Il 44 per cento degli italiani dichiara di non provare simpatia per gli ebrei. Questo il dato più allarmante che emerge dal Documento conclusivo appena approvato all’unanimità dal Comitato di Indagine Conoscitiva sull’Antisemitismo presieduto dalla vicepresidente della Commissione Esteri della Camera Fiamma Nirenstein. Formato da 26 deputati di più estrazioni politiche, il Comitato ha posto fine a due anni di intenso lavoro con un testo, articolato in più punti e dedicato alle varie sfumature di questo fenomeno, che giunge a conclusioni inquietanti sul livello di tolleranza e apertura della società italiana e che verrà presentato al pubblico e alla stampa lunedì 17 ottobre alle 10.30 nella Sala della Lupa della Camera dei Deputati alla presenza di numerosi rappresentanti delle istituzioni politiche e religiose nazionali (per l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane sarà presente la vicepresidente Claudia De Benedetti).
Incentrato su una attività di monitoraggio e di approfondimento tematico dell’antisemitismo, sia a livello internazionale che nazionale, il programma dell’indagine conoscitiva è stato pensato in una logica e prospettiva di indirizzo politico. Molte e differenziate le angolature da cui è stato affrontato il tema. “In particolare – si legge nel capitolo introduttivo dedicato ai programmi e agli obiettivi – l’indagine è stata impostata in modo da evidenziare i nuovi caratteri che tale fenomeno ha assunto rispetto a quelli tradizionali, con particolare riferimento all’odio etnico e religioso, alimentato dal fondamentalismo, e allo strumentale intreccio con l’antisionismo e con le derive negazioniste. Si è valutato che la recrudescenza dell’antisemitismo a livello mondiale, ed in particolare in Europa, unitamente al complesso rapporto con le vicende del Medio Oriente, induce a non sottovalutare gli episodi di intolleranza, che hanno avuto luogo anche in Italia, e ad adottare una impostazione del problema che coniughi i profili di interesse internazionale con quelli di interesse nazionale”.

Fiamma Nirenstein si dice soddisfatta per la conclusione dei lavori, intensificatisi particolarmente nell’ultimo trimestre e parla di documento “allarmante e innovativo rispetto alla letteratura esistente in
materia”. “I dati che abbiamo esaminato – spiega la deputata del Partito delle Libertà – mettono in luce la crescita verticale della piaga dell’antisemitismo. Un fenomeno che nel 2009 ha raggiunto un picco senza precedenti dalla seconda guerra mondiale. Il Documento descrive numerosi aspetti della questione esaminandoli da tutti i punti vista: si parte dal dato secondo il quale il 44 per cento degli italiani dichiara di non provare simpatia per gli ebrei per arrivare al nuovo dilagante fenomeno dell’antisemitismo online, che è probabilmente responsabile del fatto che il 22% dei giovani italiani ha un atteggiamento variamente ostile verso questa realtà”.

 

2 Responses to Rapporto antisemitismo – Nirenstein: “Dati allarmanti”

  1. Loris Facinelli ha detto:

    Il risultato è inquietante ma fortemente prevedibile,ogni giorno infatti i giornali e le televisioni non mancano mai di scrivere o trasmettere puro odio antiebraico con la scusa della crisi Mediorientale!

  2. michela coletti ha detto:

    cosa è cambiato al riguardo in tutti questi anni? l’ importante è non perdere la Fede. michela

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