Testata: Informazione Corretta
Data: 10 giugno 2013
Autore: Ugo Volli
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
Cari amici,
noi parliamo qui sempre di cose difficili e confuse, che magari qualcuno potrebbe fraintendere fino al punto di uscire dal seminato. Per aiutare costui, e anche un po’ tutti noi, a restare nel politically correct, ci vuole qualcosa come un dizionario, una piccola enciclopedia. Per fortuna l’ho trovata in rete (http://blogs.timesofisrael.com/a-palestinese-lexicon/ ) e mi sono affrettato a tradurvela, per il vostro divertimento ed edificazione. Dato che è lunga, la pubblico in due puntate, ringraziando Philippe Assoulin che l’ha compilata. Eccola, non abbiate paura a diffonderla:
Aborigeno/Indigeno: Chiunque, purché non-ebreo e preferibilmente arabo, che sia passato per Israele/Palestina negli ultimi 150 anni o sia rimasto lì come residuo di conquiste coloniali arabe. Ad esempio, Yasser Arafat (http://honestreporting.com/yassir-arafat-1929-2004-2/, http://www.danielpipes.org/317/antonius-arafat-said-become-palestinian-a-good-career-move ) e Edward Said, che sono entrambi nati in Egitto, devono essere considerati palestinesi assolutamente “indigeni”.
Aggressione sionista: la risposta, dopo ampio preavviso, per fatti di “resistenza” (vedi) non provocati contro donne inermi e bambini. O comunque qualsiasi atto di auto-difesa, quando eseguita da ebrei. Ad esempio, si tratta di “aggressione sionista” se un poliziotto israeliano spara a un terrorista palestinese che tenta di appiattire per terra un po’ di automobili israeliane (guidatore e passeggeri inclusi) con il suo bel bulldozer.
Apartheid: L’unico sistema in Medio Oriente, che è democratico e garantisce ai cittadini arabi piena uguaglianza sotto la legge, compreso il diritto di diventare giudice della Corte Suprema(http://en.wikipedia.org/wiki/Salim_Joubran), ambasciatore (http://en.wikipedia.org/wiki/Ali_Yahya ), ufficiale dell’esercito (http://en.wikipedia.org/wiki/Israel_Defense_Forces#Bedouins_and_Israeli_Arabs) o ministro del governo (http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/6254691.stm). Dunque una forma di “razzismo” (vedi). Da non confondere con la diffusa discriminazione e di esclusione dei palestinesi su basi etniche in Libano (http://www.myforumdaily.com/blogs/arab-apartheid-against-palestinians-by-khaled-abu-toameh-gatestone-institute/), o in altri paesi arabi che non va considerata assolutamente “apartheid”.
Attivisti per la pace: jihadisti turchi noti per sostenere Al Qaeda oppure in alternativa occidentali fuorviati da usare come foglie di fico per la Jihad.
Check point: Una misura di sicurezza assolutamente crudele e dannosa oltreché inutile, realizzata in Cisgiordania, in risposta ad anni di attentati suicidi mortali, che dev’essere essere identificata con le peggiori forme di tortura umana. Da non confondere con i controlli di sicurezza negli aeroporti e confini internazionali che, seppure identici nei disagi che provocano, sono perfettamente accettabili.
Civile: Un terrorista palestinese armato che è catturato o ucciso da Israele mentre sta realizzando o preparando un attacco terroristico.
Collaborazionista: Ogni palestinese che viene ucciso da Fatah e Hamas per aver espresso dei pensieri che non si limitano all’odio senza condizioni per i “sionisti” (vedi). Da non confondere con il “martire” (vedi). Ad esempio, quel tale Hamid è stato ucciso buttandolo giù dal tetto di un edificio per aver criticato Hamas per l’inadeguata manutenzione del sistema fognario di Gaza, era un “collaborazionista”, non un martire.
Compassione: Una debolezza umana che deve essere sfruttata attraverso bugie e invenzioni per demonizzare Israele. Ad esempio, dicendo che i “sionisti” (vedi) uccidono i bambini per divertimento.
Concessione: Quel che deve fare sempre Israele come parte del “processo di pace”.
(Bar Refaeli)
Criminale di guerra: Ogni “sionista” (vedi), che voglia tenere una conferenza a Berkeley o in un’università britannica. In generale ogni personaggio pubblico israeliano. Ad esempio, Bar Refaeli è certamente un “criminale di guerra”.
Crimini di guerra: Ogni atto storicamente documentato di non aggressione israeliana. Per esempio, la trasformazione da parte dei “sionisti” (vedi) di terre desertiche in campi di angurie è un “crimine di guerra.”
Dimostrazione: In Israele, la rivolta violenta di teppisti palestinesi, che comprende il lancio di pietre e bottiglie molotov contro i soldati e i civili e magari qualche raffica di mitra concessi ai palestinesi in applicazione degli accordi di “pace” (vedi). In qualsiasi altro contesto, la distribuzione pacifica da parte di vegani di volantini stampati su carta di canapa, o cose del genere.
