Come di consueto molto ricco il cartellone, con film e documentari in larga parte inediti in Italia e quindi ancora più preziosi per scoprire una cinematografia dinamica e certamente di grande interesse.
La serata inaugurale, domenica 7 maggio, ore 20.30, vedrà la proiezione dello splendido Mr. Gaga (Tomer Heymann), dedicato a uno dei personaggi più celebri della cultura israeliana, Ohad Naharin, nato e cresciuto in un kibbutz e divenuto uno dei coreografi più importanti e innovativi al mondo, conosciuto sulla scena internazionale per aver creato il linguaggio di movimento corporeo chiamato “Gaga”. Gli altri film del programma, che inizia già nel pomeriggio del 7 maggio, saranno: Presenting Princess Shaw (Ido Haar), la storia di Samantha Montgomery, cantautrice americana dal passato difficile, dotata di una splendida voce e di un enorme talento compositivo, che su un canale YouTube, con il nome di Princess Shaw, posta confessioni personali e performance musicali; Cupcakes (Eytan Fox), opera in cui il regista, definito l’Almodovar israeliano, affronta le tematiche gay con i toni della commedia tutta colori e musica; Twilight of a Life (Sylvain Biegeleisen) che, con l’ausilio del bianco e nero e delle canzoni di Jacques Brel, racconta senza funebri sentimentalismi ma con tono leggero e a tratti umoristico l’inevitabile addio alla madre 95enne; Hummus! The Movie (Oren Rosenfeld), presentato all’ultima edizione del Religion Today Film Festival di Trento, che non solo illustra attraverso varie ricette la preparazione della famosa salsa mediorientale, ma soprattuto sottolinea quanto questo piatto possa unire le varie religioni dell’area, dall’Ebraismo al Cristianesimo all’Islam.
Due i titoli dedicati alla Shoah, entrambi con uno stile particolare. Il primo, Il Labirinto del silenzio (Giulio Ricciarelli), scelto dalla Germania per concorrere al Premio Oscar come Miglior Film Straniero, racconta, per la prima volta e attraverso la ricostruzione della “macchina della morte”, la progressiva presa di coscienza dei crimini nazisti da parte della società tedesca. Il secondo, The Little Dictator (Nurith Cohn), vincitore del Gran Premio “nello Spirito della Fede” all’ultima edizione del Religion Today Film Festival di Trento, affronta con umorismo e gusto del paradosso i temi della Storia e della vita attraverso la figura di un grigio professore alle prese con una donna sopravvissuta alla Shoah. Segnaliamo ancora: l’inedito in Italia e bellissimo To Take a Wife , primo atto della “trilogia di Viviane” firmata dalla grande regista, sceneggiatrice e attrice Ronit Elkabetz, prematuramente scomparsa nell’aprile 2016; e il recentissimo Libere, disobbedienti, innamorate-In Between , uno dei film sorpresa della stagione.
Ricordiamo infine la proiezione in anteprima, al cinema Palestrina (mercoledì 10 maggio, ore 21), di One Week and a Day , opera prima di Asaph Polonsky, che affronta il soggetto della morte e del lutto in chiave umoristica, vincitore del premio per il Miglior Film Israeliano al Festival di Gerusalemme.