Deborah Fait
«Il tanfo dell’antisemitismo è ancora qui e bisogna proteggersi», ha detto Claude Gueant, ministro del governo francese, parlando nella scuola Gan Rachi di Tolosa, davanti agli alunni, gli insegnanti e i membri della comunità ebraica, dopo il minuto di silenzio osservato oggi alle 11 in tutte le scuole di Francia. «Tutti i francesi sono oggi al vostro fianco per esprimere il loro rifiuto della barbarie e dell’orrore».
Scusate se non saro’ misurata nello scrivere, non lo sono mai e oggi non ho nessuna voglia di controllare i miei sentimenti e le mie emozioni.
La prima emozione che ho provato alla notizia della strage e’ stato un senso di schifo, di enorme immenso schifo seguito da una rabbia senza pari e poi da un dolore lancinante.
Avrei voluto averlo qui l’assassino, avrei voluto averlo tra le mani esattamente come avrei voluto avere tra le mani gli assassini della famiglia Fogel quando un anno fa sgozzarono i nostri fratelli di Itamar, tre bambini sgozzati con i loro genitori.
Rabbia, schifo per questo tanfo antisemita che scorazza per il mondo indisturbato, che ammazza bambini, gli spara a bruciapelo, li sgozza, li uccide perche’ sono ebrei.
Abbiamo avuto persecuzioni, abbiamo avuto la Shoa’, UNMILIONEEMEZZO di bambini ebrei assassinati, gasati, torturati, gettati nelle fosse comuni ancora vivi.
Abbiamo qui in Israele una mattanza che dura da quasi un secolo.
Bambini ebrei uccisi, bambini ebrei terrorizzati, bambini ebrei orfani di 6 guerre e di terrorismo, bambini ebrei che devono correre nei rifugi invece di giocare nei parchi, bambini ebrei che devono vivere per giorni interi nei rifugi invece di andare a scuola spensierati.
Bambini ebrei che hanno 15 secondi per nascondersi e sopravvivere quando cadono i missili
Non basta?
Dopo la Shoa’ quanti bambini devono ancora morire perche’ ebrei?
Dopo la Shoa’ quanti bambini devono aver ancora paura di essere ebrei?
Dopo la Shoa’ quanti bambini ebrei devono ancora crescere nel terrore?
Dopo la Shoa’ ancora non riusciamo a proteggere i nostri piccoli ebrei dagli orchi nazisti, islamisti, da chi li odia e non vuole che crescano e sorridano al mondo?
Non basta ?
Cosa vogliono da noi?
Non basta?
Vogliono che lasciamo l’Europa, che abbandoniamo Israele, che ci dissolviamo, che l’ebreo sparisca dal mondo ?
Cosa vogliono da noi?
Non si sa chi sia l’assassino di Tolosa, a me non interessa, vorrei averlo qui per urlargli tutto il mio schifo chiunque esso sia.
E’ un nazista?
E che importa? oggi e’ un nazista, ieri era un arabo, domani sara’ qualcun altro, non importa chi commette il crimine, quello che importa e’ che l’obiettivo e’ sempre l’ebreo e se bambino meglio ancora.
“Il tanfo dell’antisemitismo” dice il funzionario del governo. Si, ma non e’ di oggi, ne’ di ieri, il tanfo esiste da secoli, e’ uscito da sotto le ceneri di Auschwitz e lo si sente da lontano.
E’ la puzza dell’odio che, per soddisfarsi, vuole la morte dell’ebreo.
Come mai se ne sono accorti solo oggi, solo dopo gli ultimi bambini morti?
Il tanfo esce dalle organizzazioni pacifondaie, dalle ong antisemite, dalle universita’ dove si festeggia, ogni anno per una settimana intera, l’odio per Israele, dalle conferenze internazionali tipo Durban 1, 2, 3, dalla negazione di Israele, dal riufiuto di riconoscere agli ebrei il diritto di esistere e di respirare senza paura, dalla vergogna dell’ONU e delle sue varie barbare organizzazioni .
Il tanfo esce da quei 15 secondi per non morire quando da Gaza bombardano un milione di cittadini israeliani.
