[b]Considerazioni tratte da L'Unione informa
UCEI, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
Benedetto Carucci Viterbi,
rabbino [/b]
Assoluto, nella prospettiva ebraica, sembra essere aggettivo attribuibile solamente a Dio (che, non a caso, è anche chiamato Nulla dalla tradizione mistica). Detto questo, c'è da chiedersi se sostenere che un fenomeno non è male assoluto significhi derubricarlo a semplice male, il che è già un giudizio chiaro di condanna, o non sia piuttosto un espediente retorico per affermare che, tutto sommato, quel fenomeno è stato un bene. E d'altra parte si dovrà anche capire come sia possibile che una scelta definita come male assoluto possa derivare da un sistema che, assoluto o no, non sia a sua volta definibile come male.
[b]Stasera a Roma ci sarà la fiaccolata per la libertà religiosa,[/b] organizzata da Liberal con adesioni da ogni parte, fra cui anche quella del presidente dell’UCEI. La libertà religiosa in questione è quella dei cristiani, perseguitati in molte parti dell’Asia, assassinati in India dai fondamentalisti indù in pogrom sanguinosi. Spero che il mondo ebraico, che ha una lunga memoria di storie di questo genere, partecipi numeroso alla fiaccolata. Perché ogni pogrom, contro chiunque, colpisce la libertà di tutti. Anna Foa
storica
[b]rassegna stampa
Fascismo "buono" e fascismo "cattivo" [/b]
[…]Il fascismo ha annientato la società democratica, ha imposto leggi razziali, ha prodotto violenza e morte, ha condotto un paese (peraltro debole) in un'assurda guerra portando l'Italia alla distruzione e così via dicendo.[…]
Gadi Polacco (Consigliere Ucei) – Europa – 10 settembre 2008
[b]Adachiara Zevi: «Non voglio soldi da Alemanno»[/b]
[…]La rassegna Arte in memoria, biennale che si tiene in occasione della giomata della Memoria rinuncia al patrocinio e al sostegno finanziario del Comune di Roma. Lo ha annunciato ieri Adachiara Zevi, la fondatrice e curatrice dell'iniziativa: «Dopo le dichiarazioni sul fascismo del sindaco Gianni Alemanno non mi sento di mantenere un rapporto con l'attuale amministrazione capitolina», ha dichiarato.[…]
Luca Del Fra – l'Unità Roma – 10 settembre 2008
[b]Le manganellate oggi le tira la sinistra[/b]
[…] Solo che è altrettanto vero che non puoi ridurre la storia del fascismo alle leggi razziali del '38 e a tutte le nefaste conseguenze della combutta coi nazi. Chi ha fatto studi che sono andati oltre la quinta ginnasio lo sa. E del resto viviamo in un Paese in cui ogni mese escono libri a migliaia, e auguriamoci che ne escano sempre di più a raccontarci quel che fu l'Italia e l'Europa negli spaventevoli anni tra le due guerre. Fino al 25 aprile 1945, più di sessant'anni fa. Quando il fascismo storico venne sepolto, e nulla di nulla di quello che è successo dopo ha a che vedere con ll fascismo storico.[…]
Giampiero Mughini – Libero – 10 settembre 2008
[b]Quell'ebraismo virtuale che riscrive la storia con l'aureola [/b]
[…] Ho inteso affrontare ll tema controverso della Shoah, la cui memoria sempre più ingigantita, onnipresente e clamorosa ha paralizzato il dibattito nel mondo ebraico e di fatto trasformato la sua storia in mito edificante, dove i confini tra terra e cielo sono ormai irrilevanti e le scansioni cronologiche inesistenti. La realtà frammentata di un popolo vivace e creativo che, come gli altri, talvolta si è allontanato dalla norma e ha dato vita a fenomeni di estremismo, violenza e intolleranza è stata ricomposta in un affresco oleografico dove tutto è virtuale e improbablle e dove il ricordo minaccioso della Shoah trasforma inevitabilmente i protagonisti in vittime innocenti […]
Ariel Toaff – Il Giornale – 10 settembre 2008
One Response to Sul fascismo, ancora
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Con sincera onestà , debbo affermare che non mi unisco al coro di critiche a Gianni Alemanno.
Distinguere fra fascismo e leggi razziali, non è solo lecito, ma doveroso.
Non si possono e non si debbono far confusioni od oscene equiparazioni fra errore ed orrore.
Dichiarare decaduti i parlamentari aventiniani, o aver indetto elezioni a lista unica, sono stati errori.
Ma gli errori, potrebbero essere essere pareggiati da virtù o riparati con la cancellazione.
Perseguitare delle persone solo colpevoli di appartenere ad una stirpe anziché ad un altra è stato Orrore.
Volgo perciò un plauso al sindaco di Roma: Gianni Alemanno, che ha saputo cogliere questa fondamentale differenza.
Stefano.