[b]La rassegna, quotidiana, fornisce un panorama ampio e dettagliato della stampa araba. Vengono segnalati in italiano circa 30 articoli al giorno, tratti dai più autorevoli quotidiani arabi e divisi per settori: Italia, Europa, Medio Oriente, Maghreb, Mondo, Economia, Società e Cultura. Ogni segnalazione è accompagnata dal link con la pagina Web del relativo articolo. Inviato per posta elettronica, il prodotto è accessibile anche via Internet[/b].

La guerra a Gaza
Il Cairo, 7 gen – (Servizi-italiani.net) – Caccia all'uomo per le strade di Gaza, dove sono rimasti uccisi 45 palestinesi e bombardate 3 scuole. Il bilancio totale dei palestinesi morti arriva così a 635, mentre Israele ha ammesso di aver patito finora un suo soldato ucciso ed altri 30 feriti. Ieri il Palazzo di vetro di New York è stato teatro di un'intensa attività diplomatica del comitato ministeriale arabo, mentre il governo israeliano ha messo in campo frenetici sforzi per ostacolare la convocazione del Consiglio di sicurezza dell'Onu che dovrebbe prendere una decisione sulla situazione nella Striscia di Gaza; l'iniziativa araba è volta a garantire un voto positivo alla bozza di risoluzione arabo-francese per il cessate-il-fuoco, a cui si oppongono gli Stati Uniti. A Damasco, intanto, il presidente siriano, Bashar al-Assad, dopo il suo colloquio con il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha chiesto la convocazione di un vertice arabo di emergenza per affrontare la situazione a Gaza. Da parte sua, Sarkozy ha detto che una soluzione per la Striscia di Gaza non può essere di carattere militare e poi ha invitato il suo omologo siriano a contribuire agli sforzi per cercare una soluzione alla crisi e Hamas a scegliere la ragione, la pace e la riconciliazione tra i palestinesi. Il presidente francese ha inoltre dichiarato di essere totalmente contrario al lancio di razzi palestinesi contro Israele ed ha espresso una alta considerazione per il ruolo svolto in questa crisi dall'Egitto e dal suo presidente, Hosni Mubarak, che a suo parere potrebbe riuscire a rompere il ciclo della violenza.

Al Ahram
Europa
Beirut, 7 gen – (Servizi-italiani.net) – Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, poco prima di dare inizio alla sua visita nella regione mediorientale ha detto di sentirsi estremamente tranquillo riguardo ai rapporti intercorsi finora fra Libano e Siria, precisando che, tuttavia, c'è ancora molto da fare per arrivare ad una normalizzazione completa delle relazioni bilaterali e che la Francia è pronta a impegnarsi per far tornare la pace nella regione.

Al Safir
Medio Oriente
Abu Dhabi, 7 gen – (Servizi-italiani.net) – Il premier israeliano, Ehud Olmert, ieri ha ammonito Hezbollah libanese a non aprire un nuovo fronte al confine settentrionale di Israele. Parlando alla radio dell'esercito, Olmert ha detto che "nessuno deve fare male i suoi conti circa la nostra determinazione a difendere le frontiere e la nostra capacità di replicare alle aggressioni".

Al Ittihad
Maghreb
Algeri, 7 gen – (Servizi-italiani.net) – Il governo della Mauritania ha richiamato il suo ambasciatore a Tel Aviv, Ahmed Ould Teki, in segno di protesta contro l'offensiva militare israeliana nella striscia di Gaza. Inoltre la polizia mauritana ha impedito a un gruppo di manifestanti di avvicinare la sede dell'ambasciata israeliana a Nouakchott.

Al Bayane
Società e Cultura
Londra, 7 gen – (Servizi-italiani.net) – La finta impotenza dei paesi arabi. Editoriale di Abdel Bari Attwan. In questi tempi "di umiliazione e mediocrità" abbiamo spesso sperato che i leader arabi si dimostrassero all'altezza di figure storiche come quella dell'africano Nelson Mandela o del latinoamericano Hugo Chavez, valoroso presidente del Venezuela. Ora vogliamo aggiungere a questa lista di grandi leader quella del premier turco Recep Tayyip Erdogan. Il signor Erdogan ha compiuto un viaggio nella regione araba per stimolare una risposta adeguata da parte dei leader arabi e incitarli a contrastare l'aggressione contro la striscia di Gaza allo scopo di mettere fine alla carneficina cui sono sottoposti i civili palestinesi, presi di mira dai missili israeliani nell'ambito di un assedio che ha annullato tutte le forme di vita elementari. Tuttavia Erdogan finora non ha ricevuto un risposta dignitosa da gran parte dei leader arabi che ha incontrato. Ieri Erdogan è esploso condannando in modo duro ed eclatante lo Stato ebraico e i suoi leader, e ha annunciato di essersi schierato con i suoi fratelli della striscia di Gaza massacrati dalla macchina da guerra israeliana.

Al Quds al-Arabi

 

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