[b]Un articolo di Deborah Fait[/b]

Chi si annoia venga pure in Israele, qui non c'e' nessun pericolo che accada anzi non sai piu' dove metter le mani tante sono ogni giorno le notizie nuove e importanti. Alla fine ti metti le mani fra i capelli e cerchi di giostrarti alla meno peggio.
La notizia piu' bella sono le 500 pagine di rapporto israeliano in risposta all'innaccurato e partigiano rapporto Goldstone.

Cinquecento pagine in cui si racconta con prove e fotografie che hamas, durante la guerra dell'anno scorso, aveva occupato 100 moschee adibendole a basi militari stracolme di esplosivo, armi, missili e su questa Santabarbara i fedeli musulmani pregavano, tanto se saltavano per aria era molto facile dare la colpa a Israele, tutti gli avrebbero creduto e sarebbero partite le maledizioni contro di noi.
Oltre alle moschee anche 10 ospedali , compreso il famoso Shifa, avevano sotto al letto dei pazienti armi e esplosivo. I magazzini erano pieni e strapieni e tutti i rifugi di Gaza erano stati requisiti da hamas perche' i coraggiosissimi capoccia potessero nascondersi e per riempire anche questi di armi.
Poi la gente, ignara, dice "poveri palestinesi, non potevano nascondersi da nessuna parte, Israele maledetto!"
Israele mandava milioni di biglietti, faceva centinaia di migliaia di telefonate "mettetevi in salvo" e hamas li prendeva a calcioni se tentavano di entrare nei rifugi.
Come mai questo occidente del cavolo, che ormai conosce le cose, non se la prende mai con i palestinesi e sempre con Israele?
Domanda inutile che non aspetta risposta.

I palestinesi sono maestri nel fare giochetti infami e incolpare Israele, sicuri di essere creduti perche' le persone normali non possono pensare che della gente sia cosi' perfida con il suo stesso popolo.
Nessuna persona normale potrebbe immaginare tanta crudelta' quindi dare la colpa a Israele toglie le castange dal fuoco e semplifica il problema: Israele e' colpevole sempre, una volta di piu' non fa niente.
Oltre al rapporto israeliano di risposta a Goldstone che ci ha riempiti di soddisfazione, oggi viviamo a Gerusalemme la "Giornata della rabbia".
Ve la racconto?
Allora esisteva a Gerusalemme un' antica sinagoga risalente al 1701, tale sinagoga chiamata Hurva, fu distrutta tre volte, la terza e ultima nel 1948 dai giordani che la rasero al suolo.
Ieri e' stata inaugurata, dopo 10 anni di lavori di restauro, in tutto il suo splendore.
Bello no? Una cosa degna di nota restaurare antichi monumenti e opere d'arte. In qualsiasi paese dell'occidente ci sarebbero state lodi sperticate per un simile lavoro. Non qui, qui siamo a Gerusalemme dove gli ebrei non possono nemmeno mettere la cuccia del cane in giardino senza che gli arabi non si mettano a urlare che gli rubiamo la terra.
E qui, a Gerusalemme, infatti, gli arabi hanno dato libero sfogo a tutta la loro creativita', inventando una giornata della rabbia e facendo una piccola intifada che potrebbe pero' allargarsi.
Di questo dovremo dire grazie a mr. Obama che sta facendo un gran casino per il progetto , risalente a tre anni fa, delle case nel quartiere ebraico di Gerusalemme.
Tre anni , dove erano Obama, Biden e la Clinton? Sulla luna che non sapevano niente?
Tre anni!
Biden, dietro suggerimentio di Obama, e' arrivato addirttura a dire che Israele mette in pericolo la vita dei soldati americani in Pakistan, Afghanistan e Iraq.
Questa e' una cosa gravissima da dire perche' ha il chiaro intento di cancellare nel popolo americano la simpatia innata per Israele e potrebbe provocare un nuova serie di violenze contro gli ebrei in tutto il mondo.
Qui in Israele e nei territori il comportamente di Obama sta dando ai palestinesi la sicurezza che possono fare qualsiasi tipo di violenza, giustificati…."Se Obama ce l'ha con Israele noi siamo piu' forti".
Hilary Clinton ha detto a Bibi di essere offesa perche' Israele costruisce case.
Offesa?
Mannaggia, offesa!
Addirittura!
E perche'?
Mica le facciamo a Washington le case, le costruiamo a Gerusalemme, Capitale nostra.
Si sono mai sentiti offesi i Clinton e gli Obama per la violenza contro Israele che i palestinesi insegnano ai bambini?
Si sono sentiti offesi dal rifiuto di Abu Mazen di togliere dalla karta palestinese il comma che chiama alla distruzione di israele?
Si sono sentiti offesi per come i palestinesi trattano il loro stesso popolo e quando si ammazzano fra loro?
Si sono mai sentiti offesi quando buttano dai tetti dei palazzi i palestinesi di correnti opposte?
E si sono sentiti offesi quando, domenica scorsa, l'Autorita' Palestinerse ha dedicato una piazza di Ramallah a una terrorista che nel 1978 provoco' un massacro ammazzando 37 israeliani che viaggiavano su un autobus lungo la costa, 1 americano e 70 feriti gravi.
Hillary Clinton , in quanto donna, non si e' sentita offesa?
Una piazza a una terrorista , il giorno dopo la visita di Biden e Hilary non si offende?
Come mai?
Eppure si offendono se Israele costruisce case.Case, non bombe nucleari, CA-SE.
Scandaloso e disgustoso.
Ci aspettavamo tempi duri con l'amministrazione Obama, la sua cultura non prometteva nulla di buono, i suoi viaggi nei paesi arabi , disposto anche ad essere trattato a pesci in faccia pur di dire loro che lui era un amico, andare in Egitto e mandare in Israele il suo vice.
I tempi duri sono arrivati ma come disse Begin a Carter, grande presidente antisemita o grande antisemita presidente, che minacciava di "punire" Israele se non obbediva ai suoi ordini :

" Che tipo di espressione e' questa? Punire Israele? Siamo forse uno stato vassallo? Siamo una repubblica delle Banane? Il popolo di Israele ha vissuto 3700 anni senza gli americani e continuera' a vivere altri 3700 anni" .

Ci pensi Obama, 3700 anni, lui al confronto e' un piccolo uomo.
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Deborah Fait


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2 Responses to 3700 anni

  1. Admin ha detto:

    Di fronte a qualsiasi tipo di iniziativa intrapresa, quale che ne siano il genere o il carattere, è sempre bene valutare, quasi a modo cartesiano, i due principali aspetti portanti: a chi serve (l'impresa) e perché la compie; quale ragione, cioè, giustifica la spesa (energetica, temporale e finanziaria) cui soggiace ogni programma di attuazione. Se è vero che non si intraprende una guerra per uscirne sconfitti, è altrettanto vero che mantenere uno stato di conflitto abbia, come finalità, il conflitto stesso, senza che necessariamente alcuno ne esca vincitore. Anche questo genere di risoluzioni, insieme al costo di esercizio, portano un costo di programmazione, allestimento ed elaborazione, ma la vera domanda, sempre composta nelle sue parti cartesiane, rimane la stessa: chi e perché.

  2. Admin ha detto:

    [b]Io e Begin saremmo andati molto molto molto d'accordo!!!!!!
    Adesso il mondo è sicuro che Israele non è capace di esistere senza Usa, Onu, Ue e chi più ne ha più ne metta.
    Poverini….gli altri, mica gli Israeliani….
    E Deborah Fait è fantastica: questo articolo l'avrei scritto tale e quale !!!!!![/b]

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