“Piove sempre sul bagnato”
Pioggia di denaro su Gaza
October 13, 2014
“la democrazia a Gaza”
Ariel Shimona Edith Besozzi
Già ieri la notizia era trapelata, dalla conferenza in corso al Cairo “una pioggia di denaro sta per investire gaza”, i numeri sono impressionanti, rispetto alla richiesta, già esorbitante, 4 miliardi di dollari, ne sono stati offerti 5,4 miliardi e, per quanto la generosità di alcuni stati arabi sia decisamente sfacciata ciò che trovo particolarmente violento è lo stanziamento da parte degli usa e e dell’ue, in particolare dell’italia.
In me istantaneamente sorge una domanda: perché, con tutte le popolazioni in difficoltà a causa di eventi fortuiti completamente indipendenti dalla loro volontà, con la situazione di crisi gravissima che sta affrontando l’italia, incapace di investire in se stessa per offrire una speranza alla propria popolazione, perché si sceglie di donare soldi ad una popolazione che ha ricevuto negli anni una quantità emorragica di quattrini che ha sistematicamente impiegato per fare la guerra, per uccidere?
Perché per esempio non offrire questi 5,4 miliardi di dollari al fiero popolo Kurdo, la cui identità e specificità non è un’invenzione ma frutto di una tradizione plurisecolare che domanda di essere finalmente riconosciuta?!?
Nessuna motivazione logica può essere adotta per scegliere di donare ancora una volta a Gaza neppure un centesimo di euro o di dollaro, quindi devo cercare altrove…
Allora mi si presentano davanti agli occhi le scene atroci degli attentati compiuti nei corsi degli ultimi decenni, attentati contro la popolazione civile indifesa, in tutto il mondo e come prima risposta mi viene da pensare che sia necessario sponsorizzare lo sport preferito dei terroristi palestinesi (il tiro all’ebreo) per evitare che si indirizzi verso il tiro a chiunque. Questa potrebbe essere una spiegazione o meglio un passaggio necessario perché la spiegazione si completi.
Il mondo, lo vediamo, in particolar modo gli usa e l’ue stanno lasciando che il terrorismo islamico si rafforzi ed uccida, stanno lasciando che l’isis prosegua la sua strage, stanno lasciando che il popolo Kurdo venga sterminato, esattamente come hanno lasciato che hamas lanciasse le proprie bombe e scavasse i propri tunnel per uccidere il popolo d’Israele ed ora, per rispondere al fatto che Israele si è difesa hanno deciso di rifinanziare hamas così che possa nuovamente intrattenersi nello sport preferito, il tiro all’ebreo!
Quindi l’idea è lasciamo che se la vedano gli ebrei, lasciamo che se la prendano con Israele, che sia nazione o persona è comunque sacrificabile per un bene maggiore, la salvezza del resto del mondo.
Ovviamente perché questo possa compiersi nel vuoto totale di opposizione da parte della società civile bisogna costruire il mostro ed alimentare la propaganda, niente di nuovo sotto il sole…
Ciò che sta accadendo oggi come molte volte nel passato è la costruzione di una falsa storia per sostenere la scelta di sacrificare Israele.
Sacrificio che non verrà permesso perché Israele si difenderà con tutti i mezzi a disposizione.
Questi si illudono che sacrificando Israele e gli ebrei il terrorismo islamico si fermerà? Pensano che si accontenterà di inghiottire l’africa e l’asia? Che non vorrà inghiottire tutto?!?
Una società che ancora una volta mostra di voler permettere l’uccisione degli ebrei dimostra d’essere ignorante e pavida, incapace di scegliere la vita, incapace di decidere uno sforzo comune intenso e definitivo che sappia dire no al terrorismo, che smetta di alimentare idee idiote in ragazzine che si “offrono in sacrificio” lasciando che sia poi qualcun altro a pagare il prezzo della loro inettitudine. La società europea e statunitense, quella italiana in particolar modo non vuole assumere su di sé alcuna responsabilità allora lascia che sia qualcun altro a combattere la sua battaglia ma purtroppo non è più tempo, è venuto il tempo che ogni singola persona di buon senso si opponga a questa nuova generosa sponsorizzazione finalizzata palesemente all’uccisione di una nazione!
Non si tratta di stupidità o di superficialità si tratta di antisemitismo, di quell’antico e facile pregiudizio che abita una grossa fetta di mondo, per fortuna non tutto, per questo non si può legittimare questa azione vergognosa, per questo occorre fermare questi soldi e se necessario prepararsi ad affrontare i terroristi.
L’unico modo per sconfiggere il terrorismo è non lasciarsi terrorizzare, imparare a difendersi. Vincerlo definitivamente, contrapponendo ad esso l’incondizionato sostegno a chi sceglie la vita, sempre!
עם ישראל חי
2 Responses to “Piove sempre sul bagnato”
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Un po’ come col terremoto dell’Aquila. Con la differenza che quelli di hamas non hanno bisogno di terremoti per avere i miliardi per la ricostruzione.
A questa pioggia di oro vanno aggiunti i finanziamenti segreti che arrivano dagli sceicchi.