APPUNTAMENTI IN MEMORIA DELLA SHOAH
Speciale – Giorno della Memoria – Giovedì 15 gennaio 2009 – 19 Tevèt 5769
Comunità ebraica di Milano – Assessorato alla Cultura – Fondazione CDEC – Associazione Figli della Shoah – Fondazione Memoriale della Shoah di Milano
Giorno della Memoria 2009
[b]Mercoledì 28 gennaio, ore 20.30
[/b]
Sala Grande del Teatro Dal Verme, via San Giovanni sul Muro 2,
presentazione de Il libro della Shoah Italiana.
Una ricerca della Fondazione Centro di Documentazione ebraica contemporanea,
di Marcello Pezzetti, direttore del Museo della Shoah di Roma, edito da Einaudi.
Introduce: Ferruccio De Bortoli, presidente Fondazione per il Memoriale della Shoah;
saluti delle autorità ; presenta il volume Liliana Picciotto, storica Fondazione CDEC.
Partecipano alla Tavola rotonda, coordinata da Marcello Pezzetti, alcuni sopravvissuti.
[b]Appuntamenti
Milano[/b]
Attività organizzate dalla Associazione Figli della Shoah
[b]Martedì 20 gennaio, ore 10.00 [/b]
Aula Magna Università Statale, via Festa del Perdono 7, incontro per studenti, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Storia e della Documentazione Storica. Shlomo Venezia viene intervistato da Marcello Pezzetti. Info e prenotazioni: 02 4152149, memoriaeshoah@libero.it
[b]Martedì 27 gennaio, ore 10.00[/b]
Sala Verdi del Conservatorio, via Conservatorio 12, in collaborazione con il Conservatorio e la Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, incontro per studenti con Liliana Segre ed esecuzione di un concerto degli allievi del Conservatorio (Programma: J.S.Bach, dalla Sonata in Do Maggiore BWV 1005 per violino solo: largo, Diego Castelli, violino; F. Mendelssohn, Preludio e fuga in Mi minore op. 35 per pianoforte, Costanza Principe, pianoforte; Dal Trio in Re minore op. 49: I movimento, molto allegro – agitato, Cesare Zanfini, violino, Chiara Torselli, violoncello, Valeria Issayeva, pianoforte; Prokofiev, Ouverture su temi ebraici, Chiara Percivati, clarinetto, Lorenzo Gentili Tedeschi, violino I – Lorenzo Rovati, violino II, Caterina Flores, viola, Andrea Vacche, violoncello, Alba Gentili Tedeschi, pianoforte). In collaborazione con Il Sole24ORE.com diretta video dell’evento. È quindi possibile seguire l’intera ripresa collegandosi al sito www.ilsole24ore.com
[b]Mercoledì 28 gennaio, ore 20.30[/b]
Sala Grande del Teatro Dal Verme, via S. Giovanni sul Muro 2, serata organizzata in collaborazione con la Comunità ebraica, la Fondazione CDEC e la Fondazione Memoriale della Shoah di Milano: presentazione de Il libro della Shoah Italiana di Marcello Pezzetti, storico del CDEC e direttore del Museo della Shoah, Roma, edito da Einaudi. Introduce: Ferruccio De Bortoli, presidente Fondazione per il Memoriale della Shoah; saluti delle autorità ; presenta il volume Liliana Picciotto, storica Fondazione CDEC. Partecipano alla Tavola rotonda, coordinata da Marcello Pezzetti, alcuni sopravvissuti.
[b]Giovedì 29 gennaio, ore 9.00[/b]
Sala Verdi del Conservatorio. In collaborazione con il Conservatorio di Milano, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Gruppo di coordinamento regionale per la Shoah, la Fondazione CDEC, il Comune di Milano, assessorato Famiglia, Scuola e Politiche Sociali, Ascoltare per non dimenticare. Incontro con un testimone. Introduzione di Marcello Pezzetti, incontro per gli studenti con Goti Bauer ed esecuzione di un concerto degli allievi del Conservatorio (Programma: J.S.Bach, dalla Sonata in Do Maggiore BWV 1005 per violino solo: largo, Diego Castelli, violino; F. Mendelssohn, Preludio e fuga in Mi minore op. 35 per pianoforte, Costanza Principe, pianoforte; Dal Trio in Re minore op. 49: Molto allegro – agitato – Scherzo – leggero e vivace , Cesare Zanfini, violino, Chiara Torselli, violoncello, Valeria Issayeva, pianoforte).
Info e prenotazioni: 02 4152149, memoriaeshoah@libero.it
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[b]Lunedì 19 [/b]
inaugurazione della mostra organizzata da Proedi editore Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti. I 20 bambini di Bullenhuser Damm. L’edizione 2009 è dedicata ad Alfredino Winter, che fu deportato ad Auschwitz, da Milano il 26 giugno 1944. Fino al 31 gennaio. Info: 02 349951, info@proedi.it, www.proedieditore.it
[b]Mercoledì 21 [/b]
Kesher organizza, in occasione del Giorno della Memoria, un incontro per ascoltare la testimonianza di Shlomo Venezia, sopravvissuto al Sonderkommando di Auschwitz.