Diritti umani: la devozione religiosamente acritica alle narrazioni palestinesi che impiega termini associati con l'”Olocausto” (vedi), al fine di demonizzare lo Stato ebraico e impedisce ai popoli in reale necessità in tutto il mondo di ottenere l’attenzione o i finanziamenti che meritano. Inoltre, la filosofia politica non applicabile ai paesi arabi utile criticare solo l’America e Israele.
Diritto: Qualsiasi richiesta palestinese. Tale termine non si applica agli ebrei.
Ebraismo: un concetto etico astratto di posizioni universaliste e pro-palestinesi che è in alcun modo legato a 3500 anni di storia ebraica in terra di Israele. Da non confondere con la religione di Gesù o dei profeti che erano, naturalmente, “palestinesi” (vedi).
Ebrei: Persone che discendono da popolazioni turche Khazari e non hanno alcun legame di sorta gli antichi Giudei o Israeliti che erano in realtà “palestinesi” (vedi). Inoltre, il gruppo di persone che alimenta la propaganda palestinese, e se ne fa portavoce con le sue teorie, e argomenti. Ad esempio Norman Finkelstein è un vero “ebreo” (vedi), Ehud Barak no.
Entità sionista: un insieme maligno illegittimo e coloniale di persone che, come forma di “propaganda” (vedi) e “razzismo” (vedi), produce regolarmente scoperte scientifiche e top model che alleviano la sofferenza umana e migliorare la vita della gente di tutto il mondo.
Il mercato a Gaza
Fame/catastrofe umanitaria: per quanto riguarda Gaza, lo stato in cui i rifornimenti alimentari e tutte le altre risorse sono assicurate (http://israeliidf.files.wordpress.com/2012/07/gaza-crossings-report-july-15-21-2012-632×1024.jpg?w=593) da consegne quotidiane degli israeliani, mentre si amplia l’esportazione di prodotti verso i mercati esteri (http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4153881,00.html) e la costruzione di alberghi di lusso (http://www.guardian.co.uk/world/2011/aug/08/gaza-first-five-star-hotel).
Fascista: chiunque metta in discussione le bizzarre rivendicazioni storiche dei palestinesi. Intercambiabile con il termine orientalista.
Fatto: termine che nel mondo palestinese significa “verità spiacevole da non citare”; per esempio è un “fatto” che non ci sia mai stato uno stato palestinese nella storia del mondo.
Flotilla: una riunione di quattrocento jihadisti turchi armati (http://www.haaretz.com/polopoly_fs/1.293313.1276015459!/image/577873088.jpg_gen/derivatives/landscape_640/577873088.jpg) che declamano il loro sogno di “martirio” (http://www.youtube.com/watch?v=wq50d9iC1xw) e di quattro confuse, anziane donne “ebree” (vedi) che pensavano di essere in crociera a Fort Lauderdale.
Frustrazione: antisemitismo omicida che precede direttamente la “Resistenza” (vedi).
Genocidio: La campagna deliberata da “sionisti” (vedi) per sterminare gli arabi palestinesi che ha portato all’esplosione della popolazione palestinese da solo 6-700.000 nel 1948 a più di 6 milioni di oggi, di cui oltre un milione di palestinesi israeliani rappresentati nel parlamento israeliano. (http://www.knesset.gov.il/mk/eng/mkindex_current_eng.asp).
Il Kotel
Gerusalemme: capitale araba occupata e punto di riferimento centrale della cultura e le aspirazioni arabe per tremila anni, nonostante il fatto che – a differenza di Cordova, Baghdad, Damasco, La Mecca, Cairo, Timbuktu o Dearborn Michigan – non sia mai stata a capo di uno stato arabo o un punto focale centrale della cultura araba. Inoltre, una zona assolutamente priva di qualsiasi significato per il popolo ebraico o la storia ebraica.
Giordania: Uno stato popolato in maggioranza da palestinesi che è stato creato per essere uno stato arabo palestinese e di cui la maggior parte dei palestinesi, anche in Cisgiordania, portano la cittadinanza: pertanto non ha assolutamente alcuna rilevanza per la questione della autodeterminazione palestinese. Ad esempio, è “razzista” (vedi) suggerire che la Giordania dovrebbe svolgere un ruolo nel governo del “West Bank”, o risolvere la questione dei “rifugiati palestinesi” (vedi).
Giorno della Rabbia: Venerdì.
Giudea: un termine politico artificiale per il territorio conosciuto fin dall’antichità classica come “West Bank”.
Giustizia: la resa immediata e indiscutibile a ogni richiesta palestinese perennemente in espansione, per quanto irragionevole, priva di fondamento o offensivo.
La seconda puntata nella Cartolina di domani.
One Response to Lessico Palestinese, parte 1.
Articoli recenti
- L’Associazione amici di Israele augura a tutti i suoi soci e sostenitori un buon natale e felice 2022
- Associazione Beth Shlomo organizza questa raccolta fondi
- Gli auguri dell’Ambasciatore Dror Eydar per Rosh Hashana 5782 (2021)
- Frosinone, consiglio adotta strumento contro l’antisemitismo.
- Rinnovo iscrizione ADI 2021
Cloud Articoli
Aahahhahahahaaaahahahahhahahha!!!!!!!!!!!
TROPPO DIVERTENTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ahahhahahhahahhahaha………!!!!!