Gaza, primo assalto di terra. Razzi anche su Tel Aviv.
Breve incursione delle truppe israeliane nei territori di Hamas. In quasi una settimana quasi 170 vittime.
Dopo quasi una settimana di raid, Israele ha deciso per una breve operazione di terra contro un sito di lancio di missili di Hamas nel nord della striscia di Gaza.
Un’operazione che secondo un portavoce dell’esercito israeliano, il tenente colonnello Peter Lerner, è andata a buon fine: “Un’operazione delle forze speciali della Marina ha avuto luogo su una spiaggia di Gaza per distruggere un sito per il lancio di missili a lunga gittata.
La missione è stata portata a termine. I membri di un commando sono stati attaccati e hanno risposto. Quattro soldati sono stati leggermente feriti. Il braccio armato di Hamas ha confermato che un contingente israeliano ha tentato di sbarcare su una spiaggia e che c’è stato uno scontro a fuoco con combattenti palestinesi.
A Gaza continuano a fare vittime intanto i raid. Un giovane palestinese di 14 anni, Ibrahim al-Najar, è stato ucciso all’alba di oggi a Jabalya nel nord della striscia di Gaza in un raid israeliano. Secondo la polizia di Gaza, 17 raid avrebbero colpito la regione tra le 4 e le 5 ora locale (le 3 e le 4 ora italiana). Al sesto giorno dei bombardamenti di Israele contro Hamas, il bilancio attuale è di 162 vittime, con oltre mille feriti.
L’aviazione israeliana ha colpito complessivamente nella Striscia oltre mille volte e 686 sono stati i razzi lanciati da Gaza su Israele. Solo ieri, i razzi sono stati 65, diretti verso la parte sud e centrale del paese, a portata di rifugio, salvata solo dall’Iron Dome che li ha intercettati evitando vittime. Razzi lanciati contro Gerusalemme sono finiti fuori bersaglio anche nella Cisgiordania palestinese – nella zona di Hebron e in quella di Betlemme secondo testimoni locali – ma senza conseguenze per le persone. A Gaza la situazione è pesantissima con edifici pubblici, case, strutture devastate e il martellamento continuo degli aerei e il ronzio dei droni che non lasciano in pace neppure un istante la popolazione. La rappresentanza palestinese all’Onu ha detto che il 78% dei morti sono civili. La riapertura da parte dell’Egitto del valico di Rafah con Gaza ha consentito oggi di far passare aiuti medici alla popolazione. Ma Israele per tutta la giornata ha continuato a rafforzare la morsa intorno alla Striscia inviando nuove truppe corrazzate. Anche se sul terreno, almeno per ora, si segnalano solo scaramucce di frontiera.
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