Elezioni regionali – 1
[b]Di Davide Romano
Alle prossime elezioni regionali ci sono alcuni amici della nostra Associazione che si sono candidati. Nei prossimi giorni faremo qualche breve intervista per farveli conoscere meglio.
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Iniziamo da [b]Dolfi Diwald[/b]:
1) Dolfi Diwald, candidato alle elezioni Regionali della Lombardia, come
nasce questa candidatura, e perchè un ebreo si candida con un partito
cattolico come l'UDC?
L'anno scorso ho creato una lista civica chiamata NO BOX di cui sono stato
candidato Presidente alle Provinciali. Questa lista nasceva per denunciare
gli abusi edilizi a Milano e in Provincia e in particolar modo la
costruzione dei Box sotterranei in aree assolutamente inadatte. Quest'anno
non potendo partecipare per motivi organizzativi e finanziari come lista Non
Box alle Regionali, ho interpellato alcuni partiti per sapere quali fossero
interessati a farsi portavoce delle nostre istanze.
L'UDC si è dimostrata disponibile, offrendomi carta bianca come
indipendente.
Tengo a dire, come ebreo, che nell'UDC trovo alcuni valori perfettamente
condivisibili, come l'attenzione alle politiche per la famiglia, la
solidarietà sociale e verso i lavoratori ben rappresentata dal Candidato
Presidente Pezzotta, con una lunga storia di sindacalista, l'importanza data
al mondo giovanile.
2) Se verrai eletto quale sarà la tua politica sulla delicata questione
dell'integrazione?
L'integrazione è un punto fondamentale perché legato alle questioni della
sicurezza, del lavoro e della solidarietà . E' vergognoso che i lavoratori
stranieri che vengono da realtà politiche e sociali difficili e sperano di
trovare in Italia una nuova patria vengano trattati indiscriminatamente come
delinquenti. In Italia oggi non c'è una politica di accoglienza e di
attenzione alle vicende umane di questi immigrati. Naturalmente non deve
mancare la repressione di comportamenti illeciti o situazioni a rischio
terrorismo o fanatismo. L'integrazione parte dalle scuole dove le nuove
generazioni devono essere accolte ed educate a valori condivisi.
3) Perché votare te e non altri? In cosa ti senti di essere diverso dagli
altri candidati?
La ragione principale è che non sono un politico professionista ma un
cittadino impegnato nella società civile. Per dieci anni, in due Zone
diverse di Milano ho ricoperto la carica di Consigliere di Zona, avendo tra
l'altro la presidenza delle commissioni Demanio, Diritto allo studio,
Commercio e artigianato. Attualmente presiedo un Comitato di Cittadini che
rappresenta circa 5000 abitanti.
Tutti coloro che mi conoscono sanno che non mi tiro mai indietro quando si
tratta di difendere gli interessi dei cittadini di fronte al potere, sia
politico sia economico, che li vorrebbe sudditi inermi di decisioni prese al
vertice.
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