Commento di Deborah Fait
Tre ragazzi israeliani, tre adolescenti, Eyal Yifrach, Naftali Frenkel and Gilad Shaar, sono scomparsi da 4 giorni, mentre facevano autostop per tornare a casa dalla Yeshiva’ in cui studiavano. Sulle colline di Hebron è stata trovata una macchina bruciata che probabilmente è servita ai rapitori. Sono stati fermati alcuni arabi sospettati di essere coinvolti nel rapimento e l’Anp ha dichiarato di non saperne niente, noi naturalmente crediamo sulla parola!!! Altro , per il momento, non si sa, le famiglie disperate chiedono a Israele di pregare, Israele prega ma Tzahal lavora e li cerca metro per metro per riportarli a casa vivi, nel frattempo le fazioni dei terroristi litigano e Hamas minaccia Fatah affinchè non collabori con Tzahal. Ridicolo solo pensarlo, da quando collaborano con Israele? Da quando gli arabi appropriatisi del termine “palestinesi”, si sono riunificati e le due organizzazioni terroristiche, Fatah e Hamas, si sono unite in un unico governo, le minacce, le aggressioni contro Israele non si contano. Missili sparati quotidianamente, un paio di giorni fa uno scud è precipitato vicino a una superstrada che attraversa Israele, proclami all’intifada da parte di Hamas, lanci quotidiani di pietre e bombe Molotov sul Monte del Tempio dove noi non possiamo salire per pregare, loro invece si per fare guerriglia e lasciare la Spianata lurida di immondizie (meno male che lo considerano luogo sacro, figurarsi se non fosse così). Continue minacce di rapimenti, ed ecco che ci siamo arrivati, hanno mantenuto la promessa, ne hanno presi tre in un colpo solo, tre ragazzi come era ragazzo Gilad Shalit che, dopo una segregazione di più di 5 anni , è stato uno dei pochi ad essere rilasciato vivo in cambio della liberazione di 1027 terroristi palestinesi. Fiamma Nirenstein su Facebook scrive: “Voglio vedere ora, subito, Ban Ki Moon, la Ashton, Obama, chiedere ai criminali che hanno rapito tre ragazzi israeliani colpevoli di aspettare un passaggio per andare a casa di restituirli immediatamente, voglio che protestino, voglio che telefonino a Abu Mazen perché imponga ai suoi nuovi grandi alleati di Hamas di rinunciare a questa mostruosità, voglio che Abu Mazen la condanni,voglio che i grandi della terra si dichiarino “very concerned”, voglio che Kerry prometta un intenso impegno americano…. ma il loro silenzio mi assorda, come mai?” Si, tutti vogliamo vedere cosa faranno i “Tre dell’Apocalisse”, i tre che hanno accolto con entusiamo la riunificazione dei due gruppi terroristi e che hanno chiesto a Israele di riconoscerne il governo come legittimo. I tre che trattano Israele con freddezza, specialmente un Barak Obama rabbioso, perchè Israele rifiuta di trattare con un governo di terroristi. Ditemi, come si può chiedere a un Paese martoriato come Israele di accettare un governo composto da due fazioni di tagliagole con a capo un dittatore abusivo, Mahmud Abbas ( Abu Mazen), al cui fianco ora sta il capo dei tagliagole di Hamas, Haniyèh. Come si può chiedere a Israele di riconoscere un governo che chiede, pretende, ne auspica la distruzione. Come si può chiedere a Israele di fare la pace ritirandosi entro i confini del 1949, abbandonando territori mai stati degli arabi, ebraici per tradizione millenaria, culla del nostro Popolo, mettendo a rischio la sua stessa esistenza. E’ criminale! Come può l’Occidente appoggiare, aiutare, mantenere, viziare, coccolare un gruppo di arabi dediti al terrorismno e alla violenza sulla base delle loro invenzioni. Un popolo mai esistito che pretende di essere il legittimo proprietario di una nazione mai esistita! E’ criminale! Il risultato delle mascalzonate dell’Occidente sono i nostri morti, è la nostra vita sempre in pericolo eppure continuano imperterriti a sostenerli, a chiamarli palestinesi, a parlare di “Palestina” come se esistesse per davvero, a definire “coloni” gli israeliani che vivono in Giudea e Samaria. Quanti giorni sono passati dal teatrino in Vaticano e dagli abbracci a Mahmud Abbas del Papa, Peres, Napolitano? Vi ricordate i commenti commossi dei media? Tutta la retorica sdolcinata di quei giorni? Spero che quelli che hanno abbracciato Abu Mazen capiscano di essere stati dei burattini nelle sue mani e che se ne vergognino ma dubito ne siano capaci. Oggi Haaretz scrive che esiste il sospetto che quell’organizzazione di jihadisti che risponde al nome di Stato Islamico del’Iraq e del Levante (Isis), la stessa che sta facendo stragi in Iraq, sia penetrata nei territori contesi andando ad aggiungersi a tutte le altre organizzazioni sorelle di Hamas e Fatah, tra cui Al Qaeda, Jihad islamica e una miriade di altre piccole cellule del terrore pronte a offrire i loro servigi di morte al miglior offerente. Non si sa cosa accadrà adesso, una cosa è certa, è un incubo da cui Israele deve uscire in un modo o nell’altro, uscirne facendo il proprio interesse, annettere tutta l’area C di Giudea e Samaria, i maggiori insediamenti, disegnare i propri confini senza aspettare l’OK dei nostri nemici occidentali e poi costruire una bella barriera inviolabile ai cani rabbiosi. Ridateci i nostri ragazzi!
