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[b]LA STRAGE RIVENDICATA DA UN GRUPPO FINORA SCONOSCIUTO. HAMAS: ATTACCO EROICO[/b]
[b]Incursione al collegio rabbinico. Muore anche l'attentatore. Israele: avanti con i colloqui di pace
TEL AVIV [/b]- Strage in un collegio rabbinico, il più importante di Gerusalemme Ovest: un estremista palestinese si è infiltrato all'interno del collegio e ha aperto il fuoco sugli studenti intenti nella lettura dei libri sacri. Il bilancio, provvisorio, è di otto studenti religiosi uccisi e altri sette feriti, tre dei quali in condizioni gravissime.
[b]SCONTRO A FUOCO[/b] – Ucciso anche l'attentatore, colpito da «un ufficiale dell’esercito israeliano presente sul posto» secondo quanto riferito dal comandante della polizia; freddato da uno dei seminaristi, invece secondo la testimonianza di Yitzhak Dadon, 40 anni, che spiega così la dinamica dell'attacco: «Il rumore dei colpi arrivava dalla biblioteca, un edificio separato da quello dove si studia e si prega. Sono salito sul tetto di questo palazzo e mi sono messo in attesa con il fucile spianato». Continua: «Gli spari non smettevano. Era un fucile automatico. Ha falciato tutti quelli che si trovavano all’interno. Poi il terrorista è apparso allo scoperto e ha sparato una raffica in aria». Dadon si è gettato a terra. «Ho fatto in tempo a vedere che impugnava un kalashnikov». Quando il palestinese è ricomparso, lo ha colpito. Nel collegio rabbinico c'erano stasera circa 300 studenti, in parte abitanti a Gerusalemme e in parte provenienti dalle colonie della Cisgiordania. Fra questi, per motivi di sicurezza, non pochi erano armati. Ma nella biblioteca, la maggior parte degli allievi (in prevalenza ragazzi di circa 16 anni) erano disarmati. La polizia è convinta che all'attentato (il più grave messo a segno a Gerusalemme da molti anni) abbia partecipato anche un secondo palestinese che sarebbe però riuscito a fuggire. Una massiccia caccia all'uomo è stata organizzata in tutta la città santa,
[b]RIVENDICAZIONE[/b] – L'attacco ha preso di mira una scuola simbolo del sionismo e culla del movimento dei coloni. E' stato rivendicato da un gruppo finora sconosciuto: Kataeb Ahrar al-Jalil (Brigata degli uomini liberi della Galilea) – Gruppo del martire Imad Mugnieh e i martiri di Gaza, il cui nome si ispira al capo militare del movimento sciita libanese ucciso il 12 febbraio nell'esplosione di un'autobomba a Damasco. L' attribuzione ad Israele dell'uccisione fatta da Hezbollah è stata negata da Tel Aviv che ha smentito qualsiasi implicazione nell'episodio. Ma il 14 febbraio il segretario generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, ha dichiarato una «guerra aperta» a Israele.
[b]«VOGLIONO DISTRUGGERE LE CHANCE DI PACE» [/b]- Immediate le reazioni del mondo politico. «Il presidente palestinese Abu Mazen condanna l’attentato di Gerusalemme e ha ribadito la sua condanna a tutti gli attacchi che colpiscono i civili, che siano palestinesi o israeliani» ha dichiarato il suo collaboratore Saeb Erekat, citato dal sito online del quotidiano israeliano Haaretz. Israele, tramite il portavoce del ministero degli Esteri Arye Mekel, ha dichiarato che continuerà i colloqui di pace con i palestinesi nonostante l’attentato che ha ucciso otto persone. «Questi terroristi stanno tentando di distruggere le opportunità di pace ma noi per certo continueremo i colloqui di pace», ha dichiarato Mekel, citato dal sito online del quotidiano israeliano Haaretz.
[b]«ATTACCO EROICO»[/b] – L’attentato alla scuola rabbinica è un «attacco eroico» in risposta «ai crimini» di Israele ha commentato il portavoce di Hamas. «Questo attacco eroico a Gerusalemme è una risposta normale ai crimini dell’occupante (Israele, ndr) e alle sue uccisioni di civili», ha detto il portavoce, senza tuttavia espressamente rivendicare a nome del suo gruppo l’azione condotta da due terroristi.
[b]LA FOLLA: MORTE AGLI ARABI [/b]- Pochi istanti dopo la strage una folla di centinaia di persone si è radunata davanti al collegio inscenando una protesta: «Morte agli arabi, morte agli arabi» urlano i dimostranti, molti dei quali sono religiosi ebrei. La polizia sta tentando di tenere a bada la folla. Nella Striscia di Gaza invece i residenti sono scesi in strada a festeggiare dopo aver appreso la notizia dell’attacco di stasera.
[b]CONVOCATO IL CONSIGLIO DI SICUREZZA ONU [/b]- Dopo il sanguinoso attentato a Gerusalemme il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha convocato una riunione d’urgenza sul Medio Oriente per le 19 locali (l'una del 7 marzo in Italia).
[b]PRECEDENTI[/b] – Nel corso del 2007 non ci sono stati attentati da parte di terroristi palestinesi a Gerusalemme, anche se la polizia israeliana ha sventato numerosi piani di attacco. Tra il 2001 e il 2004 la Città Santa è stata invece colpita più volte dagli attentatori.
[b]06 marzo 2008[/b]
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E adesso cosa dice il filopalestinese e filo hamas d alema di questo vile attentato ? certo che è stata una risposta agli attacchi d'Israele a Gaza, ma cosa dovrebbe fare Israele, aspettare di essere annientata ? aspettare che il nuovo Hitler iraniano dia corpo alle sue minaccie ? Ma non si rendono conto i nostri ministri europei che Israele lotta per la propria sopravvivenza ed anche per la nostra ? A Israele ed agli Israeliani tutta la mia partecipazione all'ennesimo lutto che li ha colpiti . Ferruccio Barbieri MN