Flop-tilla.
Testata: Informazione Corretta Data: 16 aprile 2012 Autore: Ugo Volli
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
Flop-tilla
A sinistra, giovani israeliani protestano contro la Flytilla
Cari amici,
avete visto che cattivi questi ebrei, che non lasciano nemmeno radunarsi i loro nemici nel loro aeroporto per manifestare contro di loro, che li bloccano addirittura all’estero e dunque si permettono di schedarli, contro le leggi internazionali e li prendono in giro consigliando loro, se sono davvero pacifisti, di andare a manifestare in Siria o in Sudan, dove si muore per davvero… Ma che c’azzecca la Siria? Assad non è mica ebreo! (Per quanto… anche Gheddafi, dicono… i cattivi sono tutti ebrei…). E però l’hanno fatto, li hanno fermati negli aeroporti europei, poveri cocchi, li hanno perfino arrestato e “deportati” (è così che giustamente il “Manifesto” e compagnia traducono l’inglese “deported” che significa in questo caso rimpatriati obbligatoriamente. Ma questa traduzione è un piccolo indizio linguistico in più, le “deportazioni” sioniste come le deportazioni senza virgolette dei nazisti, una prova sicura che Gaza è come Auschwitz…) .
Non capiscono, questi sionisti ottusi, che come a Woody Allen (un altro ebreo, ma lasciamo stare…) quando sente la musica di Wagner subito gli scappa di invadere la Polonia, così a dei bravi antisemiti appena vedono una casa con la stella di Davide, subito gli viene voglia di entrarci a far casino, possibilmente fregando quel che c’è e ammazzando gli abitanti… è successo tante volte, non c’è confine o muro che tenga, non c’è bisogno di ragioni, quel che conta è che sia una casa, un quartiere, un villaggio, figuriamoci un intero Paese ebraico. Invaderlo almeno un po’, almeno simbolicamente, almeno come testimonianza… è un istinto naturale, è come il sesso, la fame, non si può resistere. E invece questi ebrei, almeno una volta si lasciavano massacrare in pace, non rompevano tanto le scatole. Ma adesso si difendono: militarmente contro chi cerca di entrare a casa loro con armi, razzi, esplosivi; con mezzi di polizia contro chi lo fa senza le armi tradizionali, con la “resistenza popolare”, che non vuol dire certo in maniera pacifica.
Ha ragione il buon senatore Vita, PD, presidente dell’associazione di amicizia italo-palestinese, che a proposito di un episodio analogo di qualche giorno fa ha dichiarato: ”Siamo colpiti e disgustati per come i soldati israeliani abbiano attaccato i partecipanti alla Conferenza Internazionale per la Resistenza Popolare di Bil’in.” (http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/vita-pd-disgustati-da-israeliani-contro-1190601/ ). Ecco, colpiti e disgustati. Quelli vogliono fare la “resistenza popolare”, tirare pietre, magari entrare in qualche casa ebraica in stile Itamar (vi ricordate la famiglia Fogel?), bloccare le strade, cercare di abbattere la barriera di sicurezza che impedisce loro vergognosamente di compiere attentati. E gli israeliani, voglio dire gli entitari sionisti, insomma gli ebrei, non li lasciano fare, non permettono loro di giocare alla guerriglia a bassa intensità, li “deportano” o magari li arrestano se compiono reati, trasformano la fly-tilla in flop-tilla. E’ vero che perfino nel mondo arabo, non parliamo in Europa, questo tipo di nobili sport ha sempre meno cultori, insomma dall’Italia i candidati flytillisti erano una quarantina, neppure gli iscritti alla sezione di Rifondazione del nobile paese di Rocca Cannuccia, sede ideale del nobile “quotidiano comunista” Il Manifesto… Ma non importa, anche per questo la colpa è degli ebrei che manipolano l’informazione e producono le crisi economiche… Ecco, ha ragione Vita, siamo colpiti e disgustati, ma attendiamo la prossima flop-tilla. Ride bene chi ride ultimo.
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