Dalle grotte di Qumran al web globale.
Per circa 2.000 anni i Rotoli del Mar Morto sono rimasti nascosti in contenitori di terracotta nel profondo delle grotte di Qumran, prima di essere esposti alla vista del pubblico all’Israel Museum nel 1965. Ora sono accessibili a tutti sul web. Dallo scorso ottobre, Google e Israel Museum hanno lanciato un sito internet sul quale hanno caricato le fotografie ad alta risoluzione di cinque Rotoli del Mar Morto. “Nel primo anno dopo l’inaugurazione del Museo ristrutturato e rinnovato, abbiamo avuto un milione di visitatori. Sono molto curioso di vedere quanto ci vorrà per avere un milione di utenti individuali che verranno a visitare il nostro sito per vedere i rotoli attraverso questa tecnologia, anche se ho la sensazione che ci vorrà meno di un anno”, disse il direttore dell’Israel Museum, James Snyder, al momento del lancio dell’iniziativa, alla fine di settembre. Ebbene, il sito ha raggiunto il suo milionesimo visitatore in meno di cinque giorni, per poi procedere ad una media di 20-30mila accessi al giorno. “Non immaginavamo tanta popolarità: abbiamo avuto un gran numero di visitatori in un tempo molto breve” dice Susan Hazan che, come curatrice dei nuovi media all’Israel Museum, è il supervisore del progetto. Il sito è stato visitato anche da internauti di tutti i paesi arabi vicini d’Israele. La massima popolarità all’esordio si è registrata negli Stati Uniti, seguiti dal Giappone e Canada. Nel complesso, i “rotoli virtuali” sono stati consultati da visitatori appartenenti a 236 lingue diverse. La partnership tra Google e i Rotoli del Mar Morto rientra nei progetti di Google con musei di tutto il mondo. Cinque degli otto rotoli principali sono stati fotografati colonna per colonna in soli sei giorni; poi le foto sono state “cucite” insieme per formare un rotolo continuo, con un procedimento che ha richiesto parecchie settimane. Ora le fotografie ad alta risoluzione possono essere comodamente ingrandite ed esaminate da casa con un maggior grado di dettaglio che a occhio nudo. I cinque Rotoli del Mar Morto che sono stati digitalizzati finora comprendono il Grande Rotolo di Isaia, il Rotolo della Regola di Comunità, il Commentario sul Rotolo di Abakuk, il Rotolo del Tempio e il Rotolo della Guerra. Il Grande Rotolo di Isaia, quello più popolare, è fornito di una traduzione “interlineare” in inglese. “I Rotoli sono la Gioconda di Israele”, ha detto Snyder presentando il sito.
(Da: Jerusalem Post, 06.10.11 -israele.net 11-01-2012 )
Il sito dei Rotoli del Mar Morto http://dss.collections.imj.org.il
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