Testata: Informazione Corretta. Autore: Ugo Volli.
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli.
Cari amici, oggi vi do un po’ di numeri, così per rendervi conto che quello dei giorni scorsi a Gaza non è un incidente isolato, frutto un’”aggressione” israeliana, e neanche la rottura di una “tregua” che non c’è mai stata. Guardate questa statistica, tratta da Haaretz, non proprio una fonte antipalestinese… (http://elderofziyon.blogspot.com/2012/03/bbc-allows-gaza-liar-to-dominate.html):
Gennaio 2011 – 39 razzi sparati verso Israele Febbraio 2011 – 28 razzi sparati verso Israele Marzo 2011 – 105 razzi sparati verso Israele dopo gli scontri a Gaza Aprile 2011 – 140 razzi lanciati verso Israele in seguito ad un colpo IDF su una cellula terroristica di Hamas Maggio 2011 – 1 razzo sparato verso Israele Giugno 2011 – Non sono stati sparati razzi verso Israele Luglio 2011 – 27 razzi sparati verso Israele Agosto 2011 – 171 razzi lanciati verso Israele dopo che un attacco terroristico coordinato da parte di terroristi palestinesi uccide otto israeliani Settembre 2011 – 13 razzi sparati verso Israele Ottobre 2011 – 56 razzi lanciati verso Israele come risposta al rilascio di prigionieri in cambio della liberazione del soldato israeliano Gilad Shalit Novembre 2011 – 9 razzi sparati verso Israele Dicembre 2011 – 42 razzi sparati verso Israele Gennaio 2012 – 18 razzi sparati verso Israele Febbraio 2012 – 30 razzi sparati verso Israele Marzo 2012 – Circa 250 razzi lanciati finora verso Israele dopo che l’IDF ha giustiziato il leader dei Comitati di Resistenza Popolare.
Che ne dite, i “militanti” di Gaza si guadagnano proprio bene lo stipendio che paga loro l’Autorità Palestinese coi soldi dell’America e dell’Unione Europea (sono tutti ufficialmente “poliziotti”, non lo sapevate?) … e anche i premi di produzione che vengono dall’Iran…
Voi dite che è tutta colpa degli ebrei, che occupano il territorio internazionalmente riconosciuto come israeliano (perché è lì che arrivano i razzi, non nelle “colonie”). Avete ragione. Ma non pensate che ci sia una certa passione degli arabi per il sangue (altrui… ma anche proprio)? Pensate ai 9000 morti in Siria in un anno, tanto per fare un esempio: sei volte tanto il conto delle vittime della terribile aggressione sionista a Gaza (e sei volte o forse sessanta volte meno attenzione). Oppure leggete qui, da un articolo di un giornalista turco di Hurryiet, quindi probabilmente non tanto sionista (http://www.hurriyetdailynews.com/why-golda-meir-was-right-ii-.aspx?pageID=449&nID=15397&NewsCatID=398):
“Il Sudan non è convenzionalmente Medio Oriente, quindi cerchiamo di ignorare il genocidio avvenuto lì. Tralasciamo, anche, i massacri del Pakistan occidentale nel Pakistan orientale (Bangladesh) per un totale di 1,25 milioni nel 1971. Oppure i 200.000 morti in Algeria durante la guerra tra islamici e il governo 1991-2006. Ma guardando solo al Medio Oriente vero e proprio la ricerca vi darà un milione di decessi nella guerra tutta musulmana fra Iran Iraq; 300.000 membri di minoranze islamiche uccise da Saddam Hussein; 80.000 iraniani uccisi durante la rivoluzione islamica; 25.000 morti nel 1970-1971, i giorni del “settembre nero”, da parte del governo giordano nella sua lotta contro i palestinesi; 20.000 islamisti uccisi nel 1982 da Assad padre a Hama. La stima della Organizzazione Mondiale della Sanità sui morti provocati da Al Qaeda in Iraq era già di 150.000 pochi anni fa. In uno studio del 2007, Gunnar Heinsohn dell’Università di Brema e Daniel Pipes, direttore del Middle East Forum, hanno mostrato che circa 11 milioni di musulmani sono stati violentemente uccisi dal 1948, di cui 35.000, (0,3 per cento) sono morti durante le guerre arabe contro Israele, cioè uno ogni 315 vittime. Al contrario, oltre il 90 per cento che sono morti sono stati uccisi dai loro stessi correligionari musulmani “.
Vabbe’, basta per oggi coi numeri. Quel che conta è ricordarsi che il più grave attacco alla pace, anzi il crimine contro l’umanità peggiore della storia è l’esistenza di Israele, come hanno spiegato Ahmadinejad e l’Autorità Palestinese, in buon accordo fra loro. Il resto sono dettagli.
One Response to Qualche numero; ma non impressionatevi, sono solo dettagli.
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Arabi. In teoria sarebbe perfino possibile, sebbene le fotografie propongano visi mascherati. Israeliani? Assolutamente quasi no. Quasi, per salvare sia il beneficio del dubbio che il tormentone secondo cui: nella mente umana accadono cose strane. Potrebbero essere semplici addestrati sicari, e di una nazione qualsiasi. Non è così difficile lanciare un missile, ma diventa assai improbabile se l’operazione viene eseguita da un pastore o da un mendicante. Infine, si sta parlando di missili, non di armi da fuoco reperibili in una qualsiasi armeria. Missili prodotti da una fabbrica; fabbrica che dichiara un fatturato annuale; fabbrica in cui lavorano diversi dipendenti e dipendenti che o vivono e dormono lì o a casa loro, e che quindi hanno una vita privata esterna al contratto di lavoro. Quello che davvero (sottolineo: davvero) sarebbe sconcertante, visto che compare il nome degli Stati Uniti, è che quella nazione così provvida di elargizioni verso Eretz Israel sia la stessa che vende le armi ai suoi nemici. E, se non quella nazione, chiunque abbia avuto la fortunata idea di inventarla.