Lessico palestinese, parte 2.
Testata: Informazione Corretta
Data: 11 giugno 2013
Autore: Ugo Volli
FOTO: Sì, certo, come no……..ILLUSI. (Opinione personale di Veronica).
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
Per la prima parte, pubblicata su IC di ieri, cliccare sul link sottostante
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=49490
Cari amici,
questa è la seconda e ultima puntata del lessico palestinese di Philippe Assoulin (http://blogs.timesofisrael.com/a-palestinese-lexicon/), la cui prima parte vi ho proposto ieri. Buona lattura e soprattutto buono studio!
Mancanza dello stato palestinese: non è che manchi davvero, ma comunque questa presunta mancanza dev’essere considerata il problema più urgente e pressante per tutta l’umanità. Anche se per la storia è il risultato diretto del rifiuto arabo di accettare il piano di spartizione delle Nazioni Unite e il rifiuto di ogni successiva offerta di pace israeliana, va considerato assolutamente il prodotto dell’ “aggressione sionista” (vedi). Era però irrilevante fra 1948-1967 quando la Giordania occupava la “West Bank”.
Martire: Qualsiasi persona che muore, mentre tenta di uccidere (http://palwatch.org/main.aspx?fi=448) civili “sionisti” (vedi) che fanno un picnic.
Massacro: Qualsiasi morte immaginaria (http://www.youtube.com/watch?v=xT2NWZjMFYE) o reale, accidentale o deliberatamente causata di uno o più terroristi palestinesi in un conflitto armato solitamente avviata da questi stessi terroristi. Inoltre, ogni atto di autodifesa ebraica.
Muro dell’Apartheid: Un muro di separazione eretto in risposta a innumerevoli attacchi terroristici al fine di proteggere sia gli ebrei e (anche i musulmani) da attentati suicidi. Evidentemente una manifestazione di “aggressione sionista” (vedi).
Muro Occidentale (detto comunemente “del pianto”): un’appendice alla moschea Haram el Sharif a Gerusalemme, senza alcun significato per gli ebrei (http://www.haaretz.com/news/diplomacy-defense/palestinian-official-western-wall-is-not-jewish-1.326595), che è stato invece il parcheggio del profeta Maometto per il suo cavallo al Buraq.
Nazionalità: Lo stato di ogni raggruppamento di individui che condividono storia, lingua, cultura e provenienza geografica – tranne però se sono ebrei.
Occupato: Lo stato di ogni area geografica popolata dai sionisti, preferibilmente una zona con una lunga e indiscussa storia ebraica. Ad esempio, il Muro del Pianto e il Monte del Tempio a “Gerusalemme” sono “occupati”, Ramat Aviv è “occupato”. Inoltre, lo stato perpetuo della striscia di Gaza, anche se non vi si trova un singolo “sionista” (vedi).
Occupazione: Il perpetuo stato della politica palestinese, a prescindere dalla totale assenza di soldati israeliani in alcune aree palestinesi, e la scusa per ogni singolo eccesso palestinese compresa la violenza domestica (http://honestreporting.com/israel-made-me-beat-my-wife/) e il colesterolo alto. È caratterizzato dal fatto che il 96% dei palestinesi sono amministrati dai leader che si sono più o meno eletti.
Olocausto: L’assai documentato ma assolutamente falso omicidio industriale di massa della comunità ebraica europea che fu appoggiato e agevolato (http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/History/muftihit.html) dal leader nazionalista palestinese Haj Amin Husseini, ma non è mai successo. Inoltre, la situazione attuale dei palestinesi.
Oppressione: l’autodeterminazione degli ebrei ed eventuali conseguenze. Ad esempio un controllo di frontiera tra Gaza e Israele è “oppressione”. Inoltre, tutto ciò che un attivista palestinese non piace. Ad esempio, che Hamas abia perso la guerra ha causato nel 2009, è una forma di “oppressione”.
Pace: Il processo col quale Israele farà volontariamente pulizia etnica (http://www.usatoday.com/news/world/story/2011-09-13/palestinian-israeli-jews-future-state-israel-PLO/50394882/1) di ogni singolo ebreo dal territorio, ricco di un profondo significato ebraico, che ha vinto in una guerra difensiva, in cambio di un aumento del terrorismo, della demonizzazione, dell’ingerenza europea e turca e di qualche vertice alla Casa Bianca.
Palestina: Un’invenzione europea che è una scorciatoia per l’eterna vittima e un simbolo per ogni causa sexy. Inoltre, un oggetto comodo di pietà di sinistra, “attivismo” estivo, e il modo di espiare l’Olocausto.
Palestinese: il termine per caratterizzare un antico popolo arabo che improvvisamente si è materializzato (http://books.google.com/ngrams/graph?content=Palestinian+people%2CPalestinian+state%2CSix+Day+War%2CPalestinian+Arab&year_start=0&year_end=2012&corpus=0&smoothing=3) nel ventesimo secolo, ma conta tra i suoi membri patrioti ebrei che vivevano sulla terra di Israele millenni fa. Per esempio, Gesù, un rabbino ebreo, è stato certamente “palestinese” (http://www.youtube.com/watch?v=lWLyVU0Otlk). Utilizzato anche per gli oggetti: i Rotoli del Mar Morto sono artefatti “palestinesi” (http://www.jpost.com/International/Article.aspx?id=165064).
Parità di diritti: “diritti” che devono essere conquistati dai palestinesi, con la violenza, se necessario, e negati agli ebrei.
Propaganda: ogni fatto storico documentato che sostiene il punto di vista sionista.
