Non conta come si presentano, ma quel che tentano di fare.
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
Cari amici,
nel momento in cui vi scrivo non so se ci riusciranno, anzi ne dubito fortemente. Voglio dire, non so se il gruppo piuttosto famigerato di hacker che si firma “Anonymous” sarà in grado di “cancellare Israele dal cyberspazio” come ha annunciato di voler fare per la giornata di oggi (http://www.jpost.com/NationalNews/Article.aspx?ID=308704&R=R1). Lo vedremo questa sera. Anche se, nella concorrenza permanente fra strumenti di attacco e di difesa, che vige da sempre nelle guerre fisiche o oggi anche in quelle cibernetiche, questo è un momento che favorisce gli attacchi informatici rispetto alle difese, la mia fiducia nelle risorse della “start-up nation” è molto superiore ai timori che nutro per il teppismo di questi autoproclamati Robin Hood del web. Resta il fatto che la minaccia c’è e si estende, anche a siti come il nostro, se dobbiamo credere al loro manifesto che minaccia “Se sostenete il sionismo, fareste bene a rendere sicuro il vostro sito”… (http://www.timesofisrael.com/israel-braces-for-massive-cyber-offensive/ ) Bell’esempio di difesa della libertà di espressione da parte di chi si avvolge nella bandiera del libertarismo. Del resto è noto che Israele deve già sostenere regolarmente centinaia di migliaia di attacchi informatici al giorno ed ha attrezzato un reparto di Tsahal proprio per la cyber-guerra. Comunque vedremo.
Mi interessa per il momento notare un paio di cose. La prima è di carattere linguistico. Avete notato come il linguaggio di Anonymous “spazzar via israele”sia uguale a quello degli ayatollah iraniani. Anche Ahmnadinejad e Kamenei parlano continuamente di “spazzare via Israele”, solo che parlano della realtà fisica, non della rete e dunque il sottinteso è assai più sanguinoso. Ma il termine inglese è lo stesso “wipe off”. Non che io creda che gli hacker siano iraniani, o al soldo dei loro servizi. E però parlano allo stesso modo, che poi è anche quello di Hitler. Una volta che ci si mette sulla strada dell’antisemitismo…
La seconda è che gli hacker hanno scelto per la loro azione proprio il giorno che in Israele e nel mondo ebraico ricorda lo sterminio nazifascista degli ebrei, il “Giorno della Shoah”. Naturalmente il caso è sempre possibile, bisogna sempre tener conto delle possibili coincidenze, ma che per “cancellare Israele”, sia pure solo dal cyberspazio, si scelga il giorno della commemorazione della Shoah mi sembra un “caso” assai simbolico. Diciamolo pure, un caso piuttosto nazista. Naturalmente i “robin hood del web” si atteggiano a estrema sinistra, sono molto socialisti e anticapitalisti; ma questo non vuol dir niente. Anche Hitler capeggiava un gruppo che si chiamava partito nazional”socialista” “dei lavoratori” tedeschi. Non a caso qualcuno che se ne intende come Mario Tuti, neofascista condannato per svariati omicidi, ha riconosciuto nel programma del Movimento Cinque Stelle, da alcuni ritenuto di sinistra, numerosi elementi in comune con l’ideologia della repubblica di Salò, a partire dall’idea della socializzazione delle imprese e dell’abolizione dei sindacati (http://www.ilquintuplo.it/lex-terrorista-nero-loda-grillomi-piace-ha-lo-stesso-programma-della-repubblica-di-salo/ ).
Non è probabilmente un caso, visto che il movimento che gli hacker (e forse anche Grillo) intendono appoggiare -cioè l’Autorità Palestinese e la sua componente principale Al Fatah- a loro volta non perde l’occasione di esaltare il terrorismo e di annunciare l’intenzione di “cancellare Israele” (http://myemail.constantcontact.com/Fatah-s-Facebook–Glorifying-terror–inciting-hatred–and-erasing-Israel.html?soid=1101929139886&aid=nHEgVIiGJbw ), magari negando la Shoah e quindi seguendo con dispetto la sua celebrazione, come fa il presidente tanto dell’Anp quanto di Fatah Muhammed Abbas (http://myemail.constantcontact.com/Fatah-s-Facebook–Glorifying-terror–inciting-hatred–and-erasing-Israel.html?soid=1101929139886&aid=nHEgVIiGJbw ).
Insomma, il cerchio si chiude. Su un tema cruciale come il diritto all’esistenza di Israele, l’estremismo di sinistra che si dica libertario o neocomunista, il neonazismo nelle sue diverse componenti, e l’islamismo seguono lo stesso programma. Non bisogna occuparsi tanto di come si presentano, di quel che dicono di essere, ma di quel che tentano di fare: cancellare Israele e gli ebrei.
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