Nessun disaccordo fra Hamas e Fatah
di Daniel Pipes
15 marzo 2013
Pezzo in lingua originale inglese: No Disagreement between Hamas and Fatah
Per quelli di noi che sostengono che non ci sia nessuna differenza sostanziale fra l’Autorità palestinese e Hamas, un’intervista rilasciata oggi da Mahmoud Abbas a Salam Musafir di Russia Today, il canale televisivo russo, suona come utile conferma. Ho messo in grassetto tre passaggi chiave che corroborano questa tesi:
Mahmoud Abbas intervistato oggi da Russia Today. RT: Oggi, l’altra parte della resistenza palestinese, Hamas, tende sempre più a una soluzione politica del problema piuttosto che a una soluzione militare. Avete notato il cambiamento?MA: Sì, lo abbiamo notato. Inoltre, c’è qualcosa su cui siamo d’accordo. Un certo numero di membri di Hamas sostiene questa posizione. Questo è ciò su cui ci siamo trovati d’accordo durante il nostro incontro al Cairo e alcuni mesi fa in occasione del vertice dell’Organizzazione della Cooperazione islamica abbiamo ribadito che il popolo palestinese ha diritto a una resistenza non-violenta. Torneremo al processo negoziale. Non vi è nessun disaccordo su questo fra noi e i leader di Hamas, anche se qualcuno continua a dire di non considerare la soluzione pacifica come unica opzione e di non escludere la lotta militare. Tutto questo discorso, però, si è interrotto all’incontro del Cairo, che è stato patrocinato da Stati Uniti ed Egitto. Ora questa è la posizione ufficiale di Hamas. Non bisogna prestare attenzione ai bizzarri membri di Hamas che dicono altre cose. (…)
RT: Si dice che l’Unione europea stia considerando la mossa di eliminare Hamas dalla lista delle organizzazioni terroristiche. Lei pensa che questo potrebbe essere un tentativo di legittimare il governo guidato da Hamas?
MA: Non credo che lo sia. Dopo i recenti sviluppi, sono molto alte le probabilità che il governo Hamas possa essere riconosciuto come legittimo. Se Hamas s’impegnasse a siglare un accordo di cessate il fuoco e se s’impegnasse apertamente ad attenersi alla resistenza popolare pacifica, non vedrei molta differenza fra la loro politica e la nostra. In questo caso, non ci sarebbe nessun bisogno di etichettarli come organizzazione terroristica.
RT: Ma non avete colpito Israele con i razzi…
MA: Né Hamas né noi l’abbiamo fatto. Non più. Dopo la seconda Intifada, abbiamo deciso di rinunciare alla resistenza armata. E mi permetta di essere totalmente sincero con Lei: non vogliamo lanciare nessuna resistenza armata. Hamas ha detto la stessa cosa. Sì, è vero, ci sono stati scontri in passato, ma ora non più – e sono grato ad Allah per questo.
Naturalmente, in ognuna delle tre asserzioni in grassetto, Abbas ha rilevato che Hamas ha adottato l’approccio non-violento di Fatah e non il contrario. Ma per chiunque ha gli occhi per vedere, questo è chiaramente falso. Anche l’intervistatore fa rilevare che Hamas continua ad attaccare Israele lanciando razzi, un fatto che Abbas nega esplicitamente.
Ho capito che il vero messaggio qui non è che Hamas si è unito a Fatah sulla via della “rinuncia alla resistenza armata” ma il contrario: ossia che entrambi stanno giocando il gioco di fingere di porre fine alla violenza, idea che Abbas non ha accantonato più di quanto Hamas non abbia fatto.
2 Responses to Nessun disaccordo fra Hamas e Fatah
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Perchè mai dovrebbe esserci disaccordo (a livello politico, dato che a livello economico i soldi sono in mano al governo dello Stato di Palestina) tra Hamas e Fatah?
Tutti e due i Movimenti, a mio modesto avviso, e come già ho manifestato ad alcuni funzionari sia di Hamas che dell’Olp, ci deve essere unione nel liberare la Palestina dall’occupazione ebraica (ebraica, non “israeliana”).
Gli USA tengono sotto ricatto economico il govermo dello Stato di Palestina, provvisoriamente locato a Ramallah pensando che stringendo i cordoni della borsa (e tenendo a stecchetto tutta la popolazione dello Stato di Palestina) riusciranno a perpetrare la dominazione ed il furto di altre terre.
Sono convinto che la pace si ottiene solo se gli ebrei se ne vanno dalla Palestina, ma prima di andarsene devono risarcire ed indennizzare tutte le loro vittime Palestinesi (sia quelle vive, che i parenti dei morti), dal 1945 in avanti. Grazie
Certo è ovvio!
Uniti contro Israele. Sempre.