Hanin Zoabi, araba palestinese, deputata israeliana
Pulizia etnica: La politica per cui cui Israele ha offerto agli arabi il diritto di cittadinanza nel bel mezzo di una guerra genocida condotta dai leader arabi nel 1948, ha dato i suoi cittadini arabi pieni diritti democratici e spinto la sua popolazione araba a prosperare e crescere (http://en.wikipedia.org/wiki/Demographics_of_Israel) a un ritmo più veloce rispetto alla maggioranza ebraica. Ad esempio, la città arabo-israeliana di Umm al Fahm, in forte crescita territoriale e demografica, è la prova della “pulizia etnica” da parte di Israele.
Razzismo: Qualsiasi espressione di volontà ebraica che non è un appoggio indiscriminato delle pretese palestinesi. Ad esempio, è il razzismo di insistere sull’insegnamento della Shoah.
Razzista: Lo stato di qualsiasi atto, evento, persona o cosa che accetta in qualunque modo, tacito o esplicito, l’esistenza di Israele o interrompe anche se temporaneamente la preoccupazione ossessiva per le pretese palestinesi. Ad esempio, un minuto di silenzio per commemorare la morte di atleti assassinati dai terroristi dell’OLP nel 1972 è “razzista”. I pomodorini selezionati da agronomi israeliani sono “razzisti”. Inoltre, questo aggettivo è sempre opportuno prima di una parola, se si riferisce a un oggetto, a un concetto astratto, a un dispositivo medico o persona se sono legati in qualche modo ai “sionisti” (vedi).
Resistenza: L’atto di ammazzare deliberatamente scolari israeliani disarmati o altri innocenti in ristoranti, autobus, asili nido o altre aree; oppure il lancio senza provocazione di razzi su persone anziane. Ad esempio, il massacro di undici atleti israeliani che stavano dormendo nelle loro stanze alle Olimpiadi di Monaco di Baviera (http://edition.cnn.com/2012/07/27/sport/olympics-2012-munich-shaul-ladany-survivor/index.html) è stata “resistenza”.
Rifugiati: Qualsiasi arabo in qualsiasi parte del mondo il quale sostenga (http://www.danielpipes.org/1110/from-time-immemorial) che uno dei suoi parenti è stato costretto a lasciare Israele, a seguito di una guerra iniziata dagli arabi nonostante le richieste contrarie da parte dello Stato nascente di Israele nel 1948. Gli ebrei che furono espulsi dagli stati arabi nel 1948 come risultato della stessa guerra non devono però mai essere inclusi in questo termine.
Sionismo: Il movimento globale incipiente e indefinibile per il male che è la causa di tutti i dolori che affliggono dal 1300 dC il mondo arabo inclusa la Mauritania, lo Yemen del Sud e Malmö, (Svezia). Ma anche, per fortuna, la causa del tracollo del sistema finanziario occidentale. Lo ritroviamo in fenomeni perniciosi come la crisi del credito del 2008, la lentezza delle connessioni internet in Siria e gli squali (http://en.wikipedia.org/wiki/Zoological_conspiracy_theories_(Arab-Israeli_conflict) addestrati come spie per operare al largo della costa egiziana.
Sionista: un termine ombrello generale che abbraccia tutti i cattivi in tutto il mondo, nel corso della storia, in ogni campo dello scibile umano, anche se si opponevano attivamente al sionismo. Inoltre, sinonimo di ebreo quando questo termine non deve essere nominato esplicitamente per non essere accusati di antisemitismo. Ad esempio, Bashar Assad era un eroe fino a quando non ha iniziato a massacrare la propria popolazione a quel punto è diventato un “sionista” (http://www.dailystar.com.lb/News/Politics/2012/Mar-06/165664-jumblatt-rejects-criticism-brands-assad-as-pro-zionist.ashx), Hitler era un “sionista” (http://wakeupfromyourslumber.com/node/2741), anche se ha fatto nulla di male, perché l’ “Olocausto” non è mai successo, anzi sta accadendo ai palestinesi oggi.
Soluzione a Due Stati: Il progetto politico politico di arrivare a uno Stato palestinese e … ad un altro Stato palestinese (http://www.nationalreview.com/articles/288231/ending-palestinian-right-return-daniel-pipes). Inoltre, un progetto che ha dimostrato di non essere realistico e di non avere alcuna possibilità di successo nel porre fine al conflitto e, pertanto, è l’unica soluzione che può sempre essere discussa.
Stato di Israele: un termine “razzista” (vedi) per l’ “entità sionista” (vedi).
Stato palestinese: una entità geografica e politica che ha il diritto di vivere fianco a fianco, magari anche sopra e invece della “entità sionista” (vedi). Inoltre, la risposta a tutti i mali della vita, tra cui il terrorismo internazionale e l’asma.
Storia: Qualunque serie di mutevoli finzioni sia necessario per promuovere l’ultima serie di rivendicazioni “palestinesi” (vedi).
Terra per la Pace: Il processo attraverso il quale un paese, ad esempio Israele, è privato sia di terra che di pace.
Terrorismo: Recentemente, l’attacco a soldati egiziani da parte di palestinesi (http://english.ahram.org.eg/NewsContent/2/8/50223/World/Region/Palestinian-leadership-says-Gaza-tunnels-a-threat.aspx); analoghi gesti quando subiti da “sionisti” (vedi) sono un un concetto fittizio e “razzista” (vedi).
Umiliazione: Ciò che masse di palestinesi si sentono a causa del fatto che Israele non fa assolutamente nulla di male e che porta a inscenare “manifestazioni” (vedi).
Vero Ebreo: Qualsiasi persona con un nome lungo dell’Est europeo dal suono familiare (l’ideale sarebbe che termina con ‘Y’) e chi si proclami apertamente antisionista. Per esempio, anche se l’ ‘”Olocausto” (vedi) è una bugia nata dall’ “Aggressione sionista”, i kapò erano “veri ebrei.”
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