[b]Ronde nere, indagine procura Milano[/b]

La magistratura ipotizza la violazione della legge Scelba
La Guardia nazionale italiana: nessun reato, andiamo avanti

[b]Amici di Israele: riattiveremo la Brigata Ebraica. Davide Romano, segretario dell'Associazione Amici di Israele, che ogni 25 aprile scende in piazza con le insegne della Brigata Ebraica commenta: «Siamo scandalizzati e se lo Stato permetterà che si costituiscano le ronde nere, allora noi riattiveremo la Brigata Ebraica per controllare che questi signori non commettano reati. Non ci piace per niente questa iniziativa quindi se loro faranno le loro ronde nazistoidi, noi faremo le nostre controronde».[/b]

â–  Ronde nere, i sindacati di polizia: no al "fai da te", investire sulle forze dell'ordine

[b]Il Messaggero
ROMA (14 giugno) [/b]-

La procura di Milano apre una indagine sulle ronde nere del neonato Partito nazionalista italiano di Gaetano Saya, sedicente patriota finito nei guai – e in carcere – nell’estate del 2005 per aver dato vita a una specie di servizio segreto parallelo (il Dssa) con finalità ancora tutte da decifrare. Ma i promotori delle ronde ribattono: nessun reato, andiamo avanti. «Nascono oggi le ronde nere», aveva annunciato ieri da Milano Saya, sfruttando la legge Maroni che autorizza la nascita delle ronde di volontari.

Gli accertamenti sono stati disposti dal procuratore aggiunto Armando Spataro, capo del pool antiterrorismo, d'intesa con il procuratore Manlio Minale. Allo stato non ci sono indagati e non vi è una ipotesi di reato che, comunque, potrebbe essere quella di una violazione delle legge Scelba che punisce la ricostituzione e l'apologia del fascismo. Le divise delle ronde nere, infatti, richiamano simboli di età fascista.

Gli agenti della Digos analizzeranno filmati, notizie di stampa, sulla scorta delle quali è stato aperto un fascicolo, e redigeranno un rapporto da consegnare nei prossimi giorni alla Procura. Allora sarà formulata una precisa ipotesi di reato.

Le ronde nere: andiamo avanti. «La Guardia nazionale italiana è una onlus regolarmente registrata, come prescrive la legge e non crediamo ci possa essere alcun tipo di reato. Noi andiamo avanti, a meno che i tribunali ci dimostrano che abbiamo commesso dei reati. È giusto che la magistratura indaghi, ma l'importante è che lo faccia con senso di giustizia». Lo ha detto all'agenzia Adnkronos il vicepresidente della Guardia nazionale italiana, Maurizio Monti. «Aspettiamo di vedere come si svolgeranno i fatti – ha aggiunto Monti -. Se dovessimo avere avvisi dalla Procura i nostri legali prenderanno le dovute cautele del caso».

Il presidente dell'Msi Maria Antonietta Cannizzaro, che appoggia la Guardia nazionale italiana, definisce l'iniziativa della magistratura milanese «assurda. L'aquila imperiale fa parte della nostra storia fin dai Cesari. Allora bisognerebbe abbattere a Roma tutti gli edifici storici su cui è rappresentata. Nessun richiamo al fascismo. Il fascismo è affidato alla storia».

Amici di Israele: riattiveremo la Brigata Ebraica. Davide Romano, segretario dell'Associazione Amici di Israele, che ogni 25 aprile scende in piazza con le insegne della Brigata Ebraica commenta: «Siamo scandalizzati e se lo Stato permetterà che si costituiscano le ronde nere, allora noi riattiveremo la Brigata Ebraica per controllare che questi signori non commettano reati. Non ci piace per niente questa iniziativa quindi se loro faranno le loro ronde nazistoidi, noi faremo le nostre controronde».

