MAR 27, 2015 BY

Che cosa può aver spinto Amnesty International ad emettere un rapporto contro Hamas, un rapporto così duro che per la prima volta si parla di “crimini di guerra” da parte dei terroristi palestinesi? Non certo lo spirito di giustizia, se fosse per quello questo rapporto sarebbe dovuto uscire otto mesi fa e non oggi.

Quando ieri ho iniziato a leggere il comunicato diffuso da Amnesty non potevo credere ai miei occhi. Amnesty che accusa Hamas di crimini di guerra? Impossibile mi sono detta. Poi continuando nella lettura sono arrivata al punto in cui c’è quel richiamo al Tribunale Penale Internazionale che la dice lunga sulle vere intenzioni della ONG ex Premio Nobel per la Pace (molto ex), che sono sempre quelle di portare Israele di fronte al TPI. Hamas è solo il mezzo.

Furbacchioni quelli di Amnesty, soverchiati dalle prove ammettono quello che ormai solo loro continuavano a negare ma infilano tra le righe i soliti attacchi alla politica di difesa di Israele come quando scrivono:

“A Gaza non esistono rifugi né sistemi d’allarme per proteggere la popolazione civile”

che poi non è nemmeno vero perché a Gaza ci sono Km di tunnel sotterranei, solo che Hamas non ci fa andare la popolazione. Nessun accenno al fatto che erano gli stessi israeliani ad avvisare la popolazione di lasciare il luogo del prossimo bombardamento mentre Hamas li costringeva a stare li.

Ma la cosa più subdola Amnesty la scrive verso la fine del comunicato dove afferma che:

“La comunità internazionale deve contribuire a impedire ulteriori violazioni dei diritti umani affrontando la radicata impunità e ponendo fine ai trasferimenti ai gruppi armati palestinesi e a Israele di armi ed equipaggiamento militare che potrebbero essere usati per compiere gravi violazioni del diritto internazionale umanitario”

In queste poche righe c’è tutto il retroscena di questo “strano attacco ad Hamas” da parte di Amnesty, c’è il vero obbiettivo, quello cioè di chiedere un embargo della armi per Israele. In queste poche righe Amnesty equipara subdolamente Israele, uno stato democratico che si difende dai terroristi, ad Hamas, un gruppo terrorista che per statuto mira alla distruzione di Israele.

E bravi quelli di Amnesty, sono riusciti a non smentirsi nemmeno questa volta.

Scritto da Noemi Cabitza

 

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