Federazione sionistica italiana – Festa di fine anno 2009-2010
19.30: Trasposizione teatrale "A SHTETL STORY" di I.B.Singer
21.00: Buffet israeliano
[b]Mercoledì 30 giugno 2010[/b]
Presso Istituto Salesiani Don Bosco
Via Tonale, 19 – auditorium (cortile interno)
•Ore 19.30
[b]A SHTETL STORY di Alberto Milazzo[/b]
Ispirato ad un racconto di ISAAC BASHEVIS SINGER (Nobel per la letteratura, 1978)
Musiche di MICHAEL LEGRAND (Oscar per Yentl, 1984)
Liriche di ALAN E MARILYN BERGMAN (Oscar per Yentl, 1984)
Trasposizione teatrale, regia, voce: Alberto Milazzo
Voce Recitante: Danielle Sassoon
Trascrizione per pianoforte ed esecuzione in scena: Eleonora Zullo
• Ore 21.00
[b]BUFFET ALL’ISRAELIANA [/b]
[b]TRAMA[/b]: Yentl, giovane donna ebrea nata in uno Shtetl dell’est Europa ai primi del Novecento, ama i libri più delle occupazioni da donna che le convenzioni del suo tempo le vorrebbero imporre. Alla morte dell’amato padre con cui studiava di nascosto, Yentl decide di travestirsi da uomo pur di proseguire i suoi studi in una Yeshiva (scuola religiosa per uomini). Lì, con la nuova identità di Anshel, incontra Avigdor, uno studente più anziano, con cui fa coppia nello studio della Torah. Finirà per innamorarsene. Per una serie di colpi del destino, l’uomo Anshel-Yentl amerà l’uomo Avigdor, mentre la donna Yentl-Anshel sposerà Hadass, promessa sposa di Avigdor. E quando la commedia degli equivoci giungerà al termine, Yentl dovrà scegliere fra il rispetto della sua libertà e l’amore di un uomo che la vorrebbe ricondurre al ruolo da cui è fuggita.
[b]LO SPETTACOLO[/b]: Liberamente tratto dal racconto di Singer e impreziosito dalle musiche di Legrand, che vinsero l’oscar per la versione cinematografica di Yentl nel 1984 (diretto, cantato e interpretato da Barbara Streisand), lo spettacolo è un viaggio in compagnia di Yentl, alla scoperta di un mondo che la furia del nazismo ha cancellato per sempre, quello degli Shtetl.
La levità del racconto di Singer, la bellezza delle musiche di Legrand e la proditoria ironia ebraica, ci fanno immergere in un universo in cui l’amore per lo studio e la ricerca della propria identità si scontreranno con i pregiudizi, le regole civili e religiose, i dogmi del tempo.
Una favola animata da un profondo rispetto per la tradizione almeno quanto da un irriducibile bisogno di innovazione e libertà . Che cos’è l’identità religiosa? Che cos’è l’identità sessuale? E quella civile? Che cosa ci rende liberi? Che cos’è un uomo? E una donna? E dove sta scritto? Yentl, non smette di fare domande, mettendo in discussione ogni aspetto della vita, in una continua lezione di coraggio.
[b]LA MESSA IN SCENA[/b]: Quasi un musical da camera, un racconto per voci e pianoforte. Lo spazio scenico è nudo. Tutto è affidato alla forza del racconto di Singer (trascritto appositamente per il teatro da A. Milazzo), e alle preziose musiche di Legrand (anche queste riscritte per pianoforte e voce da E. Zullo). Una voce recitante tiene il filo del racconto, mentre il piano e il canto sottolineano e amplificano gli snodi emozionali della storia.
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