Osama bin Laden e Daniel Barenboim
Un articolo di Deborah Fait
Con Yom haShoa’ e’ incominciata la settimana di passione in Israele:
le sirene lunedi’ alla 10, due minuti di un’intera nazione immobile a ricordare i sei milioni.
Lunedi prossimo altre sirene per ricordare i morti di tutte le guerre di Israele e del terrorismo.
È per tutti noi una settimana di dolore e di ricordi perche’ non esiste nessuno in Israele che non debba piangere qualcuno, parente, amico, conoscente che non abbia fatto una morte violenta a causa del nazismo, del terrorismo, delle guerre mosseci dagli arabi e , a volte, anche di tutte queste cose insieme. Sopravvissuti alla Shoa’ che vengono uccisi dal terrorismo palestinese, giovani, figli, nipoti di sopravvissuti che muoiono in guerra o bruciati vivi col corpo bucato da migliaia di pallini d’acciaio. Lunedi prossimo i canali della TV israeliana manderanno in onda per tutta la giornata un lungo elenco di 23.000 morti, ogni anno aumentano a causa di qualche vigliacco bastardo palestinese che decide di ammazzare ebrei.
Ogni anno facciamo lo stesso pensiero, siamo stati schiavi in Egitto, ci siamo liberati.
Siamo stati perseguitati e ammazzati per 2000 anni in Europa, siamo sopravvissuti.
Siamo tronati nella nostra Terra, in Erez, e da 63 anni ci vogliono eliminare ancora una volta come Popolo, come Nazione, come esseri umani.
Un destino comune che ci perseguita, un odio mondiale e disumano che ci avvolge, un miracolo, direi divino se fossi credente, che ci fa sempre risorgere dalle ceneri dei nostri morti per alzare la testa orgogliosi e dire “Si, ci odiate, ci volete morti ma noi siamo qui e siamo pronti a continuare la vita perche’ noi amiamo la vita e la onoriamo come sappiamo fare, gioendo, studiando, lavorando, creando e facendo della nostra Terra un paese sempre piu’ bello”.
Questo e’ quello che dimostriamo al mondo alla fine della nostra settimana di dolore, quando scoppiano in tutto il Paese la gioia e la felicita’ di Yom Hazmaut, la Giornata dell’Indipendenza, quando usciamo dai cimiteri per riversarci per le strade di Israele con in mano le bandiere, bandiere sulle automobili, bandiere alle finestre.
Israele che per un’intera giornata canta, balla in una festa biancoazzurra che risplende al sole.
Siamo morti ma siamo risorti!
Siamo stati perseguitati ma siamo qui!
Chi ama la morte deve rassegnarsi a guardare chi adora la Vita.
Il Popolo di Israele vive e lo fa a casa sua.
Un paio di giorni fa i marines americani, in un’azione stupenda, hanno ucciso l’ideologo dell’odio contro Israele e tutto l’Occidente, lo sceicco del terrore, il mostro barbuto, il vigliacco che ha mandato dei fanatici a distruggere lo spirito dell’America e del mondo facendo implodere un simbolo della liberta’, le Twin Towers, tremila morti e un’ enormita’ di dolore, rabbia, paura, frustrazione e terrore puro.
Bene, Bin laden e’ stato ucciso proprio dai figli di quell’America e, come ha detto il Presidente, “Giustizia e’ fatta”.
Si Giustizia e’ fatta e gli americani hanno liberato dai loro cuori tutta la tensione di questi 10 anni, hanno gridato la loro gioia, hanno ballato , si sono sfogati finalmente. E’ umano , vero?
Morto, morto Bin Laden, il mostro imprendibile, finalmente ammazzato.
Finalmente!
Poi, davanti a Ground Zero, si sono calmati per rispetto alle vittime.
Giustizia e’ fatta.
Io sono felice alla faccia di chi dice che non bisogna mai gioire per la morte di nessuno.
Bene, io invece sono felice e non sono la sola.
Sono felice come lo sono stata quando e’ morto Arafat, come lo sarei stata alla morte di Hitler, come lo sono stata quando ho visto cadere la statua di Saddam Hussein.
Non si puo’ non esserlo quando i simboli del Male sprofondano all’inferno e chi non lo e’ pecca di ipocrisia e di perbenismo.
