Viva Magdi Allam, e (soprav)viva Israele – un articolo di Elisa Mino Colombo
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[b]Il valore della vita contro la follia e l'indifferenza
"La difesa del valore della sacralità della vita coincide con la difesa del diritto di Israele di esistere".
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Non mi ritengo certo all'altezza di commentare l'opera del noto saggista di origine egiziana, né tanto meno di saper valutare la situazione del Medio Oriente e del mondo. Questa è solo una mia forse profana ma inevitabile, riflessione, originata dalla temeraria profondità delle parole di Magdi Allam, simile alla forza che consente ad Israele di continuare ad esistere.
E' sufficiente il titolo di questo libro, risplendente sullo sfondo nero della copertina, per scatenare entusiasmo e critica, trionfo e minaccia, acclamazione e condanna, e per allungare la lista di quanti, e sono molti, che vorrebbero annientarne l'autore. Ma questo sembra non avere importanza, perché Magdi Allam, musulmano laico di origine egiziana, editorialista del Corriere della Sera, non si ferma, non ha paura, anzi, sebbene costantemente minacciato e perennemente sotto scorta, con una forza magnetica e coinvolgente, trasmette e diffonde il suo stesso coraggio ovunque vada, il coraggio di dire "non ci sto". E con queste parole, di fronte ad un pubblico che sovraffollava il Teatro Dal Verme di Milano, si è aperta la serata dello scorso 7 giugno, dal significativo titolo "Il coraggio della parola", dedicata all'ultimo libro, tanto affascinante quanto pericoloso, di Magdi Allam, "Viva Israele".
Tra gli interventi e le domande di personaggi significativi della politica e della società , come Yasha Reibman, Claudio Morpurgo, e, unica donna e unica musulmana presente sul palco, Dounia Ettaib, con la precisione del giornalista e l'incanto dello scrittore, Magdi Allam, salutato da lunghissimi scrosci di applausi, ci ha accompagnati lungo una storia in cui la sua stessa esistenza si fonde inevitabilmente con il destino contrastato della terra di Israele: nato in un Egitto totalmente differente dall'attuale, ne vive, negli anni di gioventù, l'inesorabile crisi, la trasformazione da paese aperto e tollerante in nazione assoggettata dal potere dell'integralismo, del fanatismo, della martirizzazione e, ovvia conseguenza, dell'odio verso Israele.
Il grido di Magdi Allam non ha un senso puramente politico o di affermazione territoriale. Nella sua narrazione ricca di ricordi emozionanti, di riferimenti personali, di momenti passati ma rimasti nitidi e vivi, l'esclamazione predominante, "Viva Israele", assume il tono di un inno alla vita, di un'esortazione a ribellarsi contro il potere irrazionale e corrotto dell'integralismo islamico, un potere che vive di oscure minacce, di violenza e di terrore, e che si abbatte verso l'Occidente, la democrazia e il progresso, ma nel contempo si ripercuote verso la stessa cultura islamica, distruggendone la corrente moderata e tollerante, assoggettando la realtà femminile con un gioco subdolo e inammissibile in un mondo evoluto.
L'odio anti israeliano nasconde un pericolo enorme per tutto il mondo razionale e progredito, per l'Europa, per i cristiani, per i musulmani laici, per i non credenti, per le minoranze di ogni sorta. Con la tranquillità e la dolcezza di chi non è dominato nè dalla paura nè dall'incertezza, Magdi Allam invita tutti a contrastare questa follia dilagante, a non lasciarsi trascinare dalla pubblica opinione, a prendere posizione con fermezza, contrastando l'ipocrisia dell'"equidistanza" dei governanti italiani, irresponsabili al punto da solidarizzare con i leaders dei paesi integralisti e delle istituzioni terroriste, dimenticando come chi disconosce il diritto alla vita altrui sia privo di scrupoli, e destinato ad autodistruggersi.
Con questo saggio, Magdi Allam è arrivato primo nelle classifiche. Spero di vedere il suo libro in mano a molti, spero che divenga lo slogan della nostra epoca.
Nato a Il Cairo nel 1952, laureato in sociologia a Roma, Magdi Allam è giornalista, scrittore, saggista, vice direttore ed editorialista del Corriere della Sera. Noto in tutto il mondo per le sue posizioni nel dibattito tra occidente e mondo arabo, critica fortemente le associazioni islamiche estremiste e condanna apertamente i rapporti tra moschee e gruppi terroristici. E' autore di diversi saggi politici e culturali, e nel libro "Vincere la paura" testimonia la sua vita sotto scorta dopo le minacce ricevute da Hamas per la sua disapprovazione verso il terrorismo suicida palestinese.
VIVA ISRAELE di Magdi Allam (Mondadori)
[b]Le foto della serata le troverete nella fotogalery del sito[/b]
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