Aerei italiani per Israele.
Testata: Corriere della Sera Data: 20 luglio 2012 Pagina: 36 Autore: Michele Nones Titolo: «Contratto con Israele per 30 aerei, un successo della tecnica italiana». //*IC*
Sul CORRIERE della SERA di oggi, 20/07/2012, a pag.36, il commento di Michele Nones, dal titolo ” Contratto con Israele per 30 aerei, un successo della tecnica italiana “:
Israele ha assegnato oggi all’Alenia Aermacchi un contratto per 30 velivoli da addestramento M 346 per circa un miliardo di dollari: una splendida notizia per l’Italia e per l’industria italiana. Le Forze Armate israeliane sono uno dei più esigenti clienti al mondo. Negli ultimi sessant’anni hanno dovuto assicurare costantemente la difesa e la stessa sopravvivenza del loro Paese. Fino ad ora avevano sostenuto lo sviluppo di autonome capacità tecnologiche e industriali o avevano comperato prodotti americani (anche grazie all’ampia disponibilità di crediti e facilitazioni). La scelta di un prodotto italiano testimonia la sua validità e affidabilità, e anche quella della nostra industria. Conferma la maggiore forza e capacità di penetrazione commerciale della nuova società Alenia Aermacchi, nata lo scorso anno per integrare e rafforzare in un unico polo le due storiche società aeronautiche. Fare un ottimo prodotto, come l’M 346, è fondamentale, ma trasformarlo in un successo commerciale è molto più difficile. Un contratto di queste dimensioni e durata, con rilevanti impegni nel supporto logistico, può essere gestito solo da una società con spalle robuste. A maggior ragione se, dopo il primo contratto estero con Singapore e questo con Israele, si riuscirà a far diventare l’addestratore italiano lo standard di riferimento a livello internazionale, come è avvenuto con il velivolo da trasporto tattico C 27 J. Anche grazie agli insegnamenti che verranno da un Aeronautica efficiente come quella israeliana. Per Finmeccanica è un risultato importante in un momento di difficoltà in cui i nodi vengono al pettine e la volontà del suo vertice di scioglierli anziché nasconderli come nel passato, sta provocando la reazione del vero «sistema» nazionale e locale, quello delle resistenze politiche e sindacali. Questo successo è stato reso possibile anche dall’impegno della nostra Difesa, prima con l’acquisto iniziale di un piccolo lotto da parte dell’Aeronautica e poi con un accordo bilaterale di collaborazione intergovernativo che ha offerto un’efficace cornice politica per questa commessa.
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