La vergogna.
Testata: Informazione Corretta
Data: 13 agosto 2013
Autore: Ugo Volli
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
A sinistra, sotto alla foto coi parenti delle vittime israeliane, la scritta : “Vergognati, Obama!”
Cari amici,
come lo chiamate uno che ammazza a colpi d’ascia un vecchio di sessantasette anni, sopravvissuto alla Shoah nel campo di Sobibor, ma non al suo boia arabo? Si chiamava, per la cronaca Isaac Rotenberg, faceva il muratore. Il delitto avvenne a Petah Tikva, città israeliana ben dentro la linea verde nel 1994; il suo assassino aveva nome Abu-Musa Salam Ali Atia e sarà liberato domani. Come lo chiamate, come lo definite, questo personaggio?
E l’altro, Salah Ibrahim Ahmad Mugdad, che nel 1993 ammazzò a sprangate sulla testa il settanduenne Israel Tenenbaum, che di mestiere faceva il portiere notturno in un albergo, sempre nel territorio israeliano pre ’67? Come lo definite? E quel Ra’ai Ibrahim Salam Ali che ammazzò anche lui a colpi d’ascia, mentre stava seduto su una panchina e leggeva un libro a Kfar Sabah, il settantanovenne Moris Eisenstatt ? E gli altri due, Abu Satta Ahmad Sa’id Aladdin and Abu Sita Talab Mahmad Ayman, che entrarono di notte in un appartamento e ammazzarono David Dadi and Haim Weizman che dormivano, tagliando loro le orecchie come prova dell’impresa? Che cosa sono, secondo voi?
Potrei andare avanti a lungo, ce n’è ventisei sulla lista di quelli che saranno liberati domani, potete leggere i loro nomi, quelli delle loro vittime e qualche dettaglio sulle loro imprese qui:http://www.timesofisrael.com/ministers-name-26-prisoners-to-be-released/ . Una versione italiana accorciata si trova qui: http://www.focusonisrael.org/2013/08/12/palestinesi-rilascio-prigionieri-israele-terrorismo-colloqui-pace/
“Palestina libera” è un codice per “Ammazza gli ebrei”
Permettetemi di insistere: come li chiamate? Assassini? E’ un dato di fatto, assassino è chi ha ammazzato volontariamente degli esseri umani e loro l’hanno fatto. Terroristi? Anche questo è un fatto: hanno ucciso indiscriminatamente dei civili per suscitare terrore nella popolazione. Vogliamo chiamarli eredi delle SS? Gli uni e le altre hanno in comune la caccia all’ebreo, l’ossessione antisemita. Individui spregevoli, comunque. Che saranno liberati domani.
E invece no, non bisogna chiamarli così, il nome giusto è “combattenti per la libertà”. Chi l’ha deciso? Ma il ministero degli esteri dell’Autorità Palestinese, naturalmente: è gente sua. Sentite qua: in una lettera “sollecita gli ambasciatori palestinesi a evidenziare ai diplomatici internazionali e alla stampa che i 104 detenuti a lungo termine che vengono rilasciati da Israele non sono ‘terroristi’, ma ‘combattenti per la libertà’. La lettera, che è stata pubblicata da Haaretz, afferma, inoltre, che la maggior parte dei terroristi sono in realtà “prigionieri politici” forzati ad agire contro l’aggressione israeliana. ‘Un terrorista è colui che occupa con la forza le terre di un altro, lo espelle e viene a vivere al suo posto’, si legge nella lettera, “non il prigioniero politico palestinese, [che è] un combattente per la libertà .” ( http://jssnews.com/2013/08/12/liberation-de-terroristes-palestiniens-appelez-les-combattants-de-la-liberte-dit-abbas-aux-medias/ ) Chiaro? Combattenti per la libertà, partigiani, praticamente eroi. Se qualcuno obietta che i partigiani non uccidevano civili qualunque, portieri di notte, muratori, pensionati ottantenni nei giardinetti, che non tagliavano le orecchie ai nemici, che non mettevano bombe negli autobus civili e nei ristoranti – be’ dev’essere un ipocrita.