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Vogli complimentarmi con la signora Deborah Fait per ciò che ha scritto, senza peli sulla lingua, come dovrebbero sicuramente imparare a fare in occidente non solo i media, asserviti al potere temporale dei governi e della chiesa cattolica come è noto, ma anche i singoli individui che sarebbe ormai ora che si rendessero conto che il Popolo di Israele ha ragioni da vendere in tutto e per tutto principalmente per quanto concerne i rapporti con gli “INTRUSI” denominati arbitrariamente dagli stupidissimi governi occidentali e dalla chiesa cattolica(per quanto mi riguarda, potente strumento in man di Satana)”popolo palestinese”. Ma dove? Ma quando? Ben sappiamo che questi cani nomadie rognosi sono stati piazzati in quella Terra che personalmente e con il conforto della Parola di DIO, considero SACRA, dagli Inglesi alla fine dell’ odioso impero ottomano. Quella Terra appartiene a ISRAELE!!E appartiene a Israele per volere Divino e questo lo dovrebbe affermare senza timore di smentita quel signore vestito di bianco che si fa chiamare “Francesco” ma che al secolo risponde al nome di Giorgio Mario Bergoglio, ma siccome , per scelta, la chiesa cattolica ha in spregio il nome e il Popolo di Israele, egli non si lascerà giammai sfuggire tale affermazione, come del resto hanno fatto tutti i suoi predecessori che si sono “inventati” il ruolo di “guide” di un popolo di ciechi per nulla contemplato o previsto nelle Sacre Scritture, quindi “ciechi guide di ciechi” destinati entrambi a cadere nella “fossa” così come propriamente afferma la Sacra Bibbia,transeat.Come è possibile che il mondo ignori il fatto che addirittura i confini di Israele dovrebbero estendersi sino ai due grandi fiumi (Tigri ed Eufrate), come è possibile che il mondo “ignori” le lotte intrise di lacrime e sangue e immensi sacrifici che Isaele ha dovuto sopportare nelle sue diaspore in paesi stranieri eppur avere la forza e la caparbietà di ritornare nella sua Terra, promessagli da DIO in persona per il tramite di Mosè e che nonostante tutto, se rispettato, rispetta quelli che sono dichiaratamente i suoi acerrimi nemici ma che se volesse in un soffio potrebbe abbatterli proprio come fece Davide con il filisteo, non vede il mondo che il potente braccio di DIO è per Israele e per nessun altro? Sappi, caro Popolo di Israele, che per quel che vale, questo piccolo italiano che risponde al nome di Pietro Bianchini è stato è e sarà sempre dalla tua parte e lottarà nel suo piccolo per i tuoi diritti sacrosanti, dovesse costarmi la vita stessa. Vogliate voi tutti, uomini, donne e bambini di Israele gradire i sensi della mia stima ed imperitura amicizia, e sappiate che per me sarete sempre un radioso esempio di come dovrebbe essere un Popolo con la P maiuscola. Mi unisco alle vostre preghiere per i ragazzi rapiti ma voglio anche dirvi che sono certo che i vostri validissimi uomini dei servizi insieme con Tzahal riusciranno a venire a capo di questa insulsa vigliaccata compiuta da cani rognosi che meriterebbero solo l’annichilimento totale per non dire cose più dure. Ancora e sempre “VIVA ISRAELE” e come usate dire voie se mi permettete dico anche io “L’anno prossimo a Gerusalemme”. SHALOM ISRAEL!