Mi fanno ridere tutti i fintoni che predicano bonta’ e carita’ cristiana…non si parla male dei morti! Non si gioisce per la morte di nessuno! Palle, se il morto e’ un demonio si deve gioire!
Mi fanno ridere i finti pacifisti che hanno anche il coraggio di criticare l’America e di banalizzare il Male che veniva da quell’uomo, un male che ha fatto migliaia di morti, che ha fatto sgozzare e decapitare decine e decine di teste occidentali di poveri uomini vestiti di arancione circondati da energumeni urlanti colle scimitarre in mano.
Un ricordo commosso per Daniel Pearl, sgozzato e decapitato dopo essere stato costretto a dire “sono ebreo”
Il Male che ha fatto esplodere la metropolitana di Londra , piu’ di 50 morti, il treno a Madrid, piu’ di 200 morti e attentati in tutto il mondo.
Bin Laden e’ morto e Dio sia ringraziato anche se tutti ci rendiamo conto che con lui non e’ morto il jihadismo.
Il Male continuera’ ma con uno di meno.
Hitler e’ morto ma il nazismo esiste ancora e la sua idea malvagia e’ stata adottata anche dai nipotini di Stalin.
Arafat e’ morto ma l’odio proveniente dalla sua anima nera esiste ancora.
Saddam e’ morto ma l’Iraq continua a sprofondare nel sangue grazie ai suoi eredi che ammazzano i loro fratelli nelle moschee.
I quattro personaggi piu’ malefici del XX e XXI secolo sono all’inferno ma purtroppo le loro idee e tutto il veleno che hanno sparso in vita probabilmente vivra’ per sempre.
Il Male e’ piu’ attraente del Bene.
Adesso,per concludere queste mie parole sul Male, devo parlarvi di un’altra persona ma prima voglio farvi riflettere su questa parola:
TRADITORE.
Secondo lo Zingarelli il significato di traditore e’: ‘chi tradisce…la Patria…malvagio… ingannevole …”
Ecco e adesso, con questa premessa, vi parlero’ del grande pianista e direttore d’orchestra Daniel Barenboim.
Apro parentesi: come saprete Abu Mazen e l’ANP hanno fatto pace con Hamas, sono ridiventati pappa e ciccia con l’organizzazione terrorista piu’ pericolosa al mondo insieme ai loro fratelli Hezbollah.
Hamas non riconosce Israele, hamas non vuole fare la pace con Israele, hamas vuole distruggere Israele e Abu Mazen, fedele anche lui, alla Karta dell’OLP che chiede la fine di Israele ha riabbracciato il macellaio Haniye’, mettendo a rischio ogni piccolo tentativo di porre fine all’eterno conflitto.
Tutto il mondo avrebbe dovuto ribellarsi a questo accordo criminale, invece nessuno ha parlato e qualcuno, campione di ipocrisia, dopo aver ammesso che hamas e’ un’organizzazione del terrore, ha aggiunto “siamo speranzosi che la pace tra le due correnti palestinesi…portera’…..”
A cosa?
Portera’ a cosa?
A guerra, terrore e morte.
Bene, chiudo parentesi e torno al grande Barenboim, ebreo e israeliano, che, da buon traditore di Israele, e’ andato con la sua orchestra a suonare a Gaza, dai suoi amici.
ehehehe, lui ha il passaporto palestinese e si dichiara palestinese, mica ebreo, mica israeliano.
Esiste anche gente del genere, signori miei, gente che fa dell’infamia il fine della propria vita.
Ecco, questi sono i finti pacifisti, questo e’ Barenboim, adorato da essi, traditore e vigliacco.
Avete mai sentito una sola parola di dolore di questo grande musicista quando vengono sgozzati bambini ebrei in Israele? lo avete mai sentito condannare, una volta, una volta sola, gli attentati kamikaze?
lo avete sentito commentare l’assassinio di Vittorio Arrigoni da parte dei suoi amici di Hamas?
Silenzio, i traditori fanno silenzio e Daniel Barenboim tace da sempre sul dolore di Israele, parla solo per condannare.
Andare a suonare in mezzo a degli assassini che gridano “A morte Israele” e’ il massimo dell’infamia e della vergogna e questo tipo di persone che si riempiono la bocca colla parola pace sono proprio coloro che danno forza al terrorismo, al Male, agli ex sceicchi della morte.
Lui, Barenboim, non si vergogna, lo sappiamo, mi vergogno io per lui.
http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90
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