E’ superfluo dire che queste scarcerazioni hanno suscitato dolore e amarezza in Israele, non solo fra i parenti delle vittime. Certo, se fossero un passo per un processo di pace vero, in cui Israele potesse finalmente vivere in pace in confini ragionevoli e difendibili, in cui potesse sgonfiarsi l’antisemitismo universale che continua ininterrotto da un secolo e mezzo una piena terribile dai pogrom degli zar al nazismo fino alla demonizzazione di Israele – allora sarebbe possibile inghiottire il fiele e pensare che dopo tutte le guerre vi sono compromessi dolorosi e colpevoli di crimini orrendi che ottengono l’impunità. Ma in realtà le prospettive non di una pace vera, ma neppure di un armistizio lungo e pieno sono sconfortanti (http://www.jewishjournal.com/david_suissa/article/why_israel_palestinian_peace_talks_will_fail). E soprattutto quelli che dovrebbero essere i partner della pace continuano a seminare odio. Con la televisione (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/170351#.Ugk-pZJ7KWZ ). Con tutti i tipi di propaganda (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/170844#.Ugk-9pJ7KWZ ). Con le dichiarazioni ufficiali che nel nuovo stato palestinese non dovrà essere presente nenache un singolo ebreo (http://www.jpost.com/Middle-East/Abbas-wants-not-a-single-Israeli-in-future-Palestinian-state-321470: è esattamente quel che voleva Hitler, provate a pensare che accadrebbe a un politico italiano che dica che in Italia non dovrà vivere un singolo Rom, o marocchino, o austriaco… o ebreo – e però i benpensanti parlano di Israele come “Stato di apartheid”, il che è falso, e non del nazismo vero e proprio del progetto dell’Anp. Con la negazione ostinata di qualunque rapporto fra il popolo ebraico e i suoi luoghi santi: guardate qui il fotomontaggio che è apparso sul sito della guardia presidenziale dell’Anp se volete fare esperienza dell’autentico spirito nazista http://www.thecommentator.com/article/4047/abbas_s_presidential_guard_now_claims_western_wall_for_palestinians). Come si fa a pensare che la pace sia possibile con nazisti militanti e impuniti come questi?
E allora perché liberare quei sadici terroristi che appena arrivati a Gaza o in Giudea e Samaria ricominceranno con buona probabilità a cercare di emulare Eichmann e Haydrich, si metteranno ad ammazzare degli ebrei o a organizzare chi lo potrà fare per loro, visto che ormai non sono più giovanissimi, ma hanno accumulato molta esperienza? Perché dare occasione di gioia a quegli eredi del partito nazista che governano a Ramallah? E’ giusto, come fanno alcuni, denunciare il tradimento e dare la colpa a Netanyahu e ai suoi ministri che su questo non si sono divisi? Io non credo. Netanyahu non ha dato i 26 che saranno liberati domani e quelli che seguiranno al negazionista Mahmoud Abbas, ma al quel potente nemico di Israele (e dell’Occidente tutto) che si chiama Obama. Governare Israele e conservarne la sicurezza nel momento in cui il Presidente degli Stati Uniti è un amico degli islamisti che vuol fare governare l’Egitto dalla fratellanza Musulmana invece che dai laici, che si inventa una balla colossale (vi ricordate, il film su Maometto e “l’indignazione popolare”) per coprire l’assassinio islamista del suo stesso ambasciatore a Bengasi, che si genuflette davanti al re dell’Arabia saudita, eccetera eccetera, è un’impresa da far tremare le vene e i polsi. Obama l’hanno scelto e riscelto gli americani, purtroppo, e ora non è possibile far altro che sperare che passi il periodo che gli resta fino alle prossime elezioni senza riuscire a fare troppi danni.
Se per reggere la pressione della sua amministrazione e farle avere una vittoria (finta e provvisoria, ma spendibile con l’opinione pubblica) bisogna pagare un prezzo come la liberazione dei criminali chiesti da Abbas, ne vale la pena. Obama vorrebbe probabilmente estorcere un prezzo ben maggiore da Israele, se potesse ridurlo ai “confini di Auschwitz” dell’armistizio del ’49, lo farebbe volentieri. Certe volte la miglior difesa è duttile, si piega per non farsi spezzare. Ma di questo non deve vergognarsi Israele. Deve farlo chi si sente vicino a palestinesi, che per trattare vogliono la liberazione di vigliacchi assassini di vecchi disarmati. Lo deve l’America, che protegge dei killer che a casa sua avrebbe condannato a morte. Se avessi un passaporto americano in tasca, arrossirei al pensiero di questo “scambio” della libertà di assassini contro parole inutili intorno a un tavolo imposto con la forza dal mio presidente. La vergogna è di Obama, il peggiore presidente americano, il politico più inetto e pericoloso prodotto dall’America nell’ultimo secolo. La vergogna è degli americani che lo hanno eletto: quos perdere vult, amentat Deus. Dio rincretinisce quelli che vuole rovinare.
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