Il tanfo e’ uscito dall’assassinio di Stefano Tache’ ammazzato a due anni, da un arabo che ha falciato col mitra gli ebrei che uscivano dalla sinagoga di Roma.
Il tanfo e’ uscito dalla scuola di Maalot, in Galilea, dove arabi hanno ammazzato 29 bambini ebrei sparandogli a bruciapelo mentre, terrorizzati, si nascondavano sotto i banchi.
Un tanfo tremendo, una puzza immonda e, a parte noi che ne siamo travolti, gli altri si tappano il naso.
Ci dicono che ci sentiamo sempre vittime.
Peggio, ci dicono “andate via, lasciate Israele agli arabi e nessuno vi ammazzera’ piu’ “.
E allora, quando non c’era Israele perche’ ci ammazzavano? Per passare il tempo?
Quante volte me lo sono sentita dire che “fate sempre le vittime”, che “eravamo i soliti che si piangevano addosso e che vedevano antisemitismo dappertutto”, quante stramaledette volte e quante volte reagivo col groppo in gola senza poter parlare perche’ l’ingiustizia del non voler capire mi toglie le forze.
il tanfo oggi ce lo ha fatto sentire la solita baronessa Ashton, quella che va da hamas, quella che ha scritto “Israele ti odio” in fronte, quella che se potesse ci farebbe scomparire inghiottiti dall’inferno arabo.
La baronessa dunque, la piu’ alta rappresentante dell’Unione Europea, ha paragonato le piccole vittime di Tolosa ai bambini di Gaza e per questo adesso si chiedono le sue dimissioni:
http://www.facebook.com/pages/Catherine … 4684008258
In Francia il tanfo lo respirano da anni ma senza reagire, senza protestare, tanto sono gli ebrei, i soliti ebrei a doverlo respirare.
Nel 2006 Ilan Halimi, rapito, torturato fino alla morte e gettato per la strada.
Hanno detto che non era antisemitismo, era un ragazzo ebreo di 23 anni, Ilan.
I suoi aguzzini hanno detto di averlo preso perche’ gli ebrei sono ricchi ma le autorita’ hanno negato l’antisemitismo:
Un buon deodorante e il tanfo sparisce.
Sono state bombardate scuole ebraiche, sono state incendiate scuole ebraiche, sono stati bastonati ebrei per la strada, sono stati dissacrati cimiteri ebraici, colpite sinagoghe con bombe incediarie.
Ma non e’ antisemitismo, dicevano, criminalita’ non odio razziale, dicevano, mentre agitavano le bombolette di deodorante per nascondere la puzza in attesa che noi dimenticassimo.
Piu’ di 100.000 francesi sono venuti in Israele in un solo anno a causa di quella puzza irrespirabile ma le autorita’ non se ne sono mai accorte.
Non hanno voluto capire.
Ieri altri tre bambini, Gabriel di 4 anni, Arieh di 5 anni, Miriam di 7 anni e un giovane papa’ di 30 anni.
Ebrei morti assassinati perche’ ebrei.
Quanti ancora prima che il mondo si accorga che Auschwitz non e’ mai finito?
Quanti ancora?
Riposino in pace insieme a milioni di altri bambini ebrei, riposino in pace in Erez Israel e che la terra sia loro lieve.
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Sarebbe opportuno contenere la generalizzazione a proposito degli arabi massacratori di ebrei, non foss’altro per rispetto verso quegli arabi israeliani, cittadini di Eretz Israel, ed ebrei essi stessi. Tuttavia, volendo legittimare l’utilizzo dei generici referenti a supporto del diritto di opinione, si potrebbe usare una frase pronunciata al generale John Milton Chivington a proposito del massacro di Sand Creek, nel quale furono molti i bambini, nel caso, di nazionalità Cheyenne, ad essere sterminati: le uova i pidocchio fanno i pidocchi. Mi sono permesso questa citazione ispirato dal luogo di nascita di detto generale dell’esercito degli Stati Uniti: la statunitense città di Lebanon, Indiana.