La Torah
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Moshe ricevette la Torah (Scritta e Orale) sul Sinay e la trasmise a Yehoshua; Yehoshua la trasmise agli Anziani e gli Anziani ai Profeti; e i Profeti la trasmisero ai membri della Grande Assemblea. Questi ultimi solevano dire tre cose: “Siate cauti nel giudicare, educate molti discepoli e fate una siepe intorno alla Torah”. (Pirkeh Avot, 1,1)
La Bibbia è il Libro per eccellenza, è il volume che raccoglie i capolavori dell’antica letteratura ebraica ed è l’insieme delle leggi del popolo ebraico e, in parte, dell’umanità. Iddio ha ispirato ai profeti la Sua parola e i suoi insegnamenti e i nostri avi ce li hanno tramandati.
La Bibbia, o Scrittura, (Mikrà) si divide in tre parti principali: il Pentateuco (Torà), i Profeti (Neviìm), gli Agiografi (Ketuvìm). La Bibbia si chiama in ebraico ” Ta.Nà.Kh, che è la parola composta dalle iniziali di queste tre parti.
La Torà è formata da 5 libri e per questo essa è anche chiamata Pentateuco. Fu scritta da Mosè su ispirazione divina e contiene le leggi del popolo ebraico e la sua storia fino alla morte di Mosè. I 5 libri sono: Genesi (Bereshìth); Esodo (Shemòth); Levitico (Vaikrà); Numeri (Bemidbàr); Deuteronomio (Devarìm).
Il primo libro della Torà contiene la storia della creazione del mondo, che è la storia di tutta l’umanità, la storia di Abramo, primo patriarca, da cui discende il popolo ebraico e così via, fino a terminare con la morte di Giuseppe.
Il secondo libro narra il soggiorno degli ebrei in Egitto e la loro uscita da questa terra, divenuta per loro terra di schiavitù.
Nel Levitico si parla soprattutto del culto affidato ai Sacerdoti appartenenti alla tribù di Levì.
Nel quarto libro, dopo aver fatto il censimento degli ebrei, si passa al resoconto di vari importanti episodi avvenuti durante la loro permanenza nel deserto.
Il Deuteronomio contiene una serie di importanti discorsi tenuti da Mosè al popolo, tra cui i primi due brani dello Shemà. Termina con la narrazione della morte di Mosè.
La seconda parte della Bibbia, o Neviìm, si divide in:
Profeti Anteriori, di contenuto storico, con i libri di Giosuè, Giudici, Samuele, i Re;
Profeti Posteriori, che comprendono le profezie di Isaia, Geremia, Ezechiele, e i Terè Asàr (Osea, Amos, Ovadià, Giona, ecc.).
La terza parte, Ketuvìm, contiene: i Salmi di Davide; i Proverbi di Salomone; il libro di Giobbe; le così dette 5 meghillòth (rotoli), che sono: il Cantico dei Cantici, il libro di Ruth, le Lamentazioni di Geremia, l’Ecclesiaste, il libro di Ester; i libri storici aggiunti che comprendono: Daniele, Ezrà, Nehemià e le Cronache.
Alla Torà è accompagnata la Mishnà (ripetizione), che raccoglie gli insegnamenti della Torà orale. La Mishnà è seguita dalla Ghemarà che contiene i commenti alla Mishnà eseguiti dai nostri saggi. Mishnà e Ghemarà furono poi riunite in un’unica opera, il Talmùd (studio).
In tutti i loro pellegrinaggi gli ebrei hanno sempre portato con sé il Talmùd, accanto alla Torà, come la cosa più sacra. Il Talmùd risolve i problemi più vari e diversi di vita religiosa, sociale, familiare ed individuale. Nelle lunghe epoche in cui gli ebrei vissero chiusi nei ghetti, il Talmùd fu per loro un grande nutrimento spirituale.
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