Testata: Informazione Corretta Data: 16 settembre 2012  Autore: Ugo Volli.

Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli.

11settembre

Londra 2005, Madrid 2004

Daniel Pearl, Ramallah, Fabrizio Quattrocchi

Lapidazione, impiccagione

Cari amici,
leggo che lo sventurato ambasciatore in Libia non è morto impersonalmente soffocato nel consolato per il fumo, ma tirato giù dalla sua macchina e linciato dalla folla, il suo corpo trascinato per le strade, sodomizzato con un coltello e un palo di legno durante l’agonia (http://www.michaelsfaradi.it/?p=604). Come Gheddafi, se ricordate. Da un altro punto di vista come i due poveri riservisti israeliani entrati per sbaglio a Ramallah durante l’ondata terroristica scatenata da Arafat una dozzina d’anni fa. Mi vengono in mente le immagini di Fabrizio Quattrocchi, sgozzato davanti a una telecamera in Iraq (http://www.youtube.com/watch?v=ENIml09ujcE), del giornalista ebreo Daniel Pearl assassinato allo stesso modo in Pakistan, e poi quell’immagine che circola in internet di una “spia” crocefissa in Yemen (http://tv.liberoquotidiano.it/video/107819/Immagini-forti-la-spia-crocifissa-in-Yemen.html#.UFV1A1HFniw – sono immagini tremende, non aprite questo link se non ve la sentite), quei terribili video sulla lapidazione di donne “peccatrici” (http://www.upnews.it/outframe/lapidazione-di-una-donna-in-iran-video-amatoriale—il-video-e-molto-forte—adatto-ad-un-pubblico-forte–, http://www.youreporter.it/video_Video-shock_lapidazione_in_Afghanistan_1), il taglio delle mani e dei piedi ai ladri (http://geniv.forumcommunity.net/?t=52351729), l’impiccagione degli omosessuali in Iran (http://raccontiepoesiemie.wordpress.com/2011/01/26/in-morte-di-un-ragazzo-ucciso-dallodio/). E poi le decine di migliaia di morti in Siria, in Irak (dove il terrorismo non si è affatto fermato con l’uscita degli americani). Le bombe delle Twin Towers, di Madrid, di Londra. Gli attentati suicidi che hanno devastato Israele fino alla costruzione della barriera di sicurezza. Il neonato sgozzato a freddo con tutta la famiglia a Itamar. La strage di Tolosa e quella di Burgas in Bulgaria, negli ultimi mesi. Un universo pauroso di violenza. Mi scuso per avervi sottoposto queste immagini, sono gli incubi che ho avuto stanotte.
E’ una carica di violenza, un odio generalizzato, un disprezzo della vita umana che a me fa paura e che percorre tutto il mondo islamico. Un’intolleranza spaventosa, che viene corteggiata da tutti coloro che chiedono scusa per questo o quell’episodio, compreso l’ultimo del film su Maometto. (A proposito, avete visto che subito si è accusato un regista ebreo, anzi israeliano, risultato inesistente? La tentazione di dare sempre la colpa agli ebrei si chiama antisemitismo, ma di questo nessuno chiede scusa…). “Brian di Nazareht” era un bellissimo film, non una schifezza porno, ma certamente prendeva in giro Gesù e il Vangelo, come un po’ faceva anche “Jesus Christ Superstar” e  un bel pezzo di arte contemporanea (vi ricordate lo scandalo della pipì sul crocefisso, a Bolzano, se non sbaglio, l’anno scorso?) come la “Passione” secondo Mel Gibson dipingeva in termini terribili il popolo ebraico; non mi risulta che queste “diffamazioni”  abbiano suscitato più di civili proteste, com’è accaduto del resto anche allo spettacolo teatrale di Catellucci l’anno scorso. L’ebraismo europeo ha addirittura dedicato la giornata della cultura ebraica all’umorismo, che è in buona parta presa in giro di se stessi. Qualcuno ha pensato che questa autodiffamazione morbida era sbagliata (io, per esempio); ma nessuno ha dato in escandescenze o ha alzato un dito sui barzellettieri né sui comici antisemiti che costruiscono la propria carriera diffamando Israele (da Dieudonné in Francia a Ovadia in Italia).
Probabilmente la storia del film è una bufala. Ciò cui assistiamo è una prova di forza programmata da tempo, non a caso nell’anniversario delle Twin Towers, che si basa su una spinta all’odio e alla violenza che appartiene a tutta la cultura islamica, un risentimento insensato, che non ha pari in popoli molto più poveri e meno aiutati, che non stanno seduti sul petrolio, come nell’Africa centrale o in Estremo Oriente.
Niente può giustificare questa violenza, niente può far perdonare il linciaggio dell’ambasciatore americano, salvo che il razzismo. Lo ripeto, il razzismo. Il razzismo di Obama, della sinistra italiana e occidentale, dei cattolici progressisti. Il razzismo di chi dice, che volete, sono così, non riescono a trattenersi, poverini sono stati tanto oppressi, bisogna capirli, bisogna chiedere scusa, non bisogna provocarli, parlare in maniera critica o anche francamente ostile di Maometto deve diventare un reato… Trattarli come ragazzini ritardati è razzismo. Bisogna stabilire il valore della vita umana, essere fermi nel ribadire che i linciaggi, le lapidazioni, le impiccagioni, le condanne a morte continue, gli impalamenti, le mani tagliate, tutta la macelleria umana che impregna il Medio Oriente e in genere il mondo islamico, sono crimini contro l’umanità e come tali vanno combattuti da tutti.

 

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