Il mondo rovesciato.
Testata: Informazione Corretta
Data: 27 agosto 2013
Autore: Ugo Volli
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
Per vedere il video segnalato da Ugo Volli nella ‘Cartolina’, guardare nel riquadro in alto a sinistra sulla home page di IC
Nell’illustrazione: l’ingiusta occupazione ebraica della terra islamica.
Cari amici,
avete visto, neanche tre incontri e subito le trattative fra Israele e Anp si sono interrotte. La colpa? Naturalmente di Israele. La decisione di far saltare la sessione che si doveva tenere nei prossimi giorni a Gerico l’ha presa l’Anp, ma la colpa è certamente di Israele, anzi dei suoi “crimini”. Lo ha detto un addetto stampa di Mahmoud Abbas, tal Nabil Abu Rudaineh e lo ha ripetuto il primo ministro (ex dimissionario appena nominata poi riammesso al suo ruolo per motu proprio di Abbas, avete seguito questa storia grottesca?) Rami Hamdallah : “crimini che richiedono l’immediato intervento attivo della comunità internazionale”, anzi, diciamola tutta, “omicidi”. (http://www.jpost.com/Diplomacy-and-Politics/Palestinian-official-Peace-talks-meeting-canceled-after-IDF-kills-3-in-West-Bank-clashes-324277 ).
Vi chiedete che cosa sia successo? Semplice. Una pattuglia della polizia israeliana è entrata nel villaggio di Kalandiya alla periferia di Ramallah ma ancora in territorio controllato da Israele, per arrestare un sospetto e ha incontrato una violenta resistenza
( potete vederne qualche immagine in questo breve video amatoriale girato dagli stessi palestinesi: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=2udF2d_d3A4). Naturalmente è giusto che i più consapevoli e attivi degli arabi resistano agli arresti dei terroristi. Non sono forse costoro degli eroi, come la propaganda dell’Anp continua a ripetere? Trovandosi sotto l’aggressione di centinaia di persone e temendo per la propria stessa vita i poliziotti hanno sparato prima in aria e poi si sono dovuti aprire la strada con le armi. Il risultato è stato di tre morti e di una dozzina di feriti. Per capire quali buone ragioni avessero per difendere l’indagato dall’arresto, è bene sapere che uno dei tre era già un eroe per conto suo, vale a dire un condannato per terrorismo. Si tratta di Yunis Jahjouh, uno dei mille e rotti condannati che furono liberati due anni fa in cambio di Gilad Shalit (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/171310#.UhuRrxt7Ka8 ). Non è il primo caso di questi scarcerati che si rimettono a fare la lotta armata. Probabilmente l’eroismo è una pulsione irresistibile. Per la cronaca l’arresto è stato portato a termine comunque. (http://www.jpost.com/Defense/Report-2-Palestinians-killed-by-Israeli-security-forces-in-Kalandya-324261 ) .
Se i terroristi che ammazzano vecchi e bambini sono agli occhi dell’Anp degli eroi, ripetiamolo, è ovvio che i poliziotti sono dei criminali: il mondo rovesciato. E allora, come si fa a trattare con gli assassini? Buona domanda, soprattutto se si rinuncia a rovesciare il mondo e si considera che assassini, fin dalle origini e per vocazione sono i quadri di Fatah e delle altre fazioni che costituiscono l’Autorità Palestinese: che la loro lotta sia affidata alle armi l’hanno scritto nel loro statuto, lo mostrano nei loro stemmi e manifesti, lo dichiarano nelle loro celebrazioni.
Il punto è che nel loro mondo rovesciato sono convincenti. O meglio, trovano facilmente delle orecchie disposte a farsi convincere. Sapete quanti europei sono convinti che Israele stia conducendo niente di meno che una guerra di sterminio, cioè un genocidio contro i poveri palestinesi? I sondaggi dicono: il 48 per cento in Germania, il 42 in Gran Bretagna, il 39 in Olanda, il 49 in Portogallo, addirittura il 63 in Polonia. In Italia, se il dato vi può consolare, è più basso (ma non poi tanto): il 38 per cento. Del resto, perché meravigliarsi di questi dati? Quando si parla di un momento della storia contemporanea in cui gli ebrei sono stati sicuramente vittime, cioè la Shoah, si scopre che gli europei pensano in proporzioni anche più alte che gli ebrei cerchino di trarne vantaggio: 49 per cento in Germania (in Germania!), 32 in Francia, 52 in Portogallo, 72 in Polonia (in Polonia!), e un buon 40 per cento da noi.
Che volete che sia allora l’incidente di Kalandriya, una goccia del mare del genocidio… Ma un momento, il genocidio significa la distruzione di un popolo, no? I numeri del popolo ebraico, fra i 15 e i 20 milioni in tutto il mondo non hanno ancora superato la ferita della Shoah: nel 1938 erano più o meno la stessa cifra. E i palestinesi? Ignoriamo le discussioni sul problema demografico e prendiamo per buone le loro cifre, come si fa qui:http://israelipalestinian.procon.org/view.resource.php?resourceID=000636#graph4 . Be’ secondo questi dati o quelli pubblicati dalla Cia, che sono simili, nel 1949 gli abitanti arabi della “Cisgiordania” erano 462.000 e oggi sono circa due milioni (https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/we.html ). A Gaza erano 82 mila e oggi sono un milione e settecento mila (https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/gz.html ). In sessantacinque anni si sono moltiplicati per sette: da mezzo milione circa a tre milioni e settecentomila. Non vi sembra il più inefficiente genocidio del mondo?
Prendiamola da un altro punto di vista. Un genocidio implica delle uccisioni di massa, giusto? Sapete quanti arabi sono morti per terrorismo, guerre, “repressione”, quel che vi pare, insomma per colpa di Israele dall’inizio degli scontri nel 1920 (cioè 93 anni fa)? Guardate qui la statistica(http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/History/casualtiestotal.html ): sono circa 90 mila (contro 25 mila israeliani). E’ poco? E’ tanto? difficile dirlo. Certo che sono di meno di quelli ammazzati nella guerra civile in Siria durante gli ultimi due anni (questo dato viene dall’Onu:http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/middleeast/syria/10202616/Syria-civil-war-death-toll-passes-100000-people.html).
Ultimo punto. il genocidio presuppone la pulizia etnica, non vi pare? O al massimo la produce. Bene, gli arabi (se volete: i palestinesi) cittadini israeliani sono il 20 per cento della popolazione di Israele. Quanti sono gli ebrei nei territori amministrati dall’Anp? Neanche uno. Ci sono i “coloni” direte voi. A parte che non stanno nei territori amministrati dall’Anp ma solo nella cosiddetta Area C, non sono cittadini palestinesi. E Mahmoud Abbas ha detto chiaramente neanche uno: come dicevano i nazisti, il suo stato dev’essere Judenrein. Come Judenrein sono diventati Iraq, Libano, Egitto, Libia, Algeria dove una volta esisteva una vasta e millenaria residenza ebraica; Judenrein è l’Arabia saudita (qui la pulizia etnica l’ha fatta addirittura Maometto) e si avviano a diventarlo tutti gli altri stati arabi.
Insomma, anche qui il mondo è rovesciato: quelli che si lamentano e sono compianti crescono e si diffondono, i loro “oppressori” e “genocidi” sono spariti da tutto il Medio Oriente – salvo Israele, naturalmente è questa è la ragione giusta per boicottarlo e combatterlo. Pensateci la prossima volta che vi parlano dei “crimini” israeliani o vi interrogato sul futuro della pace.
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