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Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, ha ammesso nei giorni scorsi (16 agosto 2013) che Israele è vittima di pregiudizi e persino discriminazioni presso l’organizzazione internazionale.
Rivolgendosi ad alcuni student del Rishon LeZion College of Management, presso gli uffici Onu a Gerusalemme, Ban Ki-Moon ha candidamente parlato della reale attitudine dell’organismo mondiale nei confronti d’Israele.
“Purtroppo, a causa del conflitto (israelp-palestinese), Israele è stato vessato di critiche e ha subito pregiudizi – a volte persino discriminazioni”. Queste le parole di Ban Ki-Moon agli studenti, secondo quanto riferito dal quotidiano online YNet, in risposta alla domanda di uno studente sull’argomento.
“È una situazione spiacevole”, ha proseguito Ban Ki-Moon, aggiungendo che Israele dovrebbe essere trattato alla pari di tutti gli altri 192 stati membri.
Nei giorni successivi, in seguito al clamore suscitato dalle sue parole, una nota da lui rilasciata a New York (19 agosto 2013) sembrava profilare una parziale marcia indietro. Ma in un’intervista del 25 agosto su Reshet Bet (il 2° canale della radio di stato israeliana), il Coordinatore speciale Onu per il processo di pace in Medio Oriente, Robert Serry, ha chiarito la vicenda dichiarando: “Sono stato in contatto con l’ufficio del Segretario Generale a New York, e vi posso assicurare che le sue parole pronunciate a New York non intendevano essere una ritrattazione. (Ban Ki-Moon) ha detto che, purtroppo, a causa del conflitto, Israele è stata vessata di critiche e ha subito menzogne e a volte persino discriminazioni. Questo è ciò che so che ha detto qui (a Gerusalemme), e so che questa è la sua posizione”.

 

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