Il problema delle minoranze etniche e religiose è emerso come nodo cruciale in tutta l’area mediterranea. Guardate con sospetto, misconosciute e spesso represse, le minoranze possono divenire fattore di destabilizzazione se il loro ruolo non viene riconosciuto e garantito. Per questo il CIPMO promuove questo Convegno internazionale, che mette a confronto l’esperienza e i percorsi delle minoranze nelle due sponde del Mediterraneo.
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica

Commissione straordinaria per i diritti umani del Senato
[b]Convegno internazionale Minoranze etniche e religiose nel Mediterraneo[/b]
Torino, 4-5 Aprile 2011
Circolo dei Lettori, via Bogino 9
Parteciperanno:

Djamila Amzal (Regista e attrice berbera – Algeria), Oktay Ay (Ricercatore alla Bogazici University di Istanbul), Franco Cardini (Professore di Storia Medievale all’Università degli Studi di Firenze), Georges Fahmi (Ricercatore al European University Institute di Firenze), Benedikt Harzl, (Ricercatore all’Istituto sui Diritti delle Minoranze di EURAC – Accademia Europea di Bolzano/Bozen), Youssef T. Jabareen (Direttore Generale di DIRASAT – The Arab Center for Law and Policy di Nazareth), Emin Fuat Keyman (Direttore dell’Istanbul Policy Center alla Sabanci University di Istanbul), Stefano Levi della Torre (Accademico, pittore e saggista), Pietro Marcenaro (Pre sidente della Commissione straordinaria per i diritti umani del Senato), Roberto Mazzola (Docente di Diritto Ecclesiastico e Canonico all’Università degli Studi del Piemonte Orientale e membro del Comitato scientifico di FIERI), Aris Nalci (Redattore Capo di AGOS, settimanale in lingua armena e in lingua turca pubblicato ad Istanbul), Florin Nasture (Senior Program Manager al Roma Education Fund di Budapest), Tareq Oubrou (Grand Imam di Bordeaux e Presidente dell’Associazione degli Imam francesi), Andrea Pacini (Docente alla Facoltà Teologica di Torino), Padre Pierbattista Pizzaballa (Custode di Terra Santa), Günther Rautz (Coordinatore dell’Istituto sui Diritti delle Minoranze di EURAC – Accademia Europea di Bolzano/Bozen), Abdellah Redouane (Segretario Genera le del Centro Islamico Culturale d’Italia), Yitzhak! Reiter (specialista della minoranza araba israeliana al Askhelon Academic College e alla Hebrew University di Gerusalemme), Mourad Slimani (Capo redattore del quotidiano algerino El Watan), Mohamed Sabrin (Vice Capo Redattore del quotidiano egiziano Al Ahram) Gianluca Solera (Network Coordinator alla Fondazione euro mediterranea Anna Lindh per il dialogo tra le culture), Alberto Stenico (Presidente e direttore della Lega delle cooperative di Bolzano/Bozen), Giovanna Zincone (Consulente del Presidente della Repubblica per i problemi della Coesione Sociale, professore di Sociologia Politica all’Università di Torino e Presidente di FIERI). Sono stati invitati a dire la loro sul tema i candidati sindaci alla città di Torino. Hanno confermato: Piero Fassino e Alberto Musy.

IMPORTANTE: dato il limitato numero di posti è necessario iscriversi all’indirizzo:
convegnominoranze@cipmo.org oppure telefonare al numero 02 866 147/109
In allegato il programma.
Per maggiori informazioni:

CIPMO – Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente
Corso Sempione 32b – 20154 Milano
Tel. +39 02 866 147/109 fax. +39 02 866200
www.cipmo.org
cipmo@tin.it

 

