Circoncisione

Testata: Corriere della Sera
Data: 05 ottobre 2013
Autore: Marco Ventura

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 05/10/2013, a pag.58, con il titolo ” Risoluzione europea sulla circoncisione ” l’ articolo di Marco Ventura, che sostanzialmente confonde le mutilazioni femminili praticate nel mondo islamico con la pratica della circoncisione, che nulla ha a che vedere con le lesioni corporali. La praticano sia musulmani che ebrei, il suo significato è religioso, anche se la sua pratica si è largamente diffusa in paesi quali gli Stati Uniti e la Gran Bretagna senza alcun bisogno di motivazioni religiose e non creando alcun problema. Ventura chiede alle religioni di mostrare attenzione alle “preoccupazioni” dell’Europa. E perchè mai dovrebbero ?
Ecco l’articolo:

Fino a che punto possono spingersi gli Stati nel tutelare l’integrità fisica del minore? Hanno il diritto di sfidare le religioni? La polemica esplose in Germania un anno fa, quando la Corte d’appello di Colonia prosciolse dall’accusa di lesioni un medico che aveva circonciso un bambino su richiesta dei genitori musulmani, ma dichiarò illegale la circoncisione. Nel dicembre 2012 il Parlamento tedesco sconfessò i giudici, blindando per legge la circoncisione maschile.
Ora, una risoluzione dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa riapre la questione. Il documento invita i 47 Stati membri a proteggere i minori, quando minacciati da violazioni dell’integrità fisica non giustificate da ragioni mediche. Si chiede agli Stati di sanzionare gli interventi «più dannosi», come le mutilazioni genitali femminili, e di definire a quali condizioni è legittima la circoncisione maschile di minori praticata «in seno a certe comunità religiose». Il Consiglio d’Europa invita a un «dialogo interreligioso e interculturale», nel quale i rappresentanti confessionali cooperino con le autorità pubbliche per verificare che i metodi impiegati siano sicuri e rispettosi dell’interesse dei minori. Inoltre, quando «appropriato e possibile», si raccomanda che il minore sia coinvolto nella decisione.
Il ministero degli Esteri israeliano ha duramente condannato la Risoluzione e ne ha chiesto la revoca. Si tratta, recita il comunicato, di un «attacco intollerabile contro un’antica e rispettabile tradizione religiosa radicata nella cultura europea»; un attacco privo di fondamento alla luce della «moderna scienza medica». La Risoluzione, secondo il governo israeliano, infanga moralmente il Consiglio d’Europa e incoraggia l’odio razzista nel Vecchio Continente. Sono fondate le critiche alle zone d’ombra del documento votato a Strasburgo, a partire dall’equiparazione delle mutilazioni genitali alla circoncisione. Tuttavia, le religioni non sono un’isola: se vorranno difendere le proprie prerogative dovranno mostrarsi sensibili alla preoccupazione dell’Europa su autonomia e salute dei minori.

 

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