[b]Un articolo di Deborah Fait[/b]

Avevano un figlio mentalmente disabile, un po' scemo insomma, diverso probabilmente, allora hanno pensato di liberarsene adesso che, cresciuto, poteva essere fonte di imbarazzo.
Cosa ha fatto una famiglia palestinese della Cisgiordania?
Ha portato il ragazzo vicino a un insediamento israeliano e la' lo ha abbandonato nella speranza che, vedendo un giovane palestinese bighellonare la' intorno i cattivissimi settlers lo ammazzassero.
Invece no!

Gli israeliani di Beit El, i famosi perfidi settlers descritti dai sinistri italiani come brutti, barbuti, armati fino ai denti, vedendo questo ragazzo che cercava di entrare anziche' ucciderlo lo hanno accolto, rifocillato e poi hanno chiamato l'esercito cui il giovane ha raccontato che la sua famiglia lo voleva morto.
Ha spiegato che lo hanno minacciato costringendolo a camminare intorno all'abitato nella speranza che i soldati, scambiandolo per un infiltrato, lo ammazzassero.
Non e' un caso isolato purtroppo tra i palestinesi.
Anni fa e' stata ospite di Bruno Vespa una ragazza palestinese sfigurata coll'acido dalla famiglia perche' si era innamorata e aveva fatto la fuitina. Mentre la mamma la teneva ferma , il padre e i fratelli le fecero la doccia coll'acido, forse per purificarla. Poi per evitare la morte era riuscita a fuggire e adesso si trova in Europa dove cercano di ridarle un volto.
Durante l'epoca del terrore di Arafat, il demonio che non si limitava a terrorizzare gli israeliani ma anche i palestinesi, era la regola che i disabili fossero uccisi in vari modi. Il piu' gettonato era costringerli a fare i kamikaze perche', anche se non avessero avuto il coraggio di tirare la cordicella dell'esplosivo, sarebbero stati comunque uccisi dai soldati israeliani.
L'esercito israeliano per fortuna e' riuscito a salvarne alcuni tra i piu' giovani.
Ricordo un ragazzino di 15 anni mandato verso un check point, in pieno periodo di attentati quando l'esercito doveva sparare a vista onde evitare vittime, fu bloccato dai soldati. Non aveva niente addosso, poveretto, era solo mentalmente disturbato e gli avevano detto "vai dai soldati, vedrai che sorpresa".
Un altro era un bambino di 10 anni cui Fatah aveva dato pochi shekel e una borsa piena di esplosivo.
A Jenin era un bambino di pochi anni col tritolo addosso che i soldati salvarono da morte certa e terribile.
Per non parlare delle donne costrette a diventare kamikaze se divorziate o se avevano messo al mondo dei disabili.
Queste sono le cose che si sanno, si sanno come le fucilazioni in piazza a Ramallah, naturalmente senza processo, abbiamo visto decine di palestinesi appesi ai pali a testa in giu', si spera gia' morti, tagliuzzati dalla popolazione, donne e bambini compresi.
Col senno di poi mi chiedo come abbiamo potuto sopportare un periodo come quello cui ci ha costretti Arafat, come abbiamo potuto sopportare la nostra paura, lo sdegno per quello che vedevamo e che vivevamo a causa sua, come hanno potuto sopportarlo i palestinesi ai quali bastava dire mezza parola sbagliata per venir fucilati e poi legati a una macchina e portati nella polvere in giro per la citta'.
Ricordo la volta in cui il capo della polizia di Ramallah oso' contraddire Arafat e se lo ritrovo' addosso che gli infilava la pistola in bocca.
L'orrore che Israele ma anche il popolo palestinese attraversarono nel periodo di Arafat e' spaventoso, per questo non riusciro' mai a capire l'amore incondizionato che quel mostro suscitava nel mondo occidentale.
Amore, ammirazione, abbracci, persino il Papa, e ancora adesso lo amano.
Quello che Arafat ha fatto, dal furto di soldi che lo ha fatto diventare uno degli uomini piu' ricchi del mondo, al terrorismoin Israele e in Europa, agli omicidi dei palestinesi da lui ritenuti indegni o dissidenti, tutto e' venuto a galla…eppure continuano ad amarlo al punto che un' iniziativa del Corriere della Sera arriva a metterlo fra i grandi del '900.
Come e' possibile tanta cecita'?
Come e' possibile tanta crudelta' nel disprezzo delle migliaia di vittime fatte dal mostro palestinese?
Come e' possibile mettere una simile vergognosa figura insieme a Grandi come Martin Luther King?
Ho scritto questo messaggio al Corriere ma non so se lo pubblichera':

Gentile Redazione,
Accostare Yasser Arafat a Martin Luther King e' molto di piu' di quanto il mio fegato possa accettare. (CORRIERE della SERA, 23/12/2010)
Vi consiglierei, per non offendere le innumerevoli vittime israeliane, ebree ed europee cadute per ordine di Arafat, di fare due liste dei "Grandi del 900":
Una lista di persone davvero grandi nel senso umano della parola e un'altra dei demoni, dittatori, assassini seriali, ladroni e terroristi . In questa seconda lista Arafat avrebbe certamente diritto al primo posto in classifica.
Cordialmente
Deborah Fait
Israele

Perche' sono arrivata a questo partendo da un povero ragazzo mentalmente debole che la famiglia voleva morto?
Perche' e' stato Arafat a ridurre cosi' i palestinesi nei suoi 40 anni di dittatura feroce, li ha educati all'odio praticamente dalla culla, li ha resi assassini, gli ha rubato l'anima come a noi israeliani, a noi ebrei ma anche a tanti europei ha rubato la vita finche' non e' morto di AIDS a Parigi dove un suo grande ammiratore, il presidente Jacques Chirac, ha voluto ricoverarlo.
Oggi, dopo tanto orrore e terrore, tutti i Capi di Stato europei in visita a Ramallah vanno a rendere omaggio alla sua tomba.
Ma non si vergognano?
In conclusione, come disse Golda Meyr: "avremo la pace con gli arabi solo il giorno in cui questi ameranno i loro figli piu' di quanto odino noi".

[b]Deborah Fait
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