Vecchi e nuovi Lord.
Testata: Informazione Corretta
Data: 18 marzo 2013
Autore: Ugo Volli.
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli.
a sinistra, Lord Nazir Ahmed.
Cari amici,
che cosa pensate dei lord inglesi? Io tutto il bene del mondo: persone elegantissime, magari un po’ severe e afflitte dalla gotta come Lord Fauntleroy, ovvero (al cinema) Alec Guinness, ma in fondo buone e soprattutto elegantissime, stupendamente ammodo, che non commetterebbero mai un crimine e neppure una contravvenzione per la stessa ragione per cui non indosserebbero scarpe marrone con l’abito blu (non parliamo di mettersi le dita nel naso): semplicemente non si fa.
Be’, se la vedete come me, preparatevi a una dura delusione: ou sont le lords d’antan? Vi devo raccontare la storia del barone Lord Nazir Ahmed, 53 anni, di origini pakistane, che nel 1998 divenne, grazie all’illuminata scelta di Tony Blair il primo Pari d’Inghilterra di fede islamica (attualmente sono quattro). Che bella cosa, eh, che straordinario gesto interculturale… Ben prima del resto d’Europa la Gran Bretagna laburista apriva la sua più venerabile istituzione parlamentare a un giovane, allora trentottenne e ricchissimo immigrato islamico. Che probabilmente avesse contribuito alla campagna di Tony con generose donazioni è naturalmente un dato non pertinente, che ci rifiutiamo di commentare qui (http://en.wikipedia.org/wiki/Nazir_Ahmed,_Baron_Ahmed).
E però, però… Lord Fauntleroy si rivolterà nella tomba, ma il comportamento del nostro barone non è impeccabile. Nel 2007 fece un brutto incidente stradale, andando a finire addosso a un’altra macchina in autostrada e ammazzandone il guidatore, senza accorgersene, dato che stava scrivendo un messaggio telefonico mentre guidava, come lui stesso ammise al processo (http://www.nation.com.pk/pakistan-news-newspaper-daily-english-online/Politics/26-Feb-2009/Lord-Nazir-jailed-for-dangerous-driving: ci torneremo). Nel 2009 minacciò di assediare il parlamento britannico con una forza di 10 mila islamici se vi si fosse ospitato Geert Wilders per una conferenza, com’era annunciato (e la conferenza fu annullata e addirittura a Wilders, deputato olandese, fu impedito di entrare in Gran Bretagna, con un gesto politico più unico che raro).
Più imbarazzante ancora il suo islamismo estremo. L’anno scorso, dopo che le autorità americane avevano offerto una taglia su un terrorista pakistano, Hafiz Mohammad Saeed, fondatore del gruppo terroristico Lashkar-e-Taiba, il nostro Lord annunciò che offriva dieci milioni di sterline per la cattura di Bush e Obama, provocando la propria sospensione dal partito laburista (http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/asia/pakistan/9206078/Lord-Ahmed-suspended-from-Labour-Party-after-offering-10m-bounty-for-capture-of-Obama-and-Bush.html).
Ora è venuta fuori un’intervista a un giornale pakistano in cui il nostro Lord attribuisce la sua sfortuna giudiziaria agli “ebrei” che “possiedono giornali e televisioni” e avrebbero scatenato la stampa contro di lui e anche infiltrato la magistratura (facendo nominare per il suo processo un giudice “che aveva aiutato un ebreo”) per provocare la sua condanna. A causa, naturalmente, del suo “appoggio ai palestinesi” della sua “visita a Gaza” eccetera eccetera (http://www.jta.org/news/article/2013/03/14/3121991/report-british-mp-blames-his-legal-troubles-on-jewish-conspiracy). Inutile dire che il partito laburista l’ha sospeso di nuovo, in attesa di accertamenti.
Ecco, cari amici, les dieux s’en vont, non ci sono più le stagioni, e anche i Lord inglesi non solo scrivono messaggini mentre guidano, ma danno la colpa agli ebrei della loro sfortuna. Vogliamo scherzarci? Giustissimo, questo Lord Nazir è evidentemente tutt’altra persona dal bravo Alec Guinness, diciamo un tantino sciocco, anche se bisogna sempre chiedersi in questi casi se ci è o ci fa. Non drammatizziamo. Ma non dimentichiamo che l’imbarazzo di un Lord che si mette le dita nel naso o spedisce messaggini mentre guida la sua Jaguar è folklore, mentre l’antisemitismo degli immigrati islamici è un tantino più serio e sistematico e minaccioso. Forse per tale ragione i giornali italiani si sono guardati bene di parlare di questa storia. Chiamatela pure Eurabia, se vi pare.
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Volendo se ne potrebbe discutere (volendo). Quello che invece è impossibile è anche solo l’ipotesi di una conversazione con i miliziani dell’esercito israeliano. Miliziani è il termine esatto. Anzi no: fascisti. Basta esaminare cosa è raccolto nell’albo di You Tube sotto una qualsiasi voce, da IDF a Palestinian. Quello che si vede è un comportamento palesemente fascista, violento e criminale nei confronti di individui indifesi. E questo sarebbe l’essere ebrei? Essere un manipolo di squadristi attivi per remprimere soffocare e zittire con ogni mezzo, lecito e illecito, qualunque opinione a loro contraria.
Non si tratta di opinioni, si tratta di missili e bombe.