[b]Venerdì 23[/b]
Convegno Internazionale a Milano Memoria e attualità dei Giusti:
come vedere il “nemico†con gli occhi dell’amico, per il giorno della memoria.
Con Robert Satloff da Washington,
Raymond Kevorkian da Parigi,
Svetlana Broz da Sarajevo.
Organizzato da: Comitato Foresta dei Giusti, Unione Giovani Ebrei d’Italia, Unione delle Cominità Ebraiche d’Italia, Adesione del Comune di Milano. info@gariwo.net
[b]Mercoledì 28[/b]
Ore 10.00, Sala Verdi del Conservatorio. Il Conservatorio di Milano invita all’incontro con Bartolomeo Costantini, procuratore del Tribunale di Trento, che porterà la sua testimonianza. L’associazione Kosmo presenta C’era Dio a Treblinka? di Andrea Dalla Zanna, con Tino Danesi e Andrea De Andrea, regia Andrea Dalla Zanna, musiche allievi del corso di composizione del conservatorio di Milano, luci Massimo Vitali, progetto curato da Simonetta Heger.
Info e prenotazioni Anna Siclari, 02 762110 214/220, comunicazione@consmilano.it
[b]Giovedì 29[/b]
Ore 21.00, presso la Sala Verdi del Conservatorio di Milano, Concerto della Memoria, Arte: salvezza e dannazione. Si tratta di una interessante collaborazione tra l'Associazione Ornitorinco e la UECO (United Europe Chamber Orchestra). L'evento che unisce nella stessa serata l'emozione data da uno spettacolo teatrale Hamlet Macht Frei con l'eloquenza della musica, nasce per ricordare la storia dei deportati del ghetto di Terezin. Info: www.ornitorinco.org
Altre cittÃ
Per il calendario delle manifestazioni in tutta Italia: www.ucei.it/giornodellamemoria/
PARMA
Sabato 17 gennaio, ore 10, Teatro delle Briciole, Parco Ducale 1; TREVIGNANO (TV), Teatro Comunale, via Puccini 1, sabato 24 gennaio, ore 21. In occasione del Giorno della Memoria Terra di danza presenta lo spettacolo Et Shalom, Un tempo per la pace. Info: 0522 371698, cell. 340 7024031, TERRAD10@terradidanza.191.it, info@terradidanza.it, www.terradidanza.it
TORINO
Dal 22 gennaio al 3 febbraio, presso la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, in collaborazione con Onda Teatro – Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus, con il contributo di Compagnia di San Paolo, con il patrocinio della Comunità Ebraica di Torino, il Laboratorio Interculturale Da’at presenta in occasione della Giornata della Memoria La favola amara, racconti e immagini dei bambini dei ghetti di Lodz e Terezin.
ROMA
Fino al 22 febbraio, complesso monumentale del Vittoriano, prosegue la mostra Leggi Razziali, una tragedia italiana. 1938-2008.
NAPOLI
Fino al 28 febbraio 2009, Archivio di Stato di Napoli, piazzetta Grande Archivio 5, mostra   Francamente razzisti†Le leggi razziali a Napoli. Organizzano: Archivio di Stato di Napoli, Camera di commercio industria artigianato e agricoltura, Centro di studi ebraici – Università L’orientale, Comunità ebraica, Istituto campano per la storia della Resistenza “Vera Lombardiâ€.
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[b]Giorgio Sorel
Il Cerchio e la Shoah
A cura di Marzio Dall'Acqua e di Patrizia Sorel [/b]
L'evento, organizzato insieme al Comune di Colorno, rientra nelle iniziative collegate alla -Giornata della Memoria- e si avvale del Patrocinio dell'UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane), della Provincia di Parma e della Regione Emilia Romagna.
In esposizione una serie di opere dal forte valore umano ed espressivo in cui le figure si ergono o languiscono emaciate e lacerate in fondali cupi, dove dominanti sono tutte le tonalità del grigio e del bruno, con colpi improvvisi di rosso e squarci di un bianco corposo e materico.
Come materiche e dense sono tutte le opere di Sorel: l'utilizzo simultaneo di diversi materiali come le cere sintetiche, le sabbie di quarzo e gli smalti sulle carte laminate, spessorate, sulle tele e sulle tavole si abbina romanticamente alla tradizionale pittura ad olio, che con lucidità contribuisce alla creazione di atmosfere evanescenti, tetre, indefinite- eppure cosi' tremendamente reali.
Un'incessante ricerca formale e tecnica, un logorante fervore intimistico ed una bruciante passione, fatta di incredibile odio ed incredibile amore per cio' che riguarda l'uomo e gli eventi da lui provocati o passivamente subiti, sfociano in una produzione imponente come il pesante fardello della Consapevolezza che l'uomo stesso reca con se' lungo il cammino che ha nel tempo percorso e che percorre ogni giorno.
Un tragitto importante, dunque: un excursus emozionante ed emotivo che ripercorre i tragici avvenimenti dello sterminio compiuto dal regime nazista ai danni di un intero popolo, una digressione intensa su quell'orrendo genocidio e sulle sue conseguenze, un'occasione per riflettere sulla pagina piu' triste della storia del Ventesimo Secolo e per non dimenticare mai.
