno sparato “per rispondere al fuoco di Hamas”.

L’esercito con la stella di David ha impresso una forte accelerazione alla guerra. La fase terrestre dell’operazione “Margine di Protezione” si allarga: al tredicesimo giorno di conflitto almeno 87 palestinesi sono morti oggi nella Striscia di Gaza, 62 dei quali a Sajaya, il sobborgo di Gaza City pesantemente colpito dall’offensiva israeliana.

Tra i morti nei raid su Shebaya ci sarebbero anche donne e bambini, un infermiere e un cameraman, deceduti dopo che è stata colpita l’ambulanza su cui viaggiavano.La radio militare parla invece di tredici soldati israeliani morti nelle ultime 24 ore.

Le immagini diffuse dalla televisione al-Aqsa di Hamas hanno mostrato vari civili, tra cui donne e bambini, stesi a terra. Intanto migliaia di persone fuggono dalla zona. Secondo i commentatori dell’emittente si tratta di una nuova “Sabra e Shatila”, il massacro commesso nel 1982 nei due campi profughi palestinesi in Libano dai falangisti cristiani. Un comunicato diffuso dal ministero della Sanità a Gaza rende noto che tra le vittime ci sono i familiari di un noto dirigente del movimento islamista, morti in una casa obiettivo del bombardamento aereo. Sono circa cinquanta i militari feriti da ieri nei combattimenti a Gaza e ricoverati in Israele. Lo riferisce la tv commerciale Canale 10 secondo cui due di loro versano in condizioni gravi. L’esercito israeliano, riferiscono i suoi portavoce, ha avuto finora cinque morti.

Gli obiettivi centrati dai militari israeliani nell’ultima notte: distrutti 2 tunnel e attaccati 45 obiettivi, tra questi 10 lanciatori di razzi nascosti. Dall’inizio dell’operazione, secondo il portavoce militare i siti “del terrore” colpiti sono stati 2570. Intanto è salito a oltre 62.000 il numero degli sfollati a Gaza (dato Unrwa, l’agenzia per i rifugiati dell’Onu).

Per il Pchr (Centro palestinese per i diritti umani) invece, sono 130mila gli sfollati.

Vista la grave situazione umanitaria l’Egitto ha deciso di aprire il valico di Rafah con la Striscia per una settimana, per consentire il passaggio dei feriti. Lo riferisce il sito israeliano Ynet.

Kerry: Hamas usa i civili come scudi
Molto duro il commento del segretario di Stato americano, John Kerry: “Hamas usa i civili come scudo e rifiuta ostinatamente un cessate il fuoco”. Ha poi aggiunto che Israele “ha tutti i diritti del mondo di difendersi”, sottolineando che nessuno paese sotto attacco resterebbe immobile. Kerry ritiene che il presidente americano, Barack Obama, gli chiederà di tornare in Medio Oriente a breve per lavorare a un cessate il fuoco.

Erdogan: Usa ciechi su Israele
Il primo ministro turco Tayyep Recep Erdogan ha replicato con durezza agli Stati Uniti, dopo che il Dipartimento di Stato aveva giudicato offensive le sue dichiarazioni contro l’offensiva israeliana. “Se l’America continua a dire che Israele usa il suo diritto di auto-difesa, è innegabile che debba fare autocritica”, ha detto Erdogan, sostenendo che gli Usa sono “ciechi” di fronte a Israele, che fa un uso “sproporzionato della forza” uccidendo i palestinesi “senza pietà”.

Abu Mazen e Ban Ki-moon in Qatar
Ferventi lavori a livello diplomatico. Oggi il presidente palestinese, Mahmoud Abbas (Abu Mazen), e il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, si incontrano in Qatar per discutere una possibile tregua a Gaza. A presiedere la riunione l’emiro del Qatar, Sheikh Tamim, che opera come canale di collegamento tra Hamas e la comunità internazionale. Sabato il Qatar ha consegnato all’Onu la lista con le condizioni poste dal gruppo islamico palestinese per una tregua. In Qatar vivono numerosi islamisti in esilio, tra cui Khaled Meshaal, il leader di Hamas. Secondo fonti qatariote, Abu Mazen, dopo l’incontro con Ban Ki-moon, incontrerà proprio Khaled Meshaal, che vive in Qatar da tre anni, dopo aver lasciato Damasco.

 

2 Responses to Gaza, saltata subito la tregua. Kerry: Hamas usa i civili come scudi.

  1. Parvus ha detto:

    I finanziatori di Hamas stanno facendo le prove generali per una guerra in Europa. Vogliono perciò testare a fondo le capacità di resistenza che ha un gruppo di mercenari rinserrati in una caisba.

  2. veronica ha detto:

    Perchè quello sveglione di Kerry e quell’inutilità di Obama non si fanno i cacchi loro???

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