"Sinistra, assente per scelta" un altro articolo di Stefano Magni
[b]Articolo pubblicato su L'opinione del 6 luglio 2007[/b]
Castagnetti ha subito accusato la manifestazione di Roma del 4 luglio scorso “Salviamo i Cristiani†di “strumentalizzazione†da parte della Casa delle Libertà . Il suo parere è stato riportato, assieme ad altri commenti analoghi di centro-sinistra,
dalle colonne de “L’Unità â€. E buona parte della stampa che si è occupata dell’evento, da Libero a La Repubblica ha parlato in termini di “manifestazione della Casa delle Libertà †o del “Poloâ€. Molti ascoltatori della rassegna stampa di Radio Rai 3 hanno telefonato allo studio, carichi di rancore, accusando l’iniziativa di essere “ipocritaâ€, o addirittura “vergognosa†propaganda del Cavaliere per conquistare l’elettorato cattolico. Ci si è fermati spesso alla polemica sugli ostaggi: perché la sinistra ha promosso manifestazioni di piazza e iniziative politiche e diplomatiche per salvare le due Simone, la Sgrena e Mastrogiacomo, mentre padre Giancarlo Bossi, missionario italiano rapito dagli islamisti nelle Filippine, viene dimenticato? A Roma c’erano quasi tutti gli esponenti del gotha di centro-destra, da Berlusconi a Formigoni, da Buttiglione a Pera, da Castelli a Borghezio, da Fini alla Santanché, da Taradash a Giovanardi. Mentre la sinistra brillava per la sua assenza, rappresentata solo da Castagnetti, da una delegazione dell’Udeur (tra cui Mastella), da Pezzotta, da alcuni “teodem†della Margherita, da Villetti (Rnp) e dall’unico diessino Umberto Ranieri. Non si può parlare di presenza bipartisan, ma questo non vuol dire che la manifestazione fosse di parte: tutti erano stati invitati a partecipare, ma nessuno degli esponenti degli schieramenti politici è stato invitato a parlare. La “cittadinanza†del palco spettava ai soli diretti interessati della persecuzione dei cristiani, ai testimoni, esponenti del mondo cattolico, evangelico, ebraico e musulmano. Se la sinistra era assente, insomma, è perché voleva esserlo, non perché il palco era monopolizzato dai suoi avversari. La Stampa titola “La Cdl va in piazza†e l’articolo spiega che “I pochi politici di centro-sinistra (…) sono stati accolti da battimani assai freddini e hanno capito che non era la loro serataâ€. In realtà i nomi di Villetti e di Ripa di Meana sono stati accolti da fischi sonori, ma Mastella è stato applaudito. Il popolo raccoltosi in Piazza Santi Apostoli (circa un migliaio, non “poche centinaia†come minimizza “L’Unità â€) era soprattutto costituito da cristiani ed ebrei, non solo italiani, ma anche libanesi, pakistani e magrebini. Fischiavano contro il laicismo, non contro la sinistra. A parte le bandiere di Azione Giovani e di un piccolo movimento chiamato “Rifondazione Cristianaâ€, non c’erano gli stendardi dei partiti, bensì le bandiere nazionali dei vari gruppi ed era ben visibile lo striscione dell’Associazione Amici di Israele. I nostri media non devono essersene accorti e hanno preferito ricondurre il tutto alle logiche del bipolarismo. Forse perché l’orgoglio giudaico-cristiano è un fenomeno del tutto nuovo.
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