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di Deborah Fait – [/i]

Questa sera, in Israele, domani nella diaspora, ha fine la settimana di Pesach ed esplode la festa di Mimouna, tradizionale e gioiosa
celebrazione di origine ebreo-marocchina che segna la fine del divieto di mangiare hametz e l'inizio della primavera.

Si aprono le porte di casa, si mettono a disposizione di chiunque tavolate di dolciumi, ogni tipo di delicatezze, leccornie e tanta allegria, musica e balli.

La sera del Seder quasi tutti in Israele hanno lasciato due posti liberi alle tavole imbandite, [b]uno per il profeta Elia e uno per i nostri soldati rapiti e scomparsi nel buio tunnel della barbarie araba[/b]. Alla fine della cena e della Hagada', la storia della Liberazione dalla schiavitu', il grido che, per disperazione, abbiamo ripetuto per 2000 anni, e che oggi continua per tradizione ( e forse per scaramanzia)
"L'anno prossimo a Gerusalemme".

[b]Finita la schiavitu', liberta', liberta' per il popolo ebraico, i soldati del Faraone ci inseguono ma le onde del Mar Rosso si chiudono su di loro.

Liberi![/b]

Ma come fanno a odiare tanto e con tanta costanza, senza mai perdere un colpo?
Come fanno?? Non si stancano?

In Italia qualche decerebrato criminale ha di nuovo contestato la Brigata Ebraica, durante le celebrazioni del 25 aprile.
Sbeffeggiato il ricordo dei 5000 ebrei sionisti venuti a liberare l'Italia dal nazifascismo e insultata la loro bandiera.
Partigiani ebrei insultati e minacciati da un paio di comunisti senza anima, cervello, cuore e anche senza vergogna.
Direte, ma dai, solo pochi idioti ideologizizzati.

Si ma sempre pochi di troppo.

E cosa succede a Torino, alla viglia dell'inaugurazione della Fiera del Libro, ospite d'onore Israele?
Ehhh, a Torino si affilano le unghie, i soliti decerebrati criminali si preparano a boicottare Israele e la cultura israeliana, si preparano con manifestazioni di odio, picchetti con bandiere palestinesi, cartelloni in cui si fa sempre il paragone sionismo = nazismo.

Maledetti maledetti maledetti.

[b]L'odio che hanno, anziche' soffocarli, li rigenera, La lista e' lunga ma non completa e credo che aumentera' perche' l'odio gli da forza, l'odio li fa vivere, l'odio contro l'ebreo sotto ogni forma, sia di uomo singolo che di Nazione:[/b]

[i]Action, ASP Associazione Svizzera Palestina, Associazione Casa della Pace (Roma), Associazione di amicizia Italia- palestina (Firenze), Associazione di amicizia Sardegna-Palestina, Associazione Ghassan Kanafani — LUCCA, Associazione I Mediterranei (Milano), Associazione Michele Mancino (Roma), Associazione politico-culturale L?altra Lombardia – SU LA TESTA, Associazione Wael Zwaiter, Associazione Zaatar — GENOVA, Carc, Cecina Social Forum, Centro di Iniziativa Popolare (Roma), Centro occupato autogestito Transiti (Milano), Centro popolare occupato La Fucina (Sesto S. Giovanni), Centro Sociale Vittoria (Milano), Che fare? Redazione di Salerno, Circolo Arci Agorà (Pisa), Collettivo 20 luglio (Scienze Politiche Università di Palermo), Collettivo internazionalista di Napoli, Collettivo Orientale di Napoli, Comitato Ricordare la Nakba (Torino), Comitato di solidarietà con il popolo palestinese (Torino), Comitato di solidarietà internazionalista Dino Frisullo, Comitato di sostegno alla resistenza palestinese (Versilia), Comitato Palestina Bologna, Comitato Palestina nel cuore (Roma), Comitato promotore per il boicottaggio (Torino), Comunità Araba (Napoli), Comunità palestinese di Roma e del Lazio, Confederazione Cobas, Comitato di solidarietà con l'intifada — Palermo, Coordinamento per l'unità dei comunisti,
Coordinamento toscano di solidarietà con la Palestina, Corrispondenze metropolitane, (Roma), Forum Palestina, Gruppo di sostegno al popolo palestinese (Massa e Carrara), Infopal (redazione), International Solidarity Movement (Italia), Libreria Gramigna (Catania), Lotta e unità per l'organizzazione proletaria, Militanz CdP (Napoli), Nuovi partigiani della Pace (Torino), Partito Comunista dei Lavoratori, Partito dei Comunisti italiani, Progetto "La Sicilia con la Palestina", redazione de "L'Ernesto", redazione di "Resistenze.org", redazione di Salento "Che fare?", Rete dei Comunisti, rete nazionale Disarmiamoli!, rete No War — Roma e Lazio, Salaam, ragazzi dell'Olivo (Trieste), Spazio Antagonista Newroz (Pisa) Unione Democratica Arabo Palestinese (Italia), … [/i]

Impressionante, decisamente.

I soldatacci del Faraone ci inseguono ancora per sterminarci ma noi siamo qui ormai!
Noi siamo in Israele, liberi, dinamici e, nonostante le tragedie che ci colpiscono e il continuo stato di guerra, siamo anche pieni di gioia di vivere.

Siamo liberi in Israele, abbiamo creato una Nazione dal niente, abbiamo creato una Casa per il Popolo Ebraico, una Casa bellissima, piena di verde e di fiori, di cervelli, di cultura, di Sapere, di giovani meravigliosi e felici.
Liberi in Israele e prima o poi le acque del Mar Rosso si chiuderanno ancora una volta sui nostri odiatori.
La storia insegna, comunisti dei miei stivali: tutti quelli che hanno voluto il nostro male si sono estinti miseramente e noi siamo ancora qui.

Liberi in Israele, pronti a festeggiare i primi 60 anni del nostro Paese, i primi 60 anni dell'era moderna, con 5000 anni di storia negli occhi dei nostri figli che , forti del nostro passato, guardano al futuro, con vigore, forza d'animo e speranza.

[b]Pesach, la Festa della Liberta', e' finita.
Si mangi, si balli, e si canti!
E chi ci odia si soffochi col suo stesso veleno.[/b]

[i]Deborah Fait[/i]

 

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