Giorgio Sorel nasce a Bologna nel 1939 e attualmente risiede e lavora in provincia di Piacenza. Artista intenso e drammatico affronta da sempre con grande passione e sensibilità tematiche legate all'Uomo e all'Esistenza; tematiche toccanti fronteggiate con piglio espressivo ed espressionista sulla condizione dell'umana solitudine e sui grandi eventi che hanno segnato la storia.
Inaugurazione sabato 24 gennaio 2009 alle ore 10.30
Reggia di Colorno
Piazza G. Garibaldi, 26, Colorno (PR)
Giorni di apertura: venerdi' – sabato – domenica
Orari: 10-13 / 14-18
Ingresso libero
[b] Mendel Grosman e Henryk Ross
I bambini del ghetto di Lodz. La memoria del Litzmannstadt Ghetto[/b]
a cura di Agnieszka Zakrzewicz
In occasione della Settimana della Memoria
La mostra e' stata organizzata dall'Associazione Culturale Polandia bezGranic e dalla Scuola Romana di Fotografia, in collaborazione con: Ufficio di Promozione, del Turismo e Collaborazione con l'Estero del Comune di Lodz, Istituto della Tolleranza di Lodz, Archivio Statale di Lodz e con la partnership di: Istituto Polacco di Roma, Patio Centro d'Arte, San Lorenzo Fotofestival.
La mostra ha ricevuto i patrocini di: Ragione Lazio – Assessorato alla Cultura Spettacolo e Sport, Provincia di Roma, Comune di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali, Centro di Cultura Ebraica – Comunità Ebraica di Roma, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
-In latino, per disegnare questa ferita, questa puntura, questo segno provocato da uno strumento aguzzo, esiste una parola (punctum); tale parola farebbe ancora meglio al caso mio in quanto essa rinvia all'idea di punteggiatura– – queste parole di Roland Barthes (dal libro -La chambre claire-) mi fanno pensare alle fotografie che avevo visto spesso nei libri e nelle pubblicazioni dedicati al ghetto di Litzmannstadt. Un bambino seduto per terra, girato di spalle, con la stella di Davide sulla giacca, che parla con il fratello, la sorella e la madre. Nei volti tristi ma tranquilli, nel clima d-apparente normalità di questa scena c-era qualcosa che mi inquietava, che mi -pungeva-. Un elemento mi turbava, anche se riuscivo a darmi una spiegazione: la rete metallica che divideva il ghetto dal resto del mondo divideva anche il bambino dalla sua famiglia. Questa fotografia era per me il simbolo della speranza di una fuga, di una salvezza, fino a quando Joanna Podolska, giornalista del quotidiano Gazeta Wyborcza e Presidente dell'Istituto della Tolleranza a Lodz, mi ha spiegato il vero significato di quest'immagine, la storia che c'e' dietro quel frammento di realtà , fissato oltre 65 anni fa dalla macchina fotografica di Mendel Grosman.
Il fotografo ufficiale del Litzmannstadt Ghetto aveva scattata questa foto nei primi giorni del settembre 1942, in occasione della -grande retata- (4-13.IX.1942) – come fu chiamata l'azione preparata dagli occupanti tedeschi con lo scopo di eliminare dal ghetto i piu' deboli ed inabili al lavoro: vecchi, malati e bambini. -La retata duro' nove terribili giorni. Agli ebrei del ghetto fu ordinato di lasciare nelle mani dei tedeschi tutti i bambini piccoli: il loro tesoro. Fu ordinato agli abitanti del ghetto di rimanere a casa ed aspettare l'arrivo della polizia con l'elenco di coloro che bisognava consegnare- – cosi' aveva descritto questa tragedia la piccola Syra Zyskind nelle sue memorie, i cui frammenti sono stati pubblicati nel quaderno, che accompagna la mostra. Nei giorni seguenti alla -grande retata- furono spedite al campo di sterminio di Kulmhof am Ner (Chelmno sul Ner) 15 mila persone, di cui 5862 bambini sotto i 10 anni. Chaim Mordechai Rumkowski si e' rivolto alle madri e ai padri: -offritemi i vostri bambini-. Spiegava che occorreva sacrificare alcuni per salvarne altri-
C'e' ancora un'altra foto, proveniente dall'Archivio Statale di Lodz, che e' per me sempre come una puntura – la passeggiata, apparentemente spensierata, sulla strada per Marysin, nel territorio del ghetto, dove i giovani imparavano a lavorare i campi e i bambini piu' poveri e gli orfani trascorrevano le vacanze d'estate. Nonostante la tragedia umana (la fame, il freddo, il lavoro disumano e la morte), i bambini del ghetto studiavano, giocavano, leggevano, scrivevano poesie e disegnavano, sognando sempre un mondo migliore.
Agnieszka Zakrzewicz – curatore della mostra
Inaugurazione Sabato 24 gennaio 2009 ore 19.30
Scuola Romana di Fotografia
Via degli Ausoni, 7/a – 00158 Roma
Giovedi', sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00
Ingresso libero
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