La lunga bandiera, i simboli del paese e decine di migliaia di iraniani in piazza a Teheran per il 33esimo anniversario della Repubblica islamica.

Ahmadinejad, arringando la folla, ha annunciato “progressi molto importanti per il programma nucleare del paese”.

 

Il presidente iraniano si è scagliato duramente contro Israele, negando ancora una volta la Shoah davanti ad un popolo inneggiante, che mostra orgoglioso il ritratto dell’ayatollah Ali Khamenei e scandisce slogan antiamericani.

Circostanza eccezionale, al fianco di Ahmadinejad è stato invitato sul palco il leader del movimento islamico palestinese “Hamas”, Ismaïl Haniyeh, che si è rivolto alla marea umana riunita in piazza Azadi al grido “non riconosceremo mai Israele”.

Haniyeh era reduce dall’incontro con il vicepresidente iraniano Rahamini a cui ha confermato la linea dura, precisando, in un discorso trasmesso dalla tv iraniana, che “la lotta continuerà fino alla totale liberazione della Palestina e di Gerusalemme e fino al rientro di tutti i rifugiati palestinesi”.

Una posizione intransigente che potrebbe incrinare il dialogo tra Hamas e Fatah, alla ricerca di una complicata ‘riconciliazione’.

 

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