2“DafDaf” è il giornale ebraico dei bambini, edito dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e realizzato dalla redazione del Portale dell’ebraismo italianowww.moked.it e dal giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche. Daf in ebraico vuol dire pagina, DafDaf può significare di pagina in pagina, oppure sfogliar pagine.
Impegnarsi in un giornale dedicato all’infanzia significa, per una minoranza piccola nei numeri ma grande nella lunga storia e nei valori testimoniati, affermare che l’ebraismo italiano non ha solo una storia bimillenaria da raccontare, ma anche fiducia in un futuro da vivere. Fiducia mostrata anche nella scelta di affidare le illustrazioni di “DafDaf” a un gruppo di giovanissimi e bravissimi illustratori che, sotto la guida della redazione e con la collaborazione di alcuni illustratori di fama ed esperienza – fra gli altri Paolo Bacilieri, che ha firmato la testata del giornale ed Enea Riboldi, papà della mascotte di “DafDaf”, quel bambino con la kippà noto in redazione come Davidino, e Giorgio Albertini che sostiene e accompagna “DafDaf” sin dalla sua nascita – hanno accettato la sfida.
“DafDaf” costituisce anche un laboratorio originale di editoria per l’infanzia in una realtà italiana che vede sempre più rari esempi di iniziative e pubblicazioni dedicate ai giovanissimi. Originale per la specificità identitaria, ma anche per la scelta
editoriale, che prevede una larga diffusione destinata a tutti gli italiani che guardano con interesse al mondo ebraico anche grazie alla stampa in rotativa, per essere giornale da vivere più che un oggetto da sfogliare distrattamente e dimenticare, “DafDaf” coinvolge nella sua realizzazione molti volontari, ebrei e non ebrei, disposti a donare un poco delle loro conoscenze e della loro creatività.
Grazie alla disponibilità di tutto il materiale proveniente dall’archivio di “DafDaf”, che in occasione di BilBOlbul esce con il numero 30, il Museo Ebraico di Bologna ha potuto montare un percorso attraverso le 500 pagine di giornale già pubblicate, con l’augurio che scoprire l’identità, propria o altrui, attraverso le illustrazioni di un giornale per bambini possa essere l’inizio di un viaggio meraviglioso. E con l’augurio che l’Italia ritrovi, anche a partire da questo piccolo laboratorio, la sua gloriosa tradizione di cultura per i più giovani.

 

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