La discussione politica sulle ronde è tornata animata. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, dal raduno leghista di Pontida, ha ribadito: «Le chiamano ronde. Ebbene sì vogliamo le ronde: noi guardiamo alla sostanza, non alle chiacchiere. Ci hanno accusato di voler far tornare le camicie nere ma noi vogliamo consentire ai cittadini di partecipare». L'Udc attacca con il capogruppo al Senato, Giampiero D'Alia, il quale ha detto che sarà presentata un'interpellanza per chiedere al Governo «di vietarle per motivi di pubblica sicurezza: che siamo nere, rosse o verdi, le ronde sono la resa dello Stato e un vero rischio per i cittadini». Per Felice Belisario (Idv), «la Lega, ancor prima che la legge sulle ronde entri in vigore, è riuscita a sdoganare il fascismo». Bobo Craxi (Ps) parla di progetto «eversivo». Maurizio Gasparri (Pdl) replica attaccando la sinistra che, dice, «fa inutili polemiche sui volontari per la sicurezza che, senza armi e senza compensi, potranno contribuire alla vigilanza nelle città, mentre la giunta Bassolino a Napoli affida il compito di proteggere i turisti a cooperative di ex detenuti». Il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato approva «l'apertura di un fascicolo di inchiesta da parte della Procura di Milano, per indagare sulle cosiddette ronde nere. Non accetteremo mai a Milano questa organizzazione tra quelle che, come City Angels, Poliziotti italiani e Blue Berets, cooperano già da due anni per il presidio del territorio». Paolo Ferrero, segretario del Prc, dice a proposito di ronde che «il governo deve toglierle dal ddl: sono una riedizione in peggio delle squadracce fasciste».

[b]
Repubblica:
Ronde nere, aperta un'inchiesta
nel mirino i simboli fascisti sulle divise
E l'Associazione amici di Israele: "Se loto faranno le loro ronde nazistoidi, noi faremo le nostre controronde"[/b]

Quelle divise color kaki con lo stemma dell'aquila imperiale e la fascia nera al braccio hanno attirato l'attenzione della procura di Milano. A meno di 24 ore dalla presentazione milanese della Guardia nazionale italiana, il procuratore aggiunto Armando Spataro, capo del pool anti-terrorismo, d'intesa con il procuratore Manlio Minale, ha incaricato gli agenti della Digos di compiere accertamenti su questa nuova formazione che intenderebbe affiancare le forze dell'ordine nel controllo del territorio. Ancora non ci sono indagati, né una precisa ipotesi di reato, anche se potrebbe configurarsi una violazione della legge Scelba del '52 che punisce l'apologia e la tentata ricostituzione del partito fascista. Gli agenti della Digos, quindi, analizzeranno immagini, notizie di stampa, compiranno altri accertamenti per una relazione che sarà consegnata nei prossimi giorni.

Per il presidente dell'Msi, Maria Antonietta Cannizzaro, che appoggia la Guardia nazionale italiana, l'iniziativa della magistratura milanese è "assurda". "L'aquila imperiale fa parte della nostra storia fin dai Cesari – osserva – Allora bisognerebbe abbattere a Roma tutti gli edifici storici su cui è rappresentata". "Nessun richiamo al fascismo – spiega Cannizzaro – Il fascismo è affidato alla storia". Gli risponde indirettamente il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato: "Bene l'apertura di un fascicolo d'inchiesta, per indagare sulle cosiddette ronde nere. Non accetteremo mai a Milano questa organizzazione tra quelle che, come City angels, Poliziotti italiani e Blue berets, cooperano già da due anni per il presidio del territorio".

E il il segretario dell'Associazione amici di Israele, Davide Romano, che ogni 25 aprile scende in piazza con le insegne della Brigata ebraica, attacca: "Siamo scandalizzati. Se lo Stato permetterà che si costituiscano le ronde nere, allora noi riattiveremo la Brigata ebraica per controllare che questi signori non commettano reati".
"Non ci piace per niente questa iniziativa – spiega Romano – Quindi se loro faranno le loro ronde nazistoidi, noi faremo le nostre controronde".

(14 giugno 2009)

 

2 Responses to Amici Israele: riattiviamo Brigata Ebraica

  1. Admin ha detto:

    PS:
    Come diceva il buon Deng: non importa se i gatti siano rossi neri o verdi.
    L'importante non siano razzisti, non siano antisemiti, non siano antisionisti.

  2. Admin ha detto:

    Direi di non giungere subito a conclusioni, col rischio di farci strumentalizzare dai nazisti rossi più antisemiti dei neri.
    Però attivare delle ronde della brigata ebraica, non sarebbe una cattiva idea, anche allo scopo di tutelare le minoranze etniche e sociali, da possibili atti di razzismo o discriminazione, da parte di ronde nere o di qualunque colore.

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