L’ASSOCIAZIONE AMICI DI ISRAELE PRESENTA UN CORSO IN 5 TAPPE SUL PENSIERO EBRAICO E L’INCONTRO/SCONTRO CON L’ISLAM
QUANDO IL PENSIERO EBRAICO INCONTRO’ L’ISLAM
Un’introduzione al pensiero dei grandi rabbini medievali, da Baghdad a Cordova.
Sei incontri per lambire l’eredità complessa e affascinante, talora splendida ed entusiasmante, talora sofferta, del pensiero ebraico medievale, nel suo contesto “giudeo-arabo”. Ebraismo e Islām, lingua ebraica e lingua araba, si sono profondamente influenzati e arricchiti vicendevolmente. Il pensiero ebraico, la lingua ebraica, la poesia sinagogale, come pure il rituale liturgico si sono ampiamente affinati e definiti tra Baghdad, l’Andalusia, il Maghreb e lo Yemen, nell’incontro/scontro con l’Islām. Un viaggio culturale, filosofico e religioso, a varie latitudini e in epoche diverse, all’origine dell’ebraismo contemporaneo.
Relatore: Vittorio Robiati Bendaud, Coordinatore del Tribunale Rabbinico del Centro Nord Italia
I. Ouverture. Gli ebrei nei domini dell’Islām e il contesto giudeo-arabo (giovedì 31
ottobre)
II. La lingua ebraica e la lingua araba tra prestiti, imbarazzi e inimitabilità (giovedì 7
novembre)
III. Il “Libro sacro”. Una sfida per la ragione? (giovedì 14 novembre)
IV. La Profezia. Spiegazioni razionali ebraiche e islamiche (giovedì 28 novembre)
V. La “Catena della Trasmissione”. Come nasce e che cos’è la Tradizione? (giovedì 5
dicembre)
Questo ciclo di incontri è organizzato insieme all’associazione Amici di Israele ADI (www.amicidisraele.org).
Il corso avrà luogo presso la sinagoga Beth Shlomo in c.so Lodi 8/c., dalle ore 20.30 alle 22.30 ca.
Per ogni incontro è previsto un contributo cortesia di euro 5.
Le lezioni sono accessibili a tutti -sino a esaurimento posti- e non richiedono una preparazione specifica pregressa.
Per gli interessati, si consiglia la lettura di Giuseppe Laras, Ricordati dei giorni del mondo. Storia del pensiero ebraico dalle origini all’età moderna, EDB (vol.1); Vittorio Robiati Bendaud, La Stella e la Mezzaluna. Breve storia degli ebrei nei domini dell’Islām, Guerini & ass.; M. Chayo-P. Branca-M.Z. El Amrani, Nati da Abramo. Un’ebrea, un cristiano e un musulmano: dalla conoscenza al dialogo, Marietti.
Gli incontri si terranno il giovedì nelle seguenti date: 31 ottobre, 7-14-28 novembre, 5-12 dicembre.
Per informazioni rivolgersi a: info@brigataebraica.it
Vi aspettiamo numerosi!
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Approfitto di questo spazio, pur andando fuori tema. Ho sentito alla radio che l’amministrazione palermitana ha intitolato un lungomare a Yasser Arafat. Giusto! Chi più di lui o dei vari gruppi di liberazione della Palestina hanno compiuto opere degne di essere ricordate ed essere portate a modello per le nuove generazioni? I terroristi palestinesi d’altra parte si sono distinti per i loro grandi contributi all’umanità: le vicende dell’Achille Lauro, i fatti delle olimpiadi di Monaco, gli accoltellamenti di inermi cittadini israeliani rei di essere ebrei (questa teoria non si è già sentita da qualche parte?), gli incendi dolosi in Israele, le bombe sugli autobus, la persecuzione degli stessi omosessuali palestinesi, dei quali Israele si è fatta carico offrendo loro asilo, l’impegno nell’insegnamento ai bambini su come tenere in mano un’arma per assassinare un ebreo (che si ostina a essere tale e quindi come non giustificare la reazione palestinese?) e, allargando lo sguardo, la cacciata di quasi tutti gli ebrei dai paesi arabi (e poi gli arabi musulmani pretendono di essere accolti nei paesi occidentali?). Siccome sono stanco dell’arroganza islamico-arabo-palestinese e della posizione “a partito preso” di certa politica europea, e rubando l’idea a qualcuno che l’aveva proposta per motivazioni di diverso tipo, proporrei ora a questi politicanti palermitani di istituire anche il premio “Hitler” per chi si distingue in azioni meritorie, analoghe a quelle citate sopra. Penso che Arafat, per certi aspetti, lo meriti. E perché non dedicare pure una piazzetta … che so … a Stalin, Pol Pot, Heichmann.
(P.S.: le candidature sono aperte).