Va avanti l’offensiva su Gaza. Razzi su Israele, tre morti.
L’offensiva di Israele va avanti senza sosta ma i palestinesi da Gaza reagiscono con una pioggia di razzi: uno ha colpito un edificio nella cittadina di Kreat Mlakhi, uccidendo tre civili, i primi israeliani da quando l’operazione è cominciata. Pesante anche il bilancio sul fronte palestinese: almeno 13 morti. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu: stop violenze. Obama: Israele ha diritto di difendersi.
Sempre più grave la crisi in Medio Oriente, con l’offensiva israeliana “Pilastro di Sicurezza” che va avanti senza sosta e i palestinesi di Gaza che reagiscono lanciando razzi.
Uno di questi ha colpito un edificio di 4 piani nella cittadina di Kreat Mlakhi, a circa 25 km a nord di Gaza, facendo almeno tre vittime civili: le prime israeliane da quando l’operazione è cominciata.
Sul fronte palestinese si contano almeno 13 morti (tre dei quali stamani a Khan Younis) e quasi un centinaio di feriti. ll Consiglio di Sicurezza dell’Onu, riunitosi nella notte, ha chiesto di fermare subito le violenze ma non ha preso alcuna decisione.
L’aviazione israeliana ha risposto agli attacchi bombardando un centinaio di postazioni per il lancio di razzi di medio e lungo raggio. Nella notte le Brigate al-Khassam hanno continuato a lanciare proiettili: quasi 115 i razzi lanciati dopo l’uccisione del capo militare di Hamas, Ajmed Jabari (oltre la metà sono stati intercettati dal sistema di scudo missilistico Iron Dome). Il governo israeliano, che minaccia di estendere l’operazione a Gaza, ha già allertato le truppe della riserva (il grosso delle forze armate israeliane).
Hamas ha chiesto l’aiuto della Turchia per mettere fine all’offensiva israeliana. Il portavoce del movimento islamico, Sami Abu Zuhri, auspica che Ankara “eserciti ogni sforzo diplomatico” affinché lo stato ebraico metta fine agli attacchi. Dal Palazzo di vetro l’ambasciatore israeliano all’Onu Ron Prosor risponde così: “Ho detto chiaramente che Israele avrebbe preso tutte le misure necessarie per proteggere i suoi cittadini. Non erano parole a vuoto.
E gli Stati Uniti cosa dicono? Barack Obama ha ribadito al premier israeliano Benjamin Netanyhau l’appoggio americano al diritto di auto difesa di Israele. I due si sono detti “d’accordo sulla necessità che Hamas fermi i suoi attacchi”. La Casa Bianca ha poi chiesto “ogni sforzo per evitare vittime civili”. Da Teheran, invece, arriva un duro attacco a Gerusalemme: “L’Iran considera l’atto criminale delle forze armate israeliane di uccidere civili come terrorismo organizzato e lo condanna fermamente”, ha detto il portavoce del ministero degli esteri Ramin Mehmanparast.
Il conflitto si combatte anche sui social network. “Tutte le opzioni sono sul tavolo. Se necessario, (l’esercito, ndr) è pronto a iniziare una operazione di terra a Gaza”. Lo annuncia l’esercito israeliano su Twitter. Un sito internet, Tnw The next web, sta monitorando attentamente i twet dei due fronti: le brigate Alqassam, braccio armato dei palestinesi di Hamas, e quello dell’esercito con la stella di Davide. Una guerra di cifre (morti e feriti) e raid effettuati. Informazione e controinformazione in tempo reale.
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