Raid su Gaza: morti 3 bambini.
Si cerca la trattativa, ma gli attacchi continuano. Nella notte decine di raid su Gaza: morti 5 bimbi. Netanyahu: “Allarghiamo l’offensiva”. Domani Ban Ki Moon al Cairo.
Mentre sul piano diplomatico l’Egitto continua a cercare una mediazione, gli attacchi continuano e Israele si prepara all’offensiva di terra.
A essere bombardata è ora la Striscia di Gaza: una trentina i raid degli aerei israelinani nella notte e altri razzi sono stati lanciati dalla Striscia su Tel Aviv Le forze armate di Israele vanno avanti “come se non ci fosse alcun cessate il fuoco con attacchi e richiamando riservisti, ha detto il portavoce militare Yoav Mordechai, “Abbiamo colpito 30 rampe di lancio di razzi, tunnel di contrabbando e eliminato due cellule di miliziani con armi di anti-aerea”.
Alcune fonti parlano di una possibile tregua “oggi e domani” perché ci sarebbero “colloqui seri per giungere a un accordo”. Eppure il premier israeliano Benjamin Netanyahu non intende retrocedere e anzi è pronto a “allargare significativamente” l’offensiva. “I soldati sono pronti per qualsiasi tipo di attività che si dovesse richiedere”, ha detto. Per cercare di placare pacificamente gli animi, una delegazione della Lega araba andrà a Gaza martedì, mentre domani il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon andrà al Cairo per incontrare il presidente Mohammed Mursi impegnato nel tentare una trattativa.
E a rimetterci sono anche i civili, anche se Mordechai assicura che gli attacchi vengono condotti “con la massima precisione”. Così tra le 48 vittime palestinesi ci sono anche cinque bimbi di età compresa tra uno e 11 anni. Feriti gravemente i suoi fratellini di 4 e 5 anni. Israele accusa i miliziani palestinesi di aver aperto il fuoco “anche da moschee, e da un campo di calcio. Dopo gli attacchi cercano riparo in ospedali e scuole… accade così che siano colpiti anche civili”.
Colpiti anche i media locali e stranieri. Un raid aereo israeliano ha colpito stamattina un centro giornalistico a Gaza: almeno 8 i giornalisti feriti. “Hanno bombardato da cielo e mare, attaccando e colpendo i palazzi dei media center che ospitano radio e tv, li hanno bombardati per mettere fuori uso tutta la comunicazione interna”, racconta Meri Calvelli, cooperante italiana a Gaza, “Ha un significato orribile. Sanno che radio e televisioni fungono da comunicatori per tutta la popolazione, non avranno più la possibilità di dire cosa succede nel caso in cui arrivasse un attacco da terra”. Contemporaneamente l’esercito israeliano si è impadronito a Gaza della frequenza 106.7 utilizzata da radio al-Aqsa di Hamas e ha mandato alla popolazione palestinese perentori messaggi: “State alla larga dai miliziani di Hamas, che giocano con le vostre vite”.
Da:IlGiornale
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