Yom Kippur (Giorno dell’Espiazione, 7/8 ottobre)
Yom Kippur, il Giorno dell’Espiazione, è la festività più sacra e importante del calendario
ebraico. E’ un giorno di digiuno e preghiera, celebrato il 10 di Tishrei, 10
giorni dopo Rosh Hashanah, il Capodanno ebraico. Yom Kippur segna la fine dei
“Dieci giorni dell’Espiazione”, e concede agli ebrei l’ultima oppurtunità di
ottenere il perdono e l’assoluzione dai propri peccati per l’anno appena giunto
al termine. Per meritare il perdono, la giornata è dedicata all’espiazione
spirituale, e al proposito di iniziare l’anno nuovo con una coscienza limpida,
consapevoli che Dio perdona chiunque sia veramente rammaricato dei propri
peccati.
L’idea della purificazione si esprime nel digiuno, che gli ebrei osservanti praticano dalla
sera della festività fino alla sera successiva. A differenza delle altre
festività ebraiche, Yom Kippur viene rispettata sempre, anche quando cade
durante lo Shabbat, ed è l’unica giornata durante la quale sono previste cinque
preghiere rituali.
Yom Kippur non si collega ad alcun evento storico, sebbene alcuni ritengano che in questo giorno
Moshe discese dal Monte Sinai con la seconda serie di tavole scolpite con i 10
comandamenti, e con il perdono di Dio verso il popolo di Israele per il peccato
del vitello d’oro. La festività viene decretata nella Torah, dove è chiamata
Shabbat del riposo solenne, un giorno in cui non deve essere svolta alcuna
attività produttiva, esattamente come durante lo Shabbat.
Anche se gran parte degli ebrei di Israele non sono religiosi, Yom Kippur è e rimane una giornata
speciale, che mantiene il suo singolare carattere, e molti ebrei che si dicono
laici e non visitano mai una sinagoga in tutto l’anno, in questo giorno speciale
si recano alle preghiere rituali e, completamente o parzialmente, osservano il
digiuno.
Consuetudini
Digiuno – La Torah stabilisce che in questo
giorno gli ebrei devono essere “afflitti nell’anima”, osservando un digiuno
totale, astenendosi da cibo e bevande, e rispettando altre proibizioni verso
ogni piacere fisico, evitando di indossare scarpe in pelle o di lavare qualsiasi
parte del corpo, denti compresi. Il digiuno, che perdura dal tramonto della
vigilia fino al sorgere delle stelle della sera successiva, non è inteso solo
come disagio, ma come un distacco dal coilvolgimenti fisico che consenta una
maggiore concentrazione nella preghiera e nell’introspezione richieste in questo
giorno.
Kaparot – Espiazione rituale, praticata secondo
la consuetudine nel giorno di Yom Kippur. Un pollo vivo viene fatto roteare in
cerchio attorno alla testa di una persona, con la credenza che i peccati vengano
trasferiti al pollo, successivamente macellato. E’ d’uso offrire in dono ai
poveri il pollo, o i soldi ricavati dalla vendita.
Selichot –
Richiesta di perdono che si aggiunge alle preghiere dei giorni precedenti
Yom Kippur, e del giorno stesso, e che consiste nel chiedere perdono a chiunque
si ritenga di avere in qualche modo offeso poiché, secondo la fede ebraica,
osservare Yom Kippur consente di espiare i peccati verso Dio, ma non verso altri
uomini, ai quali è d’obbligo chiedere perdono individualmente.
La cena
prima del digiuno – Alla vigilia di Yom Kippur il precetto religioso
richiede che la cena festiva termini al tramonto, e che il periodo di digiuno
abbia inizio immediatamente dopo.
Preghiera – Gli ebrei religiosi trascorrono tutta
la giornata di Yom Kippur in sinagoga, dedicandosi alla preghiera, che include
un generale riconoscimento dei propri peccati, enumerandoli silenziosamente. Una
delle più importanti preghiere è Kol Nidrei, declamata dopo le parole di
apertura della prima preghiera, che cancella ogni promessa e giuramento. E’
d’uso recarsi in sinagoga vestiti a festa, o vestiti di bianco, simbolo di
purezza.
Il suono
dello shofar – Al termine di Yom Kippur, lo squillo dello shofar, il
corno di montone, chiude il periodo di preghiera e digiuno.
Informazioni importanti
Durante Yom Kippur sulle strade non c’è traffico, e molte famiglie passeggiano lungo le vie
cittadine. Anche a Tel Aviv, una città dal carattere chiaramente laico, dove
difficilmente l’attività si ferma e dove le strade sono sempre intasate, gli
automobilisti rispettano la festività ed evitano di guidare. I bambini d’ogni
età, d’altra parte, ne traggono vantaggio percorrendo le strade in bicicletta,
roller e skateboard. Le aziende restano chiuse, comprese quelle che generalmente
non osservano lo Shabbat, radio e televisione trasmettono solo i programmi delle
emittenti straniere, poiché radio e tv israeliane sospendono l’attività.
Se visitate Israele in questo periodo, potete trarre vantaggio da Yom Kippur passeggiando per la
strada, e visitando una sinagoga per osservare i fedeli riuniti in preghiera o
per partecipare voi stessi a questa esperienza. In ogni caso, tenete conto che
nelle città ebraiche tutto si ferma, tutto chiude, non vi sono trasporti
pubblici nè taxi, offrendo un’atmosfera del tutto diversa dal solito.
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