17.06.2014
Ridateci i nostri ragazzi
Commento di Deborah Fait

Eyal Yifrach, Naftali Frenkel and Gilad Shaar

17.06.2014
Intorno al rapimento dei tre ragazzi: chi boicotta e chi no
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta

Tre ragazzi israeliani, tre adolescenti, Eyal Yifrach, Naftali Frenkel and Gilad Shaar, sono scomparsi da 4 giorni, mentre facevano autostop per tornare a casa dalla Yeshiva’ in cui studiavano. Sulle colline di Hebron è stata trovata una macchina bruciata che probabilmente è servita ai rapitori. Sono stati fermati alcuni arabi sospettati di essere coinvolti nel rapimento e l’Anp ha dichiarato di non saperne niente, noi naturalmente crediamo sulla parola!
Altro , per il momento, non si sa, le famiglie disperate chiedono a Israele di pregare, Israele prega ma Tzahal lavora e li cerca metro per metro per riportarli a casa vivi, nel frattempo le fazioni dei terroristi litigano e Hamas minaccia Fatah affinchè non collabori con Tzahal. Ridicolo solo pensarlo, da quando collaborano con Israele? Da quando gli arabi appropriatisi del termine “palestinesi”, si sono riunificati e le due organizzazioni terroristiche, Fatah e Hamas, si sono unite in un unico governo, le minacce, le aggressioni contro Israele non si contano. Missili sparati quotidianamente, un paio di giorni fa uno scud è precipitato vicino a una superstrada che attraversa Israele, proclami all’intifada da parte di Hamas, lanci quotidiani di pietre e bombe Molotov sul Monte del Tempio dove noi non possiamo salire per pregare, loro invece si per fare guerriglia e lasciare la Spianata lurida di immondizie (meno male che lo considerano luogo sacro, figurarsi se non fosse così).
Continue minacce di rapimenti, ed ecco che ci siamo arrivati, hanno mantenuto la promessa, ne hanno presi tre in un colpo solo, tre ragazzi come era ragazzo Gilad Shalit che, dopo una segregazione di più di 5 anni , è stato uno dei pochi ad essere rilasciato vivo in cambio della liberazione di 1027 terroristi palestinesi.
Fiamma Nirenstein su Facebook scrive: “Voglio vedere ora, subito, Ban Ki Moon, la Ashton, Obama, chiedere ai criminali che hanno rapito tre ragazzi israeliani colpevoli di aspettare un passaggio per andare a casa di restituirli immediatamente, voglio che protestino, voglio che telefonino a Abu Mazen perché imponga ai suoi nuovi grandi alleati di Hamas di rinunciare a questa mostruosità, voglio che Abu Mazen la condanni,voglio che i grandi della terra si dichiarino “very concerned”, voglio che Kerry prometta un intenso impegno americano…. ma il loro silenzio mi assorda, come mai?”
Si, tutti vogliamo vedere cosa faranno i “Tre dell’Apocalisse”, i tre che hanno accolto con entusiamo la riunificazione dei due gruppi terroristi e che hanno chiesto a Israele di riconoscerne il governo come legittimo. I tre che trattano Israele con freddezza, specialmente un Barak Obama rabbioso, perchè Israele rifiuta di trattare con un governo di terroristi.
Ditemi, come si può chiedere a un Paese martoriato come Israele di accettare un governo composto da due fazioni di tagliagole con a capo un dittatore abusivo, Mahmud Abbas ( Abu Mazen), al cui fianco ora sta il capo dei tagliagole di Hamas, Haniyèh.
Come si può chiedere a Israele di riconoscere un governo che chiede, pretende, ne auspica la distruzione. Come si può chiedere a Israele di fare la pace ritirandosi entro i confini del 1949, abbandonando territori mai stati degli arabi, ebraici per tradizione millenaria, culla del nostro Popolo, mettendo a rischio la sua stessa esistenza. E’ criminale!
Come può l’Occidente appoggiare, aiutare, mantenere, viziare, coccolare un gruppo di arabi dediti al terrorismno e alla violenza sulla base delle loro invenzioni. Un popolo mai esistito che pretende di essere il legittimo proprietario di una nazione mai esistita! E’ criminale!
Il risultato delle mascalzonate dell’Occidente sono i nostri morti, è la nostra vita sempre in pericolo eppure continuano imperterriti a sostenerli, a chiamarli palestinesi, a parlare di “Palestina” come se esistesse per davvero, a definire “coloni” gli israeliani che vivono in Giudea e Samaria. Quanti giorni sono passati dal teatrino in Vaticano e dagli abbracci a Mahmud Abbas del Papa, Peres, Napolitano? Vi ricordate i commenti commossi dei media? Tutta la retorica sdolcinata di quei giorni? Spero che quelli che hanno abbracciato Abu Mazen capiscano di essere stati dei burattini nelle sue mani e che se ne vergognino ma dubito ne siano capaci.
Oggi Haaretz scrive che esiste il sospetto che quell’organizzazione di jihadisti che risponde al nome di Stato Islamico del’Iraq e del Levante (Isis), la stessa che sta facendo stragi in Iraq, sia penetrata nei territori contesi andando ad aggiungersi a tutte le altre organizzazioni sorelle di Hamas e Fatah, tra cui Al Qaeda, Jihad islamica e una miriade di altre piccole cellule del terrore pronte a offrire i loro servigi di morte al miglior offerente.
Non si sa cosa accadrà adesso, una cosa è certa, è un incubo da cui Israele deve uscire in un modo o nell’altro, uscirne facendo il proprio interesse, annettere tutta l’area C di Giudea e Samaria, i maggiori insediamenti, disegnare i propri confini senza aspettare l’OK dei nostri nemici occidentali e poi costruire una bella barriera inviolabile ai cani rabbiosi.
Ridateci i nostri ragazzi!

Deborah Fait

http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

17.06.2014
Intorno al rapimento dei tre ragazzi: chi boicotta e chi no
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta

Gli antisemiti del BDS non si saranno ancora ripresi dallo shock dei ricoveri in ospedali israeliani dei parenti di Hanyieh, implacabile odiatore di ebrei, che eccoli travolti da un’altra brutta notizia: l’anziana moglie di Abu Mazen ricoverata in un ospedale israeliano , precisamente l’Assuta, per un’ operazione alle gambe.
Insomma i palestinesi pagano le organizzazioni antisemite nel mondo affinchè boicottino Israele ma poi non danno l’esempio e quando l’acqua arriva alla gola eccoli correre a nuotare negli efficienti servizi del tanto odiato Israele.
E’ il solito discorso, trito e ritrito, del parassitismo palestinese. Non hanno fatto niente in quasi un secolo, non hanno centrali elettriche, non hanno banche, non hanno centrali per la desalinizzazione dell’acqua, non hanno ospedali decenti, persino le università gliele ha aperte Israele, non hanno niente che non gli fornisca Israele. I miliardi con cui sono stati innondati sono scomparsi nelle ville dei dittatori e delle loro famiglie, ne gode Suha Arafat a Londra, ne godono tutti i capi e capetti delle varie organizzazioni, ne gode la mafia palestinese, le organizzazioni del terrore e la macchina della propaganda antisionista. Ne godono i loro fornitori di armi e missili a lunga gittata, tipo, tanto per dirne uno, l’Iran, tanto per dirne un altro , Hezbollah, tanto per dirne un terzo, il Qatar.
Miliardi di euro e dollari , regalati da USA e UE, senza mai chiedere un riscontro in anni e anni di donazioni, usati per il terrorismo.
Complimenti all’Occidente credulone, filoterrorista, antisemita, servo delle dittature arabe.
Mentre la moglie viene curata in Israele Abu Mazen si lamenta, IN INGLESE, col mondo intero che Tsahal “esagera” nella ricerca dei nostri ragazzi rapiti, arresta membri di Fatah e Hamas, entra nelle case, fa interrogatori senza neanche bussare alla porta della gente e contemporaneamente, IN ARABO, raccomanda ai palestinesi di non fornire all’Esercito nessuna informazione che possa aiutarli nella ricerca.
In Israele si dice “Bli Buschà – senza vergogna” cioè avere la faccia di bronzo, quella di Abu Mazen, degno successore, abusivo, usurpatore da 7 anni, di Arafat; Abu Mazen o Mahmoud Abbas che dir si voglia, degno terrorista allievo di uno dei peggiori assassini del XX secolo .
Mi perdonerete se insisto sull’argomento ma, soprattutto alla luce di quanto accaduto, io continuo ad avere davanti agli occhi la figura di Papa Bergoglio fermo a pregare davanti al muro di Betlemme.
Che ne dice, Papa Francesco, valeva la pena accontentare dei terroristi? Valeva la pena piegarsi alla loro propaganda demoniaca, lei tutto vestito di bianco? Valeva la pena invitare in Vaticano il loro capo e l’Imam che , proprio davanti a Lei, sotto il cupolone di San Pietro, ha invocato la jihad pregando Allah di concedere all’Islam la vittoria sugli infedeli http://www.islamisation.fr/archive/2014/06/13/le-pape-piege-par-sa-priere-inter-religieuse-le-jihad-declam-5390347.html
Valeva la pena essere tacciato da infedele nella sua stessa casa, Papa Bergoglio ? Proprio Lei, il Capo della Cristianità, un Infedele degno solo di essere passato per le armi, cioè le scimitarre arabe???
Anche i Papi sbagliano e il suo, a Betlemme, è stato un errore immenso che porterà delle conseguenze agli ebrei, lo stiamo vivendo in questi giorni, e ai cristiani che quotidianamente sono perseguitati nei paesi islamici.
Io spero che Lei , Papa Bergoglio, nell’intimo del suo cuore, chieda perdono a tutte le vittime di quel terrorismo che, sconsideratamente, ha avallato. Non si può essere buoni con tutti, farlo significa semplicemente essere ipocriti e trasformare la bontà in un deplorevole, pericoloso buonismo. Essere pietosi con i carnefici è una depravazione del valore della Giustizia, anche di quella divina. E’ immorale!
Il rapimento dei nostri tre ragazzi non è stato il primo atto di terrorismo di quest’anno. Nel 2013 vi sono stati 30 tentativi di rapimento, per fortuna non riusciti, nel 2014 sono stati prevenuti 14 altri tentativi fino a giovedì quando sono riusciti a catturare Eyal, Gilad e Naftali. L’attività terroristica palestinista non ha mai avuto un attimo di sosta, anche quando non si dilettano nell’intifada, non rinunciano a commettere assassinii individuali, un morto ammazzato qua, un altro là, si tengono sempre in esercizio perchè la loro sete di sangue di ebrei non è mai soddisfatta. Per anni il governo palestinista ha alimentato l’odio contro Israele, i terroristi sono glorificati, portati ad esempio, i ragazzini palestinesi vengono incitati a manifestare violentemente, a stare vicino ai terroristi anche quando sparano e che questo metta la loro vita in pericolo non interessa, un motivo in più per incolpare Israele della loro morte.

 

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