[b]Anna Foa,
storica
Moked[/b]
Un giovane marocchino di 22 anni, Said Bouidria, si è impiccato a Civitavecchia. Sembra che volesse convertirsi al cattolicesimo e fosse sottoposto a fortissime pressioni famigliari. E' una tragedia, che colpisce un giovane, un lavoratore desideroso di integrarsi nella società italiana, un ragazzo che è andato volontario a soccorrere i terremotati dell'Aquila.
E che voleva solo scegliere il Dio in cui credere. Il diritto a professare la religione che si vuole, e quindi anche a cambiare religione, è un diritto umano fondamentale. Un tempo, lo violava la Chiesa, bruciando come apostati coloro che abbandonavano il cattolicesimo. Ora, la pena di morte colpisce gli apostati soltanto nel mondo islamico. Per fortuna, gli ebrei non hanno mai avuto in mano la spada, e non sappiamo cosa avrebbero fatto ove la avessero avuta. Ma credo che negare il diritto a convertirsi, da qualunque punto si parta a qualunque punto si voglia arrivare, non è molto diverso dall'esercizio della forza nelle conversioni o dalla punizione con la morte degli apostati. Credere è un diritto, scegliere la propria fede è un diritto troppo spesso conculcato per cui proprio noi ebrei, che tanto a lungo siamo stati sottoposti a conversioni forzate e roghi, dovremmo batterci. Per tutti e in qualunque situazione.
One Response to Il diritto a convertirsi
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E' molto triste quanto èavvenuto a Said Bouidria, non doveva uccidersi perché la vita è un dono di Dio e poteva pregare il Dio dei Cristiani con il cuore e avere pazienza Dio guarda nel cuore e accetta le preghiere sincere; certo è molto triste non poter aderire a una religione che ci sembra la migliore e soddisfa il desiderio del proprio cuore. Possibile non abbia trovato nessuno dei cristiani che aiutasse questo ragazzo? Forse è colpa anche nostra la sua decisione estrema.
Licia Bertani