One Response to Convegno Minoranze etniche e religiose nel Mediterraneo

  1. Admin ha detto:

    VENETO SERENISSIMO GOVERNO
    Ufficio Affari Esteri

    Contro la guerra
    Libertà – Autodeterminazione – Pace

    In questo periodo ci troviamo di fronte ad un forte sommovimento politico, culturale, sociale ed economico in nord africa, nella penisola arabica, in medio oriente e non solo. C’è l’evidente e palese rischio, che ormai con il passare dei giorni è diventato realtà, che questo movimento in corso sia utilizzato in modo strumentale dai vari potentati di turno i quali per miseri interessi economici monopolistici parteggiano per una parte o per l’altra. In ogni riflessione che facciamo non dobbiamo dimenticare quali siano le reali aspirazioni dei Popoli, con le loro peculiarità e particolarità. Il diritto all’autodeterminazione, molte volte esaltato da chi parla in merito agli scontri in atto, deve partire dal presupposto che l’indipendenza di un Popolo parte da un’esigenza e un’idea di libertà e non dall’idea di sopraffare, sottomettere ed annichilire un altro Popolo, anche se quello stesso Popolo era fino a prima carnefice ed aguzzino. L’idea di libertà è per tutti, e non deve essere un elemento escludente o autoghettizzante.
    Da quanto scritto si evince l’ineluttabilità, come Veneto Serenissimo Governo, di proporre con sempre più forza un testo per porre una base condivisa per i rapporti tra gli Stati ed i Popoli, una piattaforma per risolvere in modo quanto più pacifico i conflitti tra Popoli e Stati, e per non cadere nell’isterismo guerrafondaio e pacifista.
    Quest’anno a gennaio a Longarone nell’esporre quali fossero le linee guida del Veneto Serenissimo Governo per la politica estera abbiamo ripercorso e fatte nostre (con gli aggiustamenti dovuti ai mutati scenari geo-politici) i 10 punti emersi dalla conferenza di Bandung del 1955:
    1. Rispetto dei diritti umani fondamentali;
    2. Rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale di tutti i Popoli;
    3. Riconoscimento dell'uguaglianza tra le razze e tra tutte le nazioni grandi e piccole;
    4. Non intervento e non interferenza negli affari interni di un altro Paese;
    5. Rispetto del diritto di ogni Popolo di difendersi sia individualmente che collettivamente;
    6. a) astensione dall'uso di patti di difesa collettivi che siano di beneficio agli interessi di una delle grandi potenze b) astensione dall'esercitare pressione su un altro Paese;
    7. Non esercitare atti o minacce di aggressione contro l'integrità territoriale o l'indipendenza politica di un Popolo;
    8. Soluzione di tutte le dispute internazionali con mezzi pacifici come negoziato, conciliazione, arbitrato o accordi giudiziari,
    9. Promozione di mutui interessi e cooperazione;
    10. Rispetto della giustizia e degli obblighi internazionali.
    C’è la necessità di un’ampia convergenza su questi punti da parte degli Stati, dei Movimenti di Liberazione Nazionale e di tutta la società (sia come uomini e donne e sia come associazioni) che si sente responsabile del futuro del pianeta e dell’umanità, solo in questo modo si uscirà dalla morsa del neocolonialismo economico, politico e militare, e dal potere delle lobby in cui sono invischiati molti leader mondiali. Noi come Veneto Serenissimo Governo siamo pronti a farci carico di questa importante sfida politico-diplomatica.
    Ritornando a quello che è il caso Libia, come Veneto Serenissimo Governo non possiamo che fare nostra la presa di posizione del Ministero degli Esteri Russo il quale ha espresso l’opinione che per risolvere il conflitto occorre far cessare lo spargimento di sangue ed avviare il dialogo tra i libici stessi; è da sottoscrivere altresì la presa di posizione dell’Unione Africana emersa ad Addis Abeba il 25/03/2011 in cui si evidenzia la necessità di porre fine alle ostilità per iniziare un dialogo tra le parti che ponga come fine l’applicazione di riforme politiche per rispondere alle aspirazioni del Popolo Libico. Sicuramente vista l’eterogeneità libica noi vediamo quanto mai necessaria se non la piena indipendenza delle varie regioni che costituiscono lo Stato Libico, almeno un assetto istituzionale con caratteristiche di tipo confederativo, il tutto stabilito ovviamente dal Popolo Libico in tutte le sue componenti, nessuna esclusa.
    Sempre più impellente è il basare nei fatti e non solo sulla carta l’applicazione dell’autodeterminazione dei Popoli come principio per la risoluzione e la prevenzione dei conflitti a livello globale e locale, e ciò non può escludere nemmeno il Popolo Veneto.
    Longarone, 27 marzo 2011

    Per il Veneto Serenissimo Governo
    Il Ministro degli Esteri
    Demetrio Serraglia

    Veneto Serenissimo Governo
    Casella Postale 24- 36022 – Cassola (VI)
    VENETO
    pepiva@libero.itkancelliere@katamail.com
    tel. +39 349 1847544 – +39 340 6613027
    http://www.serenissimogoverno.org
    http://www.radionazionaleveneta.org

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