Il corso sarà diretto sia al tema del benessere e della guarigione, sia a quello dell’approfondimento delle varie strategie ebraiche per mantenere l’equilibrio psicofisico: regole e significato della kasherut, delle norme che regolano la sessualità, ruolo dei sogni, dello shabbat, della preghiera nella religione ebraica.

Prima lezione domenica 8 novembre.

Il più grande rabbino italiano, vissuto a livorno nell’Ottocento, Elia Benamosegh, sosteneva: “l’ebraismo non è solo una religione, una politica, una legislazione e una letteratura, ma è una terapeutica, un’arte e una scienza salutare tanto dei corpi che degli spiriti… È soprattutto opera di prevenzione verso le malattie. Non a caso l’imperativo categorico del precetto “vi prenderete molta cura della vostra nefesh (corpo/anima)” è uno dei pochi, nella Bibbia, ad essere seguito dall’avverbio di intensità meod” molto”.
Come molti sanno, la definizione di ebreo è data dall’osservanza di una serie di precetti che riguardano corpo e anima: la combinazione degli alimenti (kasherut), la qualità del riposo sabbatico (26 ore di totale astensione non solo dal lavoro, ma anche dal pensiero del lavoro), l’ erotismo ( circoncisione e norme che regolano i rapporti sessuali), i numerosissimi digiuni con il quale il calendario ebraico aiuta il fedele a purificare il proprio corpo e a riconnettersi alle radici, l’indossare dei filatteri (i cui lacci strettamente avvolti al braccio, tra le varie funzioni, hanno anche quella di stimolare il meridiano del cuore), etc.
A tutti questi argomenti vorrei dedicare il corso. Inoltre vorrei affrontare il tema dell’educazione delle donne e delle madri all’accettazione della loro missione di guida delle generazioni future, è secondo la tradizione ebraica, la più potente operazione di “prevenzione sanitaria” che una società possa offrire ai suoi cittadini. Il Talmud sostiene che cosi come la prima redenzione dall’Egitto fu dovuta alle sagge donne ebree che seppero guidare la generazione del deserto verso la “terra promessa”, anche la redenzione finale dell’umanità intera dipenderà dalla riattivazione, tra le donne, del loro senso di responsabilità nei confronti dei propri figli, della famiglia, del pianeta intero.

Vorrei proporre in questo corso anche lo studio degli insegnamenti ebraici sulla coppia e sul ruolo fondamentale della donna: quello di elevare spiritualmente i propri compagni, in virtù del fatto che la natura del femminile – emblema della Shechinà – è di per sé più spirituale. Il ritrovamento del senso di responsabilità della donna, che in quanto discendente di Eva è “madre d’ogni essere vivente”, assume un’importanza decisiva in un momento in cui, come sostiene lo scienziato Lipton, “il pianeta terra, con il suo malessere e la sua febbre (il surriscaldamento), sta manifestando la volontà d’eliminare gli organismi nocivi”, ossia gli uomini ignoranti dell’interdipendenza degli ecosistemi.
L’immenso disagio vissuto oggi da uomini e donne che non riescono a comunicare e ad essere gli uni per gli altri uno stimolo per la reciproca evoluzione, nonché l’aumento dell’instabilità familiare (evidenziato in Italia fra il 1995 e il 2004 da un incremento del 54,7% dei divorzi, richiesti dalle donne nel 67,8% dei casi), rendono chiara la necessità di una profonda riparazione nel campo della relazione maschile-femminile.
Il modello di rapporto uomo-donna proposto dalla tradizione ebraica contiene moltissimi spunti di riflessione che potrebbero trasformare la vita di coppia di coloro che sono disposti a sperimentarne la validità.

Scopo del corso è aiutare gli uomini di fede a integrare, nella propria dottrina e pratica, gli aspetti sociali e terapeutici della visione socio-ecologica della Bibbia, affinché questi non debba esser portati avanti solo da gruppi politici verdi o socialisti, che nonostante la buona volontà non hanno accesso ai profondi messaggi dei profeti di Israele che renderebbero la loro “predicazione” assai più influente. Se ad esempio fedeli cristiani, ebrei, o di ogni altro credo, potessero comprendere l’utilità e le benefiche conseguenze, ormai dimostrate dalla ricerca medica, dell’atto di carità al fine del recupero e mantenimento della salute, sarebbe per loro assai più facile stimolare se stessi e i propri fratelli ad assumersi le responsabilità sociali insite nei precetti della decima e dell’ amare il prossimo come se stessi.

La teoria della “massa critica” che causerà lo spostamento e la trasformazione della consapevolezza dell’umanità (e quindi la sua salvezza) ha un suo riferimento nei versi della Genesi, nei quali viene descritta la contrattazione tra Abramo e Dio, riguardo alla sorte di Sodoma e Gomorra, che Dio aveva deciso di distruggere (e che Abramo cercava di dissuadere dal farlo), con le parole: “Vorrai sterminare col malvagio anche il giusto?”. La trattativa tra Abramo e il Creatore, riguardante il numero di giusti, la “massa critica” necessaria per evitare la distruzione, si concluse con l’affermazione di Dio: “Non distruggerò in grazia dei dieci”.
Questo corso vuole contribuire a risvegliare la coscienza di quella massa critica, di quei “dieci in grazia dei quali” l’umanità e il pianeta non debbano pagare il prezzo devastante di secoli di ignoranza, di errori ed orrori perpetrati dal potere, politico e spirituale, contro la Verità e il bene comune dei popoli.

Il corso sara diviso in una parte teorica, riguardante la profonda e corretta interpretazione delle piu importanti cerimonie ebraiche, delle festività, dei precetti ebraici e in una pratica nella quale si apprenderà a leggere recitare nella lingua sacra i versi fondamentali della liturgia ebraica e soprattutto dei Salmi. Si useranno traduzioni traslitterate, e si farà un brevissimo ripasso delle lettere ebraiche per permettere la lettura dei testi in lingua originale.

Il corso avrà luogo ogni domenica pomeriggio o in un giorno alternativo.
Per informazioni telefonare al
0241274430, o scrivere a
daniela@rabravanel.com
daniela.abravanel@gmail.com

 

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