Artribune Israel e Artissima raccontano la scena dell’arte israeliana

Partecipano Giorgia Calò, Riccardo Crespi, Oren Hadar, Alfredo Pirri,

Raffaella Sciarretta, Serge Tiroche, Gal Weinstein. Modera Edoardo Sassi

Introduce Eldad Golan, Addetto Culturale dell’Ambasciata d’Israele in Italia

domenica 8 novembre | ore 16 | meeting point di artissima | torino

ARTRIBUNE ISRAEL

Artribune Israel si presenta ad Artissima. In occasione e in collaborazione con la fiera diretta a Torino da Sarah Cosulich Canarutto, Artribune ed Artissima raccontano insieme la fervente scena dell’arte contemporanea in Israele con un talk intitolato A vibrant art scene and a new magazine promoted by Artribune che si svolgerà al Lingotto l’8 novembre alle 16, all’interno del programma di conversazioni del meeting point di Artissima.

In un confronto moderato dal giornalista Edoardo Sassi, con il Patrocinio dell’Ambasciata di Israele in Italia, parteciperanno: Giorgia Calò / Editor in Chief Artribune Israel – Riccardo Crespi / Riccardo Crespi Gallery, Milano – Oren Hadar / direttore Hezi Cohen Gallery, Tel Aviv – Alfredo Pirri / artista – Raffaella Sciarretta / Nomas Foundation, Roma – Serge Tiroche/ cofondatore della Tiroche DeLeon Collection – Gal Weinstein/ artista. Introdurrà Eldad Golan / Addetto Culturale dell’Ambasciata d’Israele in Italia che, insieme al Ministero degli Affari Esteri israeliano, hanno promosso e sostenuto la rivista.

L’interesse per l’arte e la cultura in Israele risale a molto tempo prima della stessa fondazione dello Stato nel 1948, e affonda le sue radici tanto in Occidente quanto in Oriente, assorbendo influenze sociali e culturali provenienti da ogni parte del mondo. Israele cerca da sempre di maturare una propria identità artistica, attraverso anche la creazione di spazi museali e privati, di accademie e scuole d’arte, come la Bezalel Academy of Art and Design fondata nel 1906, il Beit Berl College nato nel 1944 e all’interno del quale si trova l’Hamidrasha School of Art, e il più giovane Shenkar College of Engineering and Design, fondato nel 1970 con l’obiettivo di formare l’industria israeliana dedicata al design e all’ingegneria.

Tel Aviv è l’epicentro di questo fenomeno, presentandosi come il cuore culturale di Israele. Qui risiedono, infatti, la maggior parte delle istituzioni non profit, nonché decine di gallerie, alcune delle quali riconosciute a livello internazionale, capaci di promuove le più interessanti ricerche artistiche israeliane, dando vita ad un  sistema vivace e sempre più competitivo. Un palcoscenico tutto da raccontare e che attende di essere conosciuto e interpretato.

Con queste premesse è nata Artribune Israel, una rivista d’arte e cultura contemporanea che dà voce alla scena dell’arte e della creatività israeliana, di cui questo talk sarà una testimonianza con l’occhio puntato su cosa accade nel Paese e sulle esperienze che portano la creatività israeliana in tutto il mondo.

Giorgia Calò, editor in Chief di Artribune Israel (trilingue: inglese, italiano e hebrew), ci parlerà del numero zero uscito questa estate in occasione della Biennale di Venezia e dell’Expo di Milano che ospitavano i rispettivi padiglioni israeliani. Sul numero è pubblicata anche un intervista a Gal Weinstein, ospite del talk. Gli fa da contraltare l’artista Alfredo Pirri che ci racconterà delle sue esperienze in Israele come docente. Ci sarà anche un confronto tra collezionisti: Raffaella Sciarretta della Nomas Foundation e Serge Tiroche della DeLeon Collection ci racconteranno le loro esperienze. Non mancano nemmeno le voci dei galleristi: Riccardo Crespi, da sempre con un occhio puntato sulle ricerche israeliane, e Oren Hadar, direttore della Hezi Cohen Gallery che vanta nomi prestigiosi come Sigalit Landau e Miriam